C’era un uomo sui settant’anni, e viaggiava in treno… di fronte seduto un ragazzo universitario, molto giovane. Entrambi erano accomunati da un dettaglio, avevano un libro nelle mani. Il signore anziano aveva un libro disunto e poco colorato, anzi, diremmo, quasi nero nella sua copertina. Il giovane, al contrario, aveva un volume molto ricco di colori, e ne andava fiero……
Dopo qualche miglio percorso insieme, il giovane finalmente distolse lo sguardo dal suo libro e si concentrò sul suo compagno di viaggio, che, al contrario, rimaneva profondamente assorto nella lettura. Il giovane si chiese quale libro potesse catturare così magneticamente l’attenzione di quell’uomo, e, sbirciando meglio, comprese che era la Bibbia. A quel punto, gonfio della propria cultura che gli derivava anche dalla lettura del suo librone, ritornò alla propria lettura. Lui sfogliava mentre leggeva, ma quell’uomo sembrava fosse rimasto inebetito sempre a leggere una sola pagina della Bibbia. Non capiva, un libro vecchio come la Bibbia, superato nelle conoscenze da quelle che erano i nuovi ritrovati scientifici, come poteva avere un potere tale da catturare l’attenzione di un lettore, e, per di più, sempre nella stessa pagina. Pensò fra se e se che quell’uomo o era proprio un povero ignorante ovvero doveva soffrire di qualche oscura malattia. Si rituffò nella propria lettura.
Dopo qualche altro miglio, fu interrotto dai singhiozzi di quell’uomo. A quel punto, non potè resistere e parlò : “mi dica, buon uomo, come mai lei è così interessato alla lettura di quel libro vecchio e disunto, e, per di più sempre nella stessa pagina? Addirittura piange adesso! Mi dica buon uomo, ha avuto qualche grave incidente di percorso di vita? Non saprei darmi altra spiegazione, …”
Quell’uomo alzò lentamente la testa, tolse gli occhialini da vista, e, lentamente, riprendendosi dai singhiozzi disse a quel giovane “Caro ragazzo, è vero, in questi giorni ho avuto un grave incidente di percorso, come lo chiami tu! Ho capito di avere perso la mia vita improvvisamente!”
Quel giovane, inorgoglito di avere fatto centro, incalzò dicendo :”Buon uomo, non vale la pena di leggere quel libro. Ormai è stato superato…. vede, io sto leggendo un libro di Louis Pasteur, direttore della Scuola Normale di Parigi, grande intellettuale e colto. Quest’uomo ha scritto cose che mettono in ginocchio tutte le affermazioni della PArola di Dio!”.
A quelle parole, quel vecchio si chinò su se stesso e riprese a piangere….
“Buon uomo! Non si avvilisca. Si riprenda! LA prego, non volevo ferirla! Mi ascolti, ormai siamo prossimi alla stazione nella quale devo scendere, ma se mi da i suoi riferimenti o un suo biglietto potrò richiamarla e le insegnero meglio queste grandi scoperte di Louis PAsteur”.
Quell’uomo, molto più lentamente, estrasse dal taschino un biglietto da visita e lo porse a quel giovane, mentre il treno fischiava la fermata,…. il ragazzo lesse il nome di quell’uomo e sbiancò! MA come, Direttore! LEi è Louis Pasteur! Lei ha scritto queste cose nel suo libro, e piange davanti la Bibbia?
Quell’uomo finalmente aperse la bocca e parlò “Figlio mio, ho passato la vita a rinnegare Dio cercando scoperte che confutassero le affermazioni della Bibbia, e ho scritto quello come tanti altri libri, …, ma da oggi leggo un verso della Bibbia. Le parole dicono semplicemente che tutto passerà ma che la Parola di Dio non passerà mai”. (Matteo 24:35).
Il mio mentore era un ateo caro figliolo. E come me, aveva passato la vita a sconfessare la fede con la scienza, ma appena morì io sono riuscito a scoprire cose che sconfessavano le scoperte di quell’uomo. Oggi, mi rendo conto che tu, dopo avere studiato il mio libro, sarai anche più bravo di me, e sconfesserai le mie teorie: nessuno però è mai riuscito a sconfessare Dio. E io piango perchè oggi ho avuto un brutto incidente di percorso, mi sono reso conto di avere perso la mia vita….
Quel ragazzo scese dal treno, scosso. Quel ragazzo si chiamava Roux, e fu il successore di Pasteur.
Fonte: http://accademiajeshuaeuropa.it/
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