L’occidente non è mai esistito

pegida2Lo studioso tedesco di antisemitismo Wolfgang Benz interviene sulla lunga storia del concetto di Occidente.Migliaia di persone appartenenti al movimento dei “Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente” (Pegida) manifestano, da alcuni mesi, in diverse città della Germania, contro l’islamizzazione dell’Occidente. Ma che cosa si cela dietro il concetto di “Occidente”?

Wolfgang Benz, che cosa si intende esattamente con il concetto di Occidente?
È un concetto molto ampio a cui è possibile attribuire significati diversi. L’Occidente è un mito che ha goduto di grande popolarità soprattutto nei secoli 17. e 18. Sta per una comunanza di valori che unisce la filosofia greco-romana con il pensiero cristiano e suggerisce l’idea che il mondo antico abbia avuto il suo compimento nel cristianesimo. Allo stesso tempo è stato utilizzato come concetto di conflitto o di esclusione.

Contro chi?
All’inizio l’Occidente indicava la cristianità latina, contrapposta alla Chiesa ortodossa. Roma contro Costantinopoli. Quando nel 1453 Costantinopoli venne conquistata dai turchi, l’Occidente cristiano divenne concetto di lotta dell’Europa cristiana contro gli aggressori turchi, musulmani. In realtà, però, qualcosa come un Occidente cristiano omogeneo non è mai esistito. Si veda semplicemente come nel 17. secolo i turchi musulmani in guerra contro gli asburgici cattolici furono appoggiati dai francesi cattolici. Le logiche di potere svolgevano un ruolo ben maggiore della religione.

Tuttavia il concetto di Occidente è usato ancora oggi in chiave anti-islamica…
Che ancora nel 2009 il Partito della libertà austriaco (Freiheitliche Partei Österreichs FPÖ) si sia presentato alle elezioni europee con lo slogan “L’Occidente in mani cristiane” mostra quanto sia radicata questa definizione e quanto la secolare paura dei conquistatori musulmani possa essere mobilitata pure oggi. E il Partito nazionaldemocratico di Germania (Nationaldemokratische Partei Deutschlands NPD) – una formazione di estrema destra -, chiede che le vittorie di Vienna sui turchi nel 1529 e nel 1683 non siano rese vane.

Quindi Occidente contro Oriente?
Il concetto di Oriente non ha mai avuto questo significato. Oltre a ciò ha una connotazione assolutamente positiva. Si guardi ai re Magi venuti dall’Oriente o al Singspiel “Il ratto del serraglio” di Mozart, dove l’Oriente richiama piuttosto l’esotismo e l’avventura.

Tuttavia non sono soltanto gli oppositori dell’islam a ricorrere al concetto di Occidente. Lo stesso concetto svolge un ruolo anche nelle strutture di pensiero nazionalconservatrici…
Nel 1918/1920 il filosofo della storia Oswald Spengler pubblicò la sua opera principale, Il tramonto dell’Occidente, uno sguardo pessimistico sulla civiltà. Viene considerato uno dei precursori del nazionalsocialismo. Per lui l’Occidente era l’antonimo di Stati democratici e capitalisti quali Francia e Inghilterra e dell’Est bolscevico. Dopo la sconfitta di Stalingrado nel 1943 Hitler esortò l’esercito tedesco a combattere “fino all’ultima cartuccia” per la “salvezza dell’Occidente”.

L’Occidente e l’ostilità al bolscevismo hanno avuto un grosso ruolo anche nei movimenti europei dopo il 1945…
Effettivamente il concetto di Occidente ha vissuto una rinascita a partire dagli anni Cinquanta. L’Europa liberale si richiamò ai valori cristiani per distinguersi dal blocco orientale. Nazionalconservatori e cattolici fino a Konrad Adenauer parlarono di Occidente cristiano, includendovi anche gli USA. Carlo Magno fu dipinto come il padre fondatore dell’Europa e dell’Occidente cristiano. Tuttavia da allora il concetto ha perso molto del suo significato. Finché non è stato ripreso da Pegida.

Il discorso girava comunque ancora attorno ai valori giudaico-cristiani…
Questo mostra come il concetto di Occidente sia sempre stato privo di contenuto ed estremamente elastico. A lungo si è rivolto anche contro gli ebrei, ma dopo la shoah, anche la religione ebraica è stata inclusa nel patrimonio dell’Occidente, allo scopo di tracciare un confine contro l’islam. Anche oggi molti partecipanti alle manifestazioni di Pegida evocano i valori giudaico-cristiani dell’Occidente. Quando si tratta di musulmani, gli alleati tornano utili. Quali alleanze siano possibili lo ha mostratro il populista di destra olandese Geert Wilders, che nel 2010 si è incontrato con coloni israeliani di destra e ha invitato Israele a proseguire nella politica degli insediamenti. (KIPA; intervista a cura di Christoph Arens; trad. it. G. M. Schmitt).

Tratto da: http://www.voceevangelica.ch/


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