Mi trovavo su una strada erbosa e bagnata ai lati della quale c’erano due case: una alla mia destra col giardino in cui vivevano i miei genitori insieme a mia sorella, l’altra alla mia sinistra con un cortile sterrato appartenente ad alcuni amici. Io camminavo con passo spedito, perché sapevo che era passato “il bus della gita”, quello che avrebbero dovuto prendere i miei famigliari e i loro amici. Come so che è passato, non so spiegarlo, lo so e basta.
Avanzo lungo la strada, quando dal cortile un ragazzo, il figlio degli amici della casa a sinistra, mi chiede: “Dove vai?” ed io gli rispondo: “A cercare il bus della gita!”.
Arrivato al fondo della strada c’è un incrocio con tre diramazioni. A SINISTRA: un viale alberato pianeggiante con erba bagnata delimitante una boscaglia, DI FRONTE: una strada sterrata in salita che porta ad una montagna, e A DESTRA: una stradina sterrata che scende conducendo in città.
Poco dopo (vedo che) arrivano a quest’incrocio anche i miei genitori, mia sorella e gli amici con il loro figlio, ed è evidente che nessuno di loro sappia dove sia andato il bus della gita. Tra la strada che saliva al monte e quella che scendeva in città si trova un box informazioni. (vedo che) Entrano e dicono alla ragazza che lavorava lì: “Il bus della gita è passato. Sappiamo il luogo di destinazione, ma non la via. Potreste aiutarci?”. Al box informazioni nessuno sa rispondere, ma danno loro delle mappe sulle quali cercare. Nulla, sulle mappe il luogo non si trova scritto da nessuna parte.
La scena cambia: e vedo i miei genitori in una farmacia per prendere una medicina per mia madre. Mentre mia madre va dietro il bancone a prendere il medicinale, sento mio padre che parla col farmacista dicendo: “Speriamo che la medicina abbia effetto, perché mia moglie ha delle perdite d’acqua”.
La scena cambia nuovamente: e mi ritrovo di notte in una baita in montagna, priva d’internet, tv o quant’altro di elettrico; io stavo seduto su un divano e davanti a me c’era un tavolo di legno. Nella realtà porto gli occhiali, ma nel sogno ci vedevo benissimo.
Avevo gli apparecchi acustici alle orecchie ed ero al cellulare, quindi ci sentivo benissimo! Ora, non era una classica conversazione; in realtà stavo assistendo alla conversazione dei miei genitori che si trovavano all’ospedale. E nell’ascoltare che parlano sento mio padre che si lamenta, perché non si sa se un’operazione che mia madre ha fatto andrà a buon fine. Allora mia madre risponde: “Ma stai tranquillo, non ti preoccupare, se l’operazione non va bene potrò finalmente incontrare il SIGNORE nell’aria!”.
Nell’ascoltare queste parole da parte di mia madre, nel sogno, mi commuovo profondamente e piango. A quel punto arriva Eva e mi chiede cos’è successo. Chiudo la telefonata, guardo l’ora sul cellulare e vedo che indica le 4/4.30 di notte.
Il sogno finisce così con me che guardo l’ora sul telefonino.
Quando mi sveglio sono ancora commosso, e mi alzo senza aspettare per scrivere tutti i dettagli del sogno sulla mia agenda. Quando, nella realtà, guardo l’ora sul cellulare noto che segna le 4.30 di notte. La stessa ora che avevo visto nel sogno.
SPIEGAZIONE DEL SOGNO (da parte del SIGNORE dal Quale questo sogno proviene):
IL BUS che è scappato via, sparendo, rappresenta “la tranquillità e la pace” che se ne vanno (Ester 3:13b C.e.i): solo nel SIGNORE Gesù c’è pace, non nel nostro orgoglio.
L’INCROCIO rappresenta quello che c’è scritto nella Parola: “Fermatevi lungo le strade e osservate, informatevi degli antichi sentieri, quale sia la strada buona e percorretela, e troverete riposo” (Geremia 6:16).
CAMMINAVO VELOCE dietro il Bus perché sapevo che era una gita importante e che quelli che dovevano prenderlo l’avevano perso. Ho cercato di fermarlo, ma non ho potuto. Geremia 11:14 «Tu non pregare per questo popolo, non ti mettere a gridare né a far suppliche per loro; perché io non li esaudirò quando grideranno a me a causa della calamità che li avrà colpiti” Geremia 15:1-2 Il SIGNORE mi disse: «Quand’anche Mosè e Samuele si presentassero al Mio cospetto, non gradirei ugualmente questo popolo. Cacciali dalla Mia Presenza, che se ne vadano! Se poi ti domanderanno: “Dove ce ne andremo?” dirai loro: “Così dice il SIGNORE: “Chi è destinato alla morte, andrà alla morte; chi è destinato alla spada, alla spada; chi è destinato alla fame, alla fame; chi è destinato alla prigionia, alla prigionia” (= Apocalisse 13:10). Geremia 6:14-15 E credono di poter curare alla leggera la ferita della figlia del Mio popolo, dicendo: “Pace, pace!”. Ma pace non c’è. Si vergognano forse di commettere cose abominevoli? Non se ne vergognano affatto; non sanno neppure arrossire. “Perciò cadranno con le altre vittime, vacilleranno nel giorno del giudizio”, dice il SIGNORE. (= Geremia 8:11); Isaia 48:22 «Non c’è pace per gli empi», dice il SIGNORE (= Isaia 57:21)
LA STRADA A SINISTRA con il viale alberato con l’erba bagnata, scivolosa, che va nel bosco rappresenta l’ingresso nella “Città Cristiana”, da cui solo SIGNORE può tirare fuori chi è veramente alla ricerca della Verità.
LA STRADA DI FRONTE rappresenta la Via che conduce al Monte di Dio: per tutti quelli che sono alla ricerca della Verità è l’unica strada, che si trova fuori della Città Cristiana. La via della Verità sale verso il monte; è una strada in salita. Per salirla non abbiamo altro modo di farlo se non quello di chiedere OGNI GIORNO al SIGNORE Gesù di purificarci da tutte le nostre impurità e da tutte le nostre iniquità, altrimenti non arriveremo mai in cima alla montagna, al cospetto di SIGNORE se non saremo mondati col sangue dell’Agnello (Apocalisse 22:14 “Beati quelli che mondano le loro vesti, affinché ottengano la loro licenza[1] sull’albero della vita ed entrino nella città per le porte.”), perché niente d’impuro entrerà nel Regno Celeste (Apocalisse 21:27 E non c’è da temere che entri in lei alcuna impurità né chi commette abominazioni e falsità, se non gli inscritti nel libro della vita dell’Agnello).
LA STRADA A DESTRA porta alle vanità del mondo e alla perdizione.
IL BOX INFORMAZIONI rappresenta l’appoggiarsi a qualcuno per avere delle risposte, pastore, anziano, diacono anziché al SIGNORE, e nessuno di loro sa indicare il cammino: “Tutti saranno delusi su un popolo che non giova loro, né per aiuto né per utilità, ma diverrà vergogna e anche vituperio” (Isaia 30:5). Non serve a nulla affidarsi agli uomini o alle istituzioni esistenti che dicono di parlare in Nome del SIGNORE e di conoscerLo quando invece dimostrano con i fatti di non conoscere né LUI né il Padre. È a DIO che bisogna andare per ottenere La Salvezza, è LUI che bisognava ascoltare quando parla, Lui che ha la risposta ai tuoi perché. Proverbi 1:28 “Allora Mi chiameranno, ma IO non risponderò; Mi cercheranno con premura ma non Mi troveranno”.
LE PERDITE D’ACQUA di cui soffriva mia madre rappresentano la sofferenza che c’è nel mondo (vedi sogno LA CHIESA), una sofferenza di cui gli uomini non ne sono consapevoli. Questa sofferenza non la vedono tutti e la Chiesa non la considera proprio. Il SIGNORE Gesù guarda alle nostre sofferenze, a questa è sensibile e vuole che il Suo popolo, i Suoi figli, anch’essi la vedano e se ne prendano carico, come ha fatto Lui quand’era qui (vedi anche Ezechiele 47).
LA BAITA IN MONTAGNA rappresenta la casa dove DIO ha posto la Sua dimora. Rappresenta anche la mia casa nella realtà, semplice, volutamente senza tecnologia, fuori dalla città rumorosa, immersa nella natura con le orecchie ben attente allo Spirito Santo che parla al nostro cuore e ci guida veramente alla Verità, alla Parola originale, quella che Dio diede a Mosè, nei testi originali ebraici e poi nel Nuovo Testamento nei testi originali greci.
ESSERE SENZA OCCHIALI DA VISTA vuol dire non appoggiarsi a quello che vedi in una Bibbia tradotta da persone che non hanno il cuore di SIGNORE, che ricercano e propongono solo argomenti comodi, e compromessi col mondo, per mettere in pace le loro coscienze, ma non LA VERITA’.
ERA NOTTE (4/4.30 a.m.), perché il SIGNORE istruisce il nostro cuore anche di notte e negli ultimi tempi, cioè adesso, parla tramite i sogni a chi segue l’Agnello ovunque va (Apocalisse 14:4).
L’ora del sogno corrisponde all’ora in cui l’ho scritto, perché il SIGNORE ha voluto farmi capire che “il sogno” rappresentava l’attualità, quindi è adesso il tempo per imboccare la strada giusta, altrimenti dopo sarà troppo tardi.
L’OPERAZIONE rappresenta l’azione purificante dello Spirito Santo in noi. Se ci siamo, quaggiù sottoposti alla scuola di disciplina di SIGNORE seguendo solo Lui, senza deviare né a destra né a sinistra, senza seguire dottrine di uomini o corsi biblici, allora quando SIGNORE tornerà saremo rapiti. Se invece rimarremo qua è perché non eravamo pronti, purificati per incontrare il SIGNORE nell’aria. E ognuno speri che ciò che dovrà andare incontro qui possa servire per una vera conversione e purificazione. Dopo non ci sono più opportunità, né incroci.
“I miei giorni passano più veloci di un corridore” (Giobbe 9:25).
“Cercate il SIGNORE, mentre Lo si può trovare; invocateLo, mentre è vicino. Il malvagio abbandoni la sua via, l’uomo iniquo i suoi pensieri e ritorni al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro DIO che è molto disposto a perdonare.” (Isaia 55:6-7)
“Se vuoi tornare, – dice il SIGNORE – a Me dovrai ritornare…” (Geremia 4:1)
Io ascolterò quel che dirà Dio, il SIGNORE: Egli parlerà di pace al Suo popolo e ai Suoi fedeli, purché non ritornino ad agire da stolti! (Salmi 85:8)
[1] Ripetiamo che il testo del nostro lavoro è tradotto letteralmente, ogni altra traduzione è semplice e arbitraria interpretazione. Il termine qui tradotto licenza significa anche: facoltà, libertà, arbitrio, permesso. Ci sembra, in questo caso, decisamente inappropriata la traduzione che viene fatta del termine nei suoi significati di: potere, potenza, autorità, forza, potestà, e soprattutto dominio
Eva Ada Cella | notiziecristiane.com
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