Guardo in fondo alla valle e vedo un fiume che sembra scorrere in maniera esemplare. Comincio allora la mia discesa con un unico obiettivo: dissetarmi in quelle acque che da lontano sembrano meravigliose, fresche e limpide.
Ma, quando sono nei pressi di quel fiume mi rendo conto che le acque, ancorché essere limpide, hanno uno strano colore giallastro. Da vicino, osservandole bene, non solo non ho più voglia di bere, ma credo che anche quei pesci che nuotano lì nei pressi ne farebbero volentieri a meno. Sembra strano, ma non è un fenomeno raro in natura. Qualche chilometro prima, qualche falda fangosa o qualche frana ha sporcato le acque che, scendendo dal monte erano limpide.
Allo stesso modo, anche noi siamo come un fiume di acque limpide, ma quando cominciamo la nostra discesa a valle per sfociare nel mare, troviamo nel percorso qualcosa che ci contamina e colora le nostre acque rendendole imbevibili. L’acqua pulita ha un alto potere detergente: ma se l’acqua pulita viene a contatto con il fango, allora, anziché pulire, comincia a sporcare. Fratelli e amici che state leggendo queste poche righe, come possiamo preservarci dalla contaminazione in un mondo che è totalmente contaminato? Sembra non esserci risposta a questa domanda, ma in realtà c’è qualcosa che il vero cristiano deve fare ogni giorno. Certo ci saranno dei burloni amici o non che ci tireranno a nostra insaputa delle secchiate di fango, ma noi possiamo prontamente ricorrere alla sorgente che per eccezione non è mai sporca: Gesù Cristo il Signore.
Per il resto, abbiamo dalla Parola di Dio un monito importante: “Carissimi… STATE IN GUARDIA per non essere trascinati dall’errore degli scellerati” (Il Pietro 3:17). Quindi, un primo ed importantissimo passo che ogni cristiano deve compiere è proprio quello di cercare attivamente, per quello che è nelle nostre possibilità umane di resistere alla condotta degli scellerati. D’altro canto, lo stesso Gesù ci ha lasciato scritto nella Sua Parola che “fino ad oggi nessuna tentazione superiore alle nostre forze ci ha colti”.
Se noi staremo in guardia, cercando attivamente di non essere permissivi con noi stessi ma di lasciare parlare la Parola dentro di noi e per noi, allora saremo considerati “giusti” dinanzi all’Eterno che sarà pronto a far si che degli angeli siano accampati intorno a noi. Allora, e soltanto allora, potremo capire e portare a termine la stessa decisione che i santi uomini di Dio nel passato hanno fatto: “Daniele prese in cuor suo la decisione di non contaminarsi” (Daniele 1:8)
Gabriele Paolini – notiziecristiane.com
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