Faremo alcune riflessioni su una donna che troviamo nella Bibbia… Lidia. Nella storia narrata in Atti 16 troviamo diversi spunti per noi degni di nota.
Non conosciamo molto su di lei, non sappiamo se fosse sposata, forse era vedova, sappiamo poche informazioni:
Era nativa della città di Tiatiri, era una commerciante di porpora e temeva Dio.
L’apostolo Paolo sta programmando il secondo viaggio missionario ma le cose non vanno come da programma. Infatti Paolo si divide dal suo caro amico e compagno di viaggio Barnaba, lo Spirito Santo vieta loro di andare in Asia, cercano di andare in Bitinia ma lo Spirito di Gesù non glielo permette. Si dirigono a Troas e qui l’apostolo riceve la visione di un uomo macedone che lo prega dicendo: “Passa in Macedonia e soccorrici”, convinto della destinazione che Dio gli aveva data parte e si dirige in Macedonia e arriva a Filippi.
“12 di là ci recammo a Filippi, che è colonia romana e la città più importante di quella regione della Macedonia; e restammo in quella città alcuni giorni. 13 Il sabato andammo fuori dalla porta, lungo il fiume, dove pensavamo vi fosse un luogo di preghiera; e sedutici parlavamo alle donne là riunite. 14 Una donna della città di Tiatiri, commerciante di porpora, di nome Lidia, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare. Il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo. 15 Dopo che fu battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: «Se avete giudicato ch’io sia fedele al Signore, entrate in casa mia, e alloggiatevi». E ci costrinse ad accettare.” Atti 16:12-15
Passarono a Filippi solo alcuni giorni ma essa era una tappa divina.
“Il Sabato andammo fuori dalla porta, lungo il fiume, dove pensavamo vi fosse un luogo di preghiera; e sedutici parlavamo alle donne riunite”.
Quindi dopo una ricerca trovarono un gruppo di donne pie (e non una sinagoga piena di Giudei), che sarebbero state entusiaste di sentirli parlare.
Le donne si incontravano fuori dalla città perché era l’unico posto in cui poteva essere tollerato un tale incontro, lo facevano in modo appartato ogni giorno e inoltre si radunavano di Sabato anche se erano solo donne e col dissenso e la disapprovazione della città.
I pochi ebrei presenti si incontravano lontano dai “gentili”, probabilmente gli uomini ebrei erano pochi o erano stati mandati via. Probabilmente non c’era una sinagoga e per le necessità di fare le varie abluzioni s’incontravano presso i fiumi.
Notiamo con quanta intraprendenza e audacia, queste donne non potendosi radunare dove volevano lo facevano come potevano.
Pensiamo alla gioia che hanno provato nel cuore, quelle donne che nel giorno dell’adorazione a Dio, (cioè il Sabato) si sono viste presentare degli uomini che potevano parlar loro del Signore Gesù.
Ricordiamo che il “sabato” era il giorno del “riposo” e quel sabato era il giorno nel quale Dio aveva deciso di far conoscere Colui che dà il vero riposo.
In questo gruppo di preghiera c’era Lidia.
Il fatto che è una commerciante, originaria dell’Asia, ci dice che è una donna intraprendente, autonoma, ricca e sicuramente anche colta, perché in grado di gestire un mercato di carattere internazionale. Per una donna non era certamente una cosa di poco conto.
Una donna che temeva Dio, una donna che frequenta il “luogo di preghiera”. Non è una donna che si è lasciata accecare dalla ricchezza e dal prestigio che le conferiva la sua straordinaria abilità di trattare gli affari, non si è cullata nelle sue comodità, ma ha conservato un animo semplice e retto, ed era alla sincera ricerca di Dio.
Quando sei alla ricerca di Dio e frequenti “il luogo di preghiera” Dio si fa trovare.
Crede alle parole dell’apostolo Paolo e desidera subito essere battezzata.
Dopo essere stata battezzata, con molta schiettezza ed apertura d’animo, si rivolge a Paolo e ad i suoi compagni invitandoli nella sua casa: “Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa”. Una dimostrazione di generosità e di finezza.
La salvezza ha prodotto in lei il desiderio di SERVIZIO di mettersi subito a DISPOSIZIONE, apre la propria casa a 4 uomini e senza “limiti di tempo”,” entrate in casa mia e alloggiatevi”
Paolo ed i suoi compagni provano una sincera ammirazione per questa donna, tanto che con graziosa ironia Luca annota che, col suo modo di fare, Lidia li costrinse ad accettare. Una donna ACCOGLIENTE e DETERMINATA.
Si dispone e DISPONE LA PROPRIA CASA!
“Dopo che fu battezzata con la sua famiglia” non è chiaro se si tratti della sua famiglia o della sua “casa” in riferimento alla servitù che questa donna sicuramente aveva ma tutti furono battezzati.
Paolo e gli altri uomini con lui uscirono ancora per andare al “luogo di preghiera” e lì fanno degli incontri che porteranno infine Paolo e Sila in prigione. Lì Dio manifesterà la Sua gloria e il carceriere di Filippi sarà salvato insieme a quelli di casa sua.
Troviamo anche qui nella stessa città una salvezza piena, tutta la “casa” si converte!
Paolo e Sila escono di prigione e ritornano a casa di Lidia.
“40 Allora Paolo e Sila, usciti dalla prigione, entrarono in casa di Lidia; e visti i fratelli, li confortarono, e partirono.”
Era nata la comunità, “visti i fratelli” … è lì, nella sua casa, che la famiglia appena costituita di fratelli e sorelle in Cristo era riunita ed è lì che Paolo ha rivolto la sua esortazione finale alla comunità cristiana di Filippi prima di partire.
Sorge una comunità da sole donne e probabilmente all’inizio gestita da sole donne. Paolo scriverà nella lettera ai Filippesi 4:2-3 “Esorto Evodia ed esorto Sintìche a essere concordi nel Signore. Sì, prego pure te, mio fedele collaboratore, vieni in aiuto a queste donne, che hanno lottato per il vangelo insieme a me…”
Filippi fu la prima città europea, della Grecia settentrionale ad essere evangelizzata da Paolo e in essa, grazie a Lidia, nasce la prima comunità d’Europa.
interessante notare che Tiatira, la città nativa di Lidia, è nell’Asia, e quindi, la prima persona che Dio salvò nell’Europa era della zona dell’Asia in cui lo Spirito Santo aveva vietato a Paolo di entrare.
I piani di Dio sono molto più alti dei nostri.
L’apertura di questa donna, il timore di Dio che aveva nel suo cuore, la preghiera che la caratterizzava, la sua ricerca di Dio, le permette di essere un grande strumento nelle mani di Dio, essere un pioniere del vangelo di Cristo.
Una donna capace di influenzare tutti quelli che metteranno piede in casa sua.
Ci sono donne capaci di INFLUENZARE molto…la cosa non è negativa ma dipende che tipo di influenza esercita. L’influenza di Lidia era positiva e costruttiva.
Paolo ricorderà sempre con grande affetto la comunità di Filippi, tanto da chiamarli “fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona”.
Era la Chiesa che dava più gioia a Paolo, e che sosteneva Paolo quando nessun altro lo sosteneva (finanziariamente) e ciò è sicuramente dovuto all’influenza di Lidia, della sua generosità, del suo cuore.
Lidia nella sua semplicità di cuore seppe distinguersi tra le altre donne.
Ancora oggi a distanza di tanti anni è ricordata nel libro di Dio… quale onore!
Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com
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