L’incredulità del Credente

Uno degli aspetti più profondi quando meditiamo la Parola è osservare come essa sia viva, parla di generazione in generazione ed è rivolta a tutti, credenti e non, per correggerli, guidarli, farli maturare, in definitiva, espressione di luce che scandaglia il cuore dell uomo.

Oggi riflettevamo cosa spesso impedisce di ricevere le abbondanti benedizioni e grazie che il nostro Signore Iddio ha stabilito attraverso la Nuova Alleanza: l’incredulità del Credente.

L’incredulità può assumere in superficie forme differenti, ma la radice è sempre la stessa. È ciò può causare come vedremo in alcuni versetti chiave, la morte spirituale del credente stesso oltre a non vivere appieno ciò che DIO ha sempre preparato per i suoi figli, poiché, vi si scorge spesso una “patologia dello Spirito”, una “malattia” che definirei subdola, spesso nascosta a noi stessi: quella non capacità di fidarsi totalmente di DIO, di deporre nelle Sue mani ogni nostra situazione.

In proverbi 10:28 sta scritto: “l’attesa dei giusti finirà in gioia, ma la speranza degli empi svanirà.. l attesa dei giusti è la totale fiducia dei veri Credenti in Cristo, che ripongono in Lui le proprie attese, la propria fiducia, che depongono ai piedi della croce il proprio orgoglio, la propria apatia che al contrario, ti porta allo svilimento totale.

Vi sono due elementi chiave nella vita del Credente che non devono mai, mai essere persi di vista quotidianamente: La presenza di DIO in noi e la Sua potenza pronta ad agire in nostro favore.

In 1 pietro 2, dal verso 1 al verso 10 si parla espressamente di questo: Il nuovo Sacerdozio. La nuova nascita è sempre seguita da una crescita interiore, quindi, dalla crescita della fiducia in DIO, dalla comprensione di chi siamo ed a chi apparteniamo.

L antico popolo santo si è costituito intorno al Sinai, ma non si poteva avvicinare. Il popolo nuovo, dopo la venuta di Cristo invece si costituisce attorno proprio alla totale fiducia in Lui, così, ai sacrifici che avevano sigillato l antica alleanza (Esodo 24:5,8) si sovrappongono i sacrifici spirituali dei cristiani ( v 6 ).

I veri credenti, in definitiva, come pietre viventi si “costruiscono” come una dimora spirituale (Corinzi 3:16,17 – efesini 2:20,22) in cui rendono a DIO un culto degno di Lui attraverso il Cristo (Ebrei 7:27 – Giovanni 2:21).

Spesso la prigione più grande delle persone ed ahimè anche di alcuni credenti, è la paura del giudizio estraneo e non totale fiducia nel Signore: credo sia la stessa problematica che attanagliava l apostolo Pietro prima che Gesù, abbracciandolo, per tre volte gli ripeté: “ Pasci le mie pecore “..è la non totale espressione o comprensione dell’amore di DIO in noi, che non favorisce e blocca la serenità, la pace e la benedizione totale per la nostra vita.

Il salmo 37:5 ci sospinge in questa direzione e già in 1 Samuele 2:9 sta scritto “ egli veglierà sui passi dei suoi fedeli ..”

DIO è attento sul nostro cammino. La nostra Anima e il nostro Spirito potrà dannarsi, separata da DIO, in un interminabile sofferenza e tristezza, oppure, godere eternamente la Sua ineffabile Presenza nella gloria perfetta.

L incredulità in definitiva ti porta a non sperimentare la presenza di DIO, blocca la Sua potenza, (Gesù stesso non poté agire nel suo paese nativo a causa della loro incredulità), porta alla morte spirituale, perché chi non si fida del Signore, camminerà nella sfiducia, nella tristezza, nell’apatia, ragionando in modo vano, che si trasforma in depressione, oppressione, ansia, paure che portano allo scoraggiamento e in definitiva, all’abbandono della fede, uccidendo la propria vita di preghiera e l opera dello Spirito Santo stessa in noi, che al contrario, spinge i nostri cuori a divenire  vasi ad onore che profumano di Cristo.

La nostra meditazione oggi spinge su questi 2 punti:

  1. riflettiamo cosa rende vano il nostro cuore, come rende vuota la nostra esistenza quando, totalmente o anche parzialmente, l incredulità entra nei nostri pensieri e come, al contrario, dobbiamo profumare di Cristo:
  2. presenta quell aria della tua vita che non profuma di DIO, la “puzza“ del dolore, la “puzza“ dei debiti, la “puzza“ del nostro orgoglio, la “puzza“ dei nostri errori passati, della tristezza, del nostro “Io“ sopra di tutto e permetti allo Spirito Santo che vive in te, come un balsamo, di operare in te, di ristabilirti in DIO, di colmare i tuoi vuoti con la fiducia in Lui, riflettendo ciò che ci ha lasciato come un eredità profonda: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo – Matteo 28:20“.

 

Vincenzo Lipari & Aristide Mendoua

Comunità Cristiana Live Dif’Rent

Info:  Isaia_5812@libero.it

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