Abbiamo visto o sentito di giorni bui, di anni bui, di secoli bui. Abbiamo studiato Interi periodi storici precipitati nel baratro dell’oscurità. Come può l’uomo pensare di aver ucciso milioni di individui con le camere a gas o con una bomba atomica? Eppure ogni epoca ha avuto la sua tecnologia distruttiva, con il tempo sempre più evoluta.
Di tanto in tanto si affaccia una luce, una meteora passa illuminando la vita degli uomini, persone o eventi, che come comete accendono e riscaldano l’umanità per un attimo. Una sussiste per sempre Gesù! Una frase del Vangelo di Giovanni sconvolge il mio intimo…
Giovanni 3:19 Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.
Tuttavia gli uomini, indaffarati come formiche non distraggono la loro mente (non più di tanto) dai loro materici impegni, non sanno, non si rendono conto, che una cosa è dire “un formicaio” e un’altra “un milione di formiche”.
Ognuno conduce una vita a se o in una cerchia ristrettissima di persone. Gli uomini vivono come esseri a se stanti, come se non appartenessero ad una unica discendenza, come se non avessero un unico creatore…
Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente.
come se il bene dell’uno non fosse anche il bene dell’altro.
Siamo otto miliardi di api regine in un alveare ormai troppo stretto, ci urtiamo pungendoci, avvelenandoci l’un l’altro.
Le genti hanno visto guerre, fame, pestilenze, disastri naturali, violenze inaudite e cattiverie dai tempi dei tempi. Non si stupiscono più di nulla e spesso si domandano se esiste un dio, non fanno caso alla Parola che dice: “La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre”.
Hanno visto popoli darsi battaglia, religioni farsi guerra, inquisizioni e mali di ogni specie, l’uomo ha visto (e vede) malattie modificarsi e acuirsi per adattarsi ai farmaci, usa farmaci e veleni per poter coltivare ciò che un tempo era spontaneo, sano e santo perché proveniva da Dio.
Moltitudini di genti fluiscono nel mare della globalizzazione, dove siamo convinti di essere “pezzi unici” su di uno scaffale di oggetti tutti uguali. Tendiamo a perdere con l’allontanamento dello Spirito Santo dal nostro interiore, ciò che ci rende individuali, una particolare sfaccettatura dell’espressione del Dio Vivente in noi. Poiché Egli ha creato noi per manifestare gli innumerevoli aspetti della sua Gloriosa poliedricità.
Per migliaia di anni il Principe del Male ha lavorato nei cuori umani per sprofondarli, e mai come oggi il male ha avuto a disposizione un esercito di soldati così accaniti l’uno contro l’altro.
Mai come oggi si è oscurata la verità nel cuore di quei soldati, essi non sanno che è proprio il loro generale che li vuole morti!
Il male ha inoculato nell’uomo un veleno fatto di mille veleni diversi, ai quali si oppone un unico antidoto: LA FEDE IN CRISTO GESÙ.
Questo veleno suscita una gran sete, una sete inestinguibile.
Sete di successo, sete di denaro, sete di potenza, sete di sesso, sete di religione, sete di buonismo, sete di sangue, sete di cattiveria, ed anche sete di apatia.
Perché proprio la fede in Gesù direte voi?
Proprio perché la fede in Cristo non è una religione, ma è l’inizio di una relazione con il Dio Vivente alla quale accediamo non per i nostri sforzi, ma a motivo di una donazione gratuita e amorevole disponibile senza distinzioni. Essa ci assolve nella più totale inconsapevolezza e ci invita ad un cambiamento radicale del nostro cuore.
Fede priva della presunzione di raggiungere Dio attraverso il nostro operato, ma attraverso un sacrificio d’amore al quale vuole ricongiungerci, affinché noi stessi viviamo secondo la stessa regola.
Ed è perciò che veniamo ammaestrati, per servire e non per essere serviti, per essere elargitori di una donazione già ricevuta a suo tempo, verso tutto il Creato.
Differentemente da altri dogmi, qui viene detto È COMPIUTO, ora non mi resta che applicare gli insegnamenti. Il cristiano non pensa di essere come Dio, non pensa di raggiungerlo o di affiancarlo, non pensa di comprenderne i misteri (non in questa vita almeno) ma desidera conoscerlo come persona, ospitarlo nel proprio tempio interiore, desidera trattarlo con grande rispetto e timore, nella speranza che in quella comunione possa ricevere rivelazione e emanare non la propria luce ma quella del Signore, compiendo quelle buone opere che sono palesi manifestazioni della presenza di Dio in un uomo.
Per questo non vale l’impegno umano di fare o di riparare il mondo distrutto dalla malizia, quanto quello di essere in primo luogo uno strumento nelle mani di Dio ed in secondo di non essere uno strumento nelle mani di Satana.
Ecco perché Cristo è l’unico antidoto alle tenebre globali che incombono, perché Egli stesso ha risposto al male con il bene, alle tenebre con la luce, all’odio con amore…senza provare rancore per i propri nemici quindi senza seminare altro male.
Romani 8:18 Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev’essere manifestata a nostro riguardo. 19 Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; 20 perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l’ha sottoposta,
A TRECENTOSESSANTA GRADI.
Ognuno ha creato il suo piccolo impero soddisfacendo la propria sete, senza rendersi conto di essere ne più né meno che un vassallo di colui che tesse le trame del mondo, da sempre!
Poi non contento, il male ha posto le fonti per dissetarsi dall’arsura di possedere in terre altrui, in modo che si dovessero conquistare, cosicché abbiamo rivolto le armi gli uni verso gli altri.
L’uomo ha costruito imperi industriali di tutti i tipi: meccanici, alimentari, farmaceutici, scientifici, comunicativi, informatici, mediatici convinto di gestirli e che fossero suoi. Miriadi di piccoli mondi che non possono esistere l’uno senza l’altro, tutti sotto la direzione occulta di un unico padrone.
Così facendo abbiamo condotto battaglie, fatto guerra ai nostri fratelli cercando di sopra valere, senza renderci conto che acquistavamo terrà al nemico che ci dava forza e che ora pretende i suoi pegni.
Abbiamo reso il mondo globale, uniformandolo a un modello instillato nel nostro cuore con ragioni effimere, il progresso dell’umanità, il benessere, senza pensare che l’umanità, l’uomo viene da Dio e in quanto tale è perfetto ed evoluto. Abbiamo cercato nel posto sbagliato!
Egli, il Male, ci ha lasciato lavorare alacremente, affinché costruissimo il nostro piccolo regno per poi prenderseli tutti.
La globalizzazione sta distruggendo quanto il mondo possiede di più alto e di più bello, la diversità delle cose create da Dio, (chi mai avrebbe potuto creare ogni cosa diversa dall’altra) standardizzando ogni cosa per dominarla più facilmente.
Oggi il mondo è globale e il male altrettanto, ma il bene no! la gente non conosce così bene Dio, Egli resta per ciascuno di noi un “fatto” personale, ad ogni uno è stato dato il discernimento perché lo cercasse individualmente.
Così il fautore del male ha fatto sì che si globalizzasse anche la fede divenendo religione per distrarre e separare gli uomini.
Dividi E impera era il motto dei Cesari, più che mai valido oggi, anche se celato nel società globale.
Spesso la gente ti prende in giro se gli dici che il mondo ha un dominatore di nome Satana, ti prende in giro se gli dici che egli apporrà il suo sigillo sotto forma di un marchio o microchip che servirà a noi per gestire tutto e per essere gestiti.
Tutto ciò è molto comodo, ovvio, se no chi ci cascherebbe? Oggi abbiamo diversi microchip che lentamente (ma neanche tanto) confluiscono gli uni negli altri. La struttura è sempre la stessa, piramidale, banche che confluiscono in altre banche e poi in altre ancora, aziende che vengono inglobate in altre aziende e poi in altre ancora. Nazioni dentro nazioni, dentro confederazioni di nazioni tutto ciò fino ad un unico governo. Quello del principe del mondo.
GESÙ E SATANA NEL DESERTO…
Luca 4: 5 Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: 6 «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio. 7 Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua». 8 Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Adora il Signore, il tuo Dio, e a lui solo rendi il tuo culto”».
Nella Bibbia da qualche parte sta scritto “per molti” e quindi non per tutti!
Marco 10:45 Poiché anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».
Questo non perché la Salvezza sia vietata a qualcuno, ma perché ancora oggi la luce è nel mondo, ma gli uomini preferiscono le tenebre!
Francesco Blaganò | Notiziecristiane.com
Copyright©francescoblaganò 01/2017
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook