L’idolatria che uccide: Muore un ragazzo schiacciato dalla croce di Wojtyla… 13 indagati a Brescia

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gesCi sono 13 persone indagate a Brescia dalla Procura della Repubblica, per il crollo di una grande croce dedicata a Giovanni Paolo II, che lo scorso 24 aprile ha ucciso a Cevo, in provincia di Brescia. Il giovane Marco G., di 21 anni, in gita in Val Camonica con i ragazzi dell’oratorio, è rimasto schiacciato da un’imponente statua attaccata ad una croce, dedicata a Giovanni Paolo II, ceduta improvvisamente.

Il pubblico ministero Katy Bressanelli ha disposto una serie di accertamenti sul manufatto per verificare l’esatta dinamica del crollo e valutarne le cause.

Nell’elenco degli indagati ci sono, tra gli altri, l’ex sindaco di Cevo Mauro Giovanni Bazzana, l’attuale primo cittadino del paese della Valcamonica Silvio Citroni, il prelato Ivo Panteghini, ex direttore del Museo diocesano, insieme con altri esponenti dell’associazione croce del papa e tecnici comunali. Queste, alcune delle persone che, a vario titolo secondo l’accusa, hanno promosso e gestito il trasferimento a Cevo, della croce dell’artista Enrico Job, costruita per la vista di Giovanni Paolo II allo stadio di Brescia nel 1998 e trasferita in Valcamonica nel 2005.

Con molta franchezza credo che la tragedia si sarebbe potuta evitare; bastava solo che la chiesa cattolica romana si fosse decisa, per una buona volta e per sempre, a mettere in pratica la parola di Dio come ci insegnano le Sacre Scritture. Se la vittima e tutti gli indagati avessero letto la Bibbia, ossia la parola di Dio e avessero compreso che una statua appesa a una croce non parla, non si muove e non fa miracoli tutto questo non sarebbe mai accaduto.

Non voglio credere che i Cattolici Romani, non capiscano e/o non sanno che questa è idolatria agli occhi di Dio, secondo quanto è scritto nella Sacra Bibbia, che dice: “Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne’ cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti” (Esodo 20:4-6), ed anche: “Non erigerai alcuna statua: cosa, che l’Eterno, il tuo Dio, odia” (Deuteronomio 16:22).

Spero tanto che qualche Cattolico Romano, rifletta bene su cosa si cela dietro a questa tragedia; esca immediatamente dalla Chiesa Cattolica Romana e si ravveda dunque dei suoi peccati, tra cui quello di idolatria e si converta dagli idoli a Dio, credendo con tutto il suo cuore che Gesù Cristo è morto per i nostri peccati ed è risorto per noi, per la nostra giustificazione. In questo modo, otterrà così la remissione dei peccati e la vita eterna, perché la fede salva ma la religione uccide!

Pietro Proietto

notiziecristiane.com


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