Perché occuparsi di un argomento “politico”?
Già alcuni cristiani, guidati da alcuni pastori “aperti”, pensano che la
chiesa del Signore non debba occuparsi di cose politiche.
Ma “se” la politica va ad influenzare la vita delle persone e persino dei credenti c’è da chiedersi quanto “aperti” sono quEi pastori e quei credenti che chiudono gli occhi di fronte a certe realtà !
Comunque non vorrei occuparmi della triste questione dei ‘pastori bendati’. Per quanto mi riguarda non li seguo né mi lascio guidare da loro, ma cerco di ricevere direttamente da Dio l’illuminazione di cui ogni vero credente ha bisogno.
Ora vorrei soltanto partecipare un’intuizione, un pensiero, che sento di esprimere riguardo all’argomento della democrazia, ossia del cosiddetto “governo del popolo” !
Metto le virgolette all’espressione governo del popolo perché, contra-riamente al significato etimologico del termine (‘democrazia’ traduce, appunto, il concetto di ‘governo del popolo’), spesso con la democrazia il popolo resta comunque governato e non governa affatto. Anche con la ‘democrazia’ gli scaltri (e spesso disonesti) politici trovano sempre un modo per governare il popolo e non per farlo governare.
Insomma, lì dove mettono le mani gli uomini, in realtà non esistono sistemi politici nei quali la giustizia sia davvero ben rappresentata e il Diritto (la Giustizia) valorizzato e onorato !
Molto spesso la ‘democrazia’ è un sistema di governo fittizio, in cui apparentemente si dice di voler perseguire il bene del popolo, ma concretamente, invece, questo viene manipolato e sfruttato da coloro che dicono di volerlo ‘servire’ !
Uno dei modi più usuali e volgari per manipolare e detenere il potere da parte di coloro che vogliono raggiungerlo è quello di cercare di ottenere in qualche modo la maggioranza … dei voti.
E’ da qui che nascono quei cosiddetti inciuci o giochi di partiti che si alleano pur di ottenere il consenso della maggioranza dei cittadini. E l’inciucio non consiste solo nella mescolanza di partiti, magari diversi (per visioni o ideologie) tra loro, ma anche nel fatto che per fare tali miscugli (o ammucchiate) si finisce per promettere di tutto alla gente, per cercare di accontentare tutti. Ora, data l’esperienza di questo stratagemma, che subiamo da tanti e anche troppi anni – sempre ricadendo nei soliti raggiri – dai quali poi, puntualmente, quelle cosiddette ‘promesse’ si rivelano fumo, dovremmo aver capito che spesso i politici (coloro che vivono e campano sulla groppa della democrazia – come a dire degli asini che credono ancora nella bontà assoluta di questo sistema -) non fanno promesse in base a quello che credono e che davvero vorrebbero perseguire, ma solo per intercettare il consenso di coloro che ancora credono che loro vorrebbero il ‘benessere dei cittadini’!
Nel gioco delle alleanze di potere (gli inciuci) può cambiare la forma, ma non la sostanza: ogni anno i vari partiti studiano pacchetti di offerte nuove ed appetibili (per farsi rivotare) ma non la sostanza, che consiste nel fatto che i politici guadagnano un sacco, mentre gli elettori (che li votano, ossia che li mantengono) restano comunque a patire la fame.
Ma questa considerazione è solo una premessa utile a svelare gli inganni che si possono celare sotto il paravento della cosiddetta ‘buona e perfetta democrazia’.
Infatti vorrei andare, ora, a delle questioni utili e interessanti dal punto di vista spirituale, che la democrazia – con la sua propaganda di sistema migliore per governare – rischia, invece, di nascondere.
Abbiamo detto che il gioco di potere di coloro che si richiamano alla democrazia è quello di cercare (in tutti i modi) di ottenere il consenso della gente, per poter dire di “governare in nome del popolo”.
Insomma, il principio supremo di questo sistema sembra essere quello del consenso legato alla maggioranza.
Chi ha il consenso della maggioranza vince (in democrazia).
Così funziona il gioco !
Eh già, purtroppo, dietro tutto questo paravento di giustizia non resta altro che un “gioco” … di potere!
Di serio non c’è nulla. Di preoccupante e pericoloso tanto.
Dietro il paravento del significato etimologico del termine ‘democrazia’ in realtà potrebbe esserci qualcuno di losco, che, loscamente, cerca di tramare e tirare le fila del gioco.
Ecco perché non ci si dovrebbe lasciare ingannare da questo sistema, che dice di voler dare il governo al popolo, ma in realtà può avere per registi occulti degli individui che del popolo non intendono curarsi affatto, ma semplicemente pescare adepti fra quegli elettori ingenui che ancora credono alle belle promesse dei ‘rappresentanti del popolo’, che ad ogni campagna elettorale promettono di tutto e di più, senza poi fare quello che promettono (considerando anche che tutti per vincere promettono le stesse cose attraenti …che poi “durano” – nella fantasia – solo per il tempo della campagna elettorale).
Ma provando a lasciare un po’ questi aspetti ‘noiosi’ della politica andiamo a qualcosa che non si può scollegare dall’ aspetto spirituale della giustizia. È la democrazia un sistema che può davvero dare garanzie da questo punto di vista?
Apparentemente si, sempre per il fatto che tale sistema di governo si fa scudo del concetto di “governo del popolo” (che abbiamo fin qui visto essere soltanto un possibile pretesto per irretire la gente e, dunque, i potenziali elettori e mantenitori del potere di pochi)!
Ma esaminiamo un attimo, onestamente, i rischi che, invece, la democrazia potrebbe comportare per la salvaguardia della giustizia, non trascurando di ricordare che i concetti e i principi chiave di questo sistema di governo-potere sono quelli del consenso e della maggioranza (su cui – purtroppo- si reggono i giochi).
Per essere concreti e non teorici, vorrei fare un esempio pratico. Cosa accadrebbe se un partito islamico riuscisse a ottenere la maggioranza dei voti a delle elezioni politiche? Chi voterebbe? I loro rappresentanti. Cioè? Cioè gente che – dicendo di aver vinto le elezioni (dato il consenso ottenuto, ossia la maggioranza dei voti) – pretenderebbe di attuare la sharia, la legge (di sottomissione) islamica!
Vi immaginate, quindi, a cosa potrebbe portare il gioco del consenso!
Questa è la democrazia; nel senso che questo potrebbe succedere con la democrazia: la salita (al potere) di un gruppo che applicherebbe leggi contro la libertà e ogni senso di giustizia!
La democrazia, quindi, in definitiva non è un sistema che possa davvero garantire la giustizia. Essa è solo un sistema basato sul consenso.
E, a seconda del genere di consenso (ossia del tipo di persone che potrebbero costruirlo ed ottenerlo), essa potrebbe portare al potere di tutto e chiunque!
Quindi in sé e per sé la democrazia non garantisce in assoluto la giustizia, ma solo il consenso della maggioranza. Se in qualche modo, chiunque (anche sostenitore di cose inique), riuscisse a ottenere il consenso si vedrebbe legittimato, dal sistema democratico, il diritto a governare (cioè a comandare) !
Questo scenario iniquo è il frutto dell’albero della democrazia, fatto nascere col seme del consenso e concimato con qualsiasi tipo di propaganda!
Ora, siccome la giustizia potrebbe non stare dalla parte della maggioranza ma anche di una minoranza, non è detto che chi riuscisse a governare, democraticamente parlando (ossia per mezzo della maggioranza dei voti), starebbe dalla parte della giustizia.
Insomma, democrazia non significa per forza e comunque giustizia. Si dice che la democrazia è un’alternativa ai regimi totalitari, ma ciò non è fondamentalmente vero ed esatto. Anche per mezzo di essa si potrebbero ottenere e far nascere delle derive autoritarie di massa, basate – anziché sull’autoritarsimo di un solo dittatore, sull’autoritarismo di una massa omologata, plasmata e orientata in modo tale da richiedere la concretizzazione del programma “democratico” di alcuni occulti registi, che, sfruttando il concetto di ‘democrazia’, potrebbero usare il “popolo sovrano” per spingerlo – con manipolazioni (ideologiche) – a chiedere ciò che essi si propongono e prefiggono (per il “bene del popolo” e il diritto democratico a richiedere ciò che la maggioranza legittimamente richiede)!
Vorrei partecipare questa riflessione a quanti pensano (ingenuamente) che la democrazia sia il migliore dei sistemi di amministrazione sociale possibili ! Non è affatto così.
Spero che questo argomento possa risultare di edificazione a qualcuno che sia un po’ più aperto dei pastori “aperti”, che prendono per anatemi coloro che pensano che sia anche giusto occuparsi di politica !
Che Dio ci benedica ed illumini.
Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com
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