Lucia Monna

Il vero scopo della vita.

Ciao mi chiamo Lucia e desidero raccontarvi come Gesù è entrato a far parte della mia vita.
In effetti, anche se ho sempre creduto in Dio e pregavo nei momenti di estrema necessità, non conoscevo il Signore.
Sono vissuta nella mia famiglia circondata di affetto e di tutto il necessario per crescere.
Vivevo purtroppo in una zona malfamata, dove il peccato era evidente in maniera estrema, e così ho visto cose, già in tenera età, che mi hanno turbato.
Pur rimanendo distante da certe realtà che mi circondavano (come droga, alcool, gente che rubava proprio sotto i miei occhi moto, macchine, etc.), mi veniva rabbia nel vedere tanta ingiustizia, ma purtroppo ero inerme, non potevo fare niente per cambiare quella situazione.

Crescendo, avevo imparato a non fidarmi di nessuno, neanche dei miei amici.
Non ero soddisfatta di come stavo vivendo, desideravo di più e cercavo di convincere la mia famiglia a cambiare casa.
Pensavo che fuori dal mio quartiere avrei realizzato il sogno della mia vita, avrei trovato quella pace tanto desiderata, avrei conosciuto persone diverse, con nuove aspettative e la voglia di vivere una vita sana.
Crescendo, comunque, provavo un senso d’insoddisfazione e di vuoto incolmabile.
Uscivo con i miei amici e notavo che per divertirsi e ridere c’era bisogno di qualcuno che faceva qualche battuta spiritosa; ma dietro a quel divertimento, a quelle quattro risate fatte con gli amici, non c’era niente, solo una magra apparenza.

Avevo una bella maschera, la mia esteriorità, cercando di essere quella che non ero nella realtà.
Il vuoto provato era troppo grande per essere riempito con amicizie, soldi, discoteca, o con altre cose che sentivo nominare e desiderare dagli amici.
Non credevo nel destino ed ero sicura che bisognava scegliere la propria strada e che bisognava mettersi nelle mani di Dio per avere sicurezza ed una vita migliore.
All’età di 13 anni, ricordo, che alcuni Testimoni di Geova che vivevano vicino casa, mi parlarono di Dio e del suo regno, di come un giorno ci sarebbe stata finalmente pace sulla terra; io, però avevo bisogno di pace in quel momento e non in un eventuale futuro.
Non avevo bisogno di una religione, credevo che Dio era in ogni luogo e in ogni persona che accettasse di fare la Sua volontà nella propria vita.

Tempo dopo, mentre lavoravo durante una campagna elettorale, una coppia di credenti mi invitò ad andare a fare visita nella loro comunità per assistere ad una delle loro riunioni in cui lodavano ed adoravano Dio.
All’inizio rifiutai, ma poi ci andai, e quando entrai vidi che cantavano di cuore a Dio; iniziai ad osservarli, guardando i loro volti: c’era una luce particolare, lodavano Dio con semplicità.
Pensavo dentro di me: “Questi hanno sicuramente qualcosa che io non ho!“.
Alcuni di loro diedero la testimonianza delle grandi cose che il Signore Gesù aveva operato nelle loro vite con miracoli, mettendo pace nei loro cuori nel momento stesso in cui si sono arresi a Lui.
Cominciai a pensare: “Chissà se succede a me la stessa cosa!?“.

Finita quella riunione, i fratelli mi donarono un Nuovo Testamento, che cominciai a leggere mentre tornavo a casa.
Ecco cosa successe in seguito: più leggevo e più i miei occhi si aprivano; cominciai a vedere l’amore di Dio nei miei confronti, per questo mondo e persino per tutta la gente che viveva nel mio quartiere.
Compresi, quindi, che credendo e affidandomi a Lui, Egli stesso si sarebbe preso cura della mia vita.
Lessi anche il famoso versetto di Giovanni 14:6 “Io sono la Via, la Verità, la Vita, nessuno viene al Padre se per mezzo di me“, con il quale Dio confermò al mio cuore che per arrivare a Lui non c’è bisogno di una religione, ma di Suo Figlio Gesù!

Allora chiesi perdono dei miei peccati e lo invitai ad entrare nel mio cuore come Signore e Salvatore, e Lui mi riempì con la pace che cercavo, e mise un grande amore nel mio cuore, specialmente per quelle persone che vivevano ai margini della società: drogati, delinquenti, etc.. 
Dio mi fece vedere la mia condizione davanti Lui: ero una peccatrice come loro, e che, se non accettavo Gesù e non mi ravvedevo dei miei peccati, sarei andata all’Inferno; infatti è scritto: “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio“.

Quindi è solo per grazia che posso entrare nel Suo regno, perché Gesù ha pagato il prezzo con il Suo sangue, per me e per tutti quelli che Lo ricevono nel proprio cuore.
Adesso servo il Signore, testimoniando anche ai più bisognosi quello che il Signore ha fatto per la mia vita.

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