Lo scoraggiamento provoca una visione distorta della realtà

421245_357308524303722_354849307882977_1221098_1581828675_nTi è mai capitato di avere una percezione negativa delle cose intorno a te mentre chi ti circondava la pensava al contrario? Tu pensavi che le cose stessero andando male ma al contrario tutto procedeva bene.Quando si ha questo tipo di visione delle cose di solito c’è qualcosa che non va. Una visione pessimistica spesso è trainata da una grande motrice quale è lo Scoraggiamento.
Lo scoraggiamento ha una grande forza. Più grande esso è, più è fiaccante il suo impatto. Quando poi dura per le lunghe riesce a far perdere la forza ed una sana ed equilibrata percezione delle cose intorno.

Nello scoraggiamento non si cammina si barcolla, non si vede la via d’uscita perché si è bendati dallo sconforto. Quando si pensa di fare dei passi in avanti in realtà si sta procedendo verso la direzione opposta. Se si ha un momento di consapevolezza la cosa più saggia da fare durante lo scoraggiamento è stare fermi. Non andare in nessuna direzione e soprattutto non fare nessuna scelta importante o definitiva. Se stai male fermati, hai bisogno di qualcosa o qualcuno che ti dia una delucidazione sugli eventi e su quello che sta succedendo.

A tutti capita di essere scoraggiati, è umano. Restare nella condizione di scoraggiato però è deleterio, bisogna sempre uscirne prima possibile. Per fare questo c’è bisogno molto spesso di altri intorno che indicano la via di uscita.

Un passo della Bibbia dice che:
“Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.” Giacomo 5:17
Del grande profeta Elia, la cui storia troviamo nelle Sacre Scritture, ci viene detto che era sottoposto alle nostre stesse passioni. Per grazia di Dio Elia vide molte opere potenti e miracolose. Ma essendo un uomo come tutti noi, un giorno anche lui fu preso dallo scoraggiamento.
Lo scoraggiamento produsse in lui una visione distorta della realtà. Quello che pensava di vedere non corrispondeva alla realtà. Minacciato da una regina dalla paura scappò via nel deserto, ed entrò in una profonda crisi al punto da desiderare la morte. In mezzo allo sconforto un angelo lo toccò e gli ordinò di alzarsi e mangiare. Elia aveva bisogna di riprendere forza. La forza ed il coraggio sono le prime cose che vanno via quando si è scoraggiati. Aveva un cammino lungo da fare. Camminò per 40 giorni e 40 notti finché arrivò adOreb, il monte di Dio. Lì al monte di Dio, mentre era in una spelonca ode la voce di Dio: “Che fai qui Elia?”.
Elia risponde: “Egli rispose: «Io sono stato mosso da una grande gelosia per il SIGNORE, per il Dio degli eserciti, perché i figli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari, e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita».” 1 Re 19:10

Farà delle esperienze da lì a poco e di nuovo una voce gli dirà: “Che fai qui Elia?” lui risponderà allo stesso modo di prima.
Questa volta però, Dio risponde in modo da mostrare ad Elia la realtà:
“Il SIGNORE gli disse: «Va’, rifa’ la strada del deserto, fino a Damasco; e quando vi sarai giunto, ungerai Azael come re di Siria; ungerai pure Ieu, figlio di Nimsci, come re d’Israele, e ungerai Eliseo, figlio di Safat da Abel-Meola, come profeta, al tuo posto. Chi scamperà dalla spada di Azael, sarà ucciso da Ieu; e chi scamperà dalla spada di Ieu, sarà ucciso da Eliseo. Ma io lascerò in Israele un residuo di settemila uomini, tutti quelli il cui ginocchio non s’è piegato davanti a Baal, e la cui bocca non l’ha baciato».”
1 Re 19:15-18

Dio gli mostra che tutto è sotto controllo. Dio rivela ad Elia che la visione dei fatti è completamente diversa. Dio gli mostra che ha già provveduto qualcuno che combatterà per ordine suo contro la malvagità della regina e suo marito. Elia pensava di essere rimasto solo invece Dio gli mostra che c’è già un successore pronto, Eliseo, e ci sono ancora settemila persone che non si sono prostrati davanti ad altri idoli. Elia ora doveva fare la strada al contrario e ritornare al suo incarico di profeta perché il suo mandato non era ancora finito.

Caro lettore tu non sei ancora FINITO e non è ancora finita la tua vita ed il tuo percorso. Ci sono delle cose che ancora devi compiere nel nome di Gesù.

Mentre sei scoraggiato hai bisogno di mangiare, di prendere nuove forze ed andare da Gesù perché ha da dirti ancora tante cose che ti riguardano. Tra le altre cose, questo è quello che la Bibbia fa. Essa nutre chiunque si accosta ad essa per leggerla, non per mera conoscenza, ma con il desiderio di trovare risposte, una parola da parte di Dio. Se leggi la Bibbia per essere saziato non resterai deluso.
Leggi tanto la Bibbia, la strada davanti a te è ancora lunga ed hai bisogno di tanta forza per adempiere tutto quello che Dio ti darà da fare.
Mentre leggerai la Bibbia ti accorgerai che Dio ti parlerà, e ti mostrerà la visione esatta ed equilibrata delle cose. Ti mostrerà che tutto è sotto il suo controllo perché Egli è l’Iddio Onnipotente. Ti mostrerà che ha già in serbo per te un aiuto: “Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano nell’integrità” Proverbi 2:7
Ti mostrerà che non sei solo.
Cosa hai intenzione di fare? Vuoi andare da Gesù?
So bene che quando uno è scoraggiato fa fatica a leggere la Bibbia e sperare in Dio. Se non ce la fai, fatti aiutare da qualcuno. Lascia che sia qualcuno ad aiutarti, ad alimentarti. Magari questa meditazione è una parte di quel cibo che Dio ti sta facendo pervenire affinché tu prenda nuove forze in Lui. Affinché tu prenda almeno il necessario per ripartire. Poi ce la farai senz’altro da solo ad andare avanti.

Ricorda, non prendere decisioni definitive ed importanti, fermati. Come Elia si fermò in una spelonca, fermati anche tu per udire la voce di Dio. Fermati e mangia, fermati e leggi la Bibbia, meditala, ti darà la forza per riprendere il cammino ed avvicinarti a Gesù.

Dio disse ad Elia: “Che fai qui Elia?”, come a dire questo non è il tuo posto. Tu non dovresti essere in questa spelonca a piangere e desiderare la morte.
Caro lettore rivolgo a te le stesse parole: “Che fai qui… il TUO nome?”. Questa condizione in cui tu ti trovi non è il tuo posto. Questo luogo di dolore non è la tua dimora. Quello che pensi ora è frutto dello scoraggiamento ma ti assicuro che le cose stanno diversamente. Non sei solo, Dio è al tuo fianco ed ha udito la tua voce. Il fatto stesso che stai leggendo queste parole, è Lui che te le ha fatte pervenire.

Prendi coraggio, ALZATI e MANGIA. Cambia posizione, non stare sdraiato nel tuo dolore, nei tuoi pensieri, nei tuoi ragionamenti. Alzati, elevati sopra tutti i ragionamenti negativi che ti tengono legato al suolo del dolore. Quei ragionamenti, quei pensieri, non sono reali. I pensieri del tuo Creatore, di Dio, per te sono differenti, leggi qui: “Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il SIGNORE: “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza.” Geremia 29:11

Elia rispose due volte alla domanda che Dio gli fece, e senza tanto riflettere rispose allo stesso modo. Era quello che lui percepiva ma non corrispondeva a verità. E’ buono cibarsi della Bibbia e nel silenzio ascoltare quello che Dio ha da dire. Lui sa molto bene quello che fa.

Leggi alcuni passi che scrivo per te, sono dei consigli preziosi:

“È bene aspettare in silenzio la salvezza del SIGNORE.” Lamentazioni 3:26

“Poiché così aveva detto il Signore, DIO, il Santo d’Israele: «Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza».” Isaia 30:15

“Questa battaglia non sarete voi a combatterla: presentatevi, tenetevi fermi, e vedrete la liberazione che il SIGNORE vi darà. O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non vi sgomentate; domani, uscite contro di loro, e il SIGNORE sarà con voi”».” 2Cronache 20:17

In alcuni momenti della vita è buono muoversi e prendere decisioni. Quando si è scoraggiati e delusi è buono stare fermi ed avere fiducia in Dio. Lui combatte per noi.
Quando noi non abbiamo forza e siamo scoraggiati, Lui combatte le nostre battaglie.
Se siamo scoraggiati non abbiamo forza di combattere. Perciò è saggio cercare Dio, andare da lui in preghiera avendo certezza che Egli vuole il nostro bene e la nostra felicità.
Dio metta pace nel tuo cuore.

Francesco Caldaralo – notiziecristiane.com


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