In 2Re 17:24-41, la Bibbia narra delle origini del popolo Samaritano. Racconta che, il re d’Assiria stabilì in tutte le città della Samaria diverse popolazioni, al posto dei figli d’Israele. Questi, quando iniziarono a risiedervi non temevano il Signore; così il Signore mandò in mezzo a loro dei leoni che fecero strage fra di loro. Quindi, queste popolazioni si rivolsero al re d’Assiria riconoscendo che non sapevano il modo in cui servire il Dio del paese; e Salmaneser, re d’Assiria, fece tornare dall’Assiria un sacerdote che insegnasse a queste popolazioni il modo in cui servire il Signore. La narrazione continua dicendo che, queste popolazioni, nonostante la venuta del sacerdote ebreo che insegnava loro come servire Dio, si fecero altri dèi secondo le loro usanze. Conclude dicendo che, questi popoli temevano il Signore, ma servivano anche i loro dèi.
Per idolatria (dal greco “eídolon”, idolo, e “latréia”, culto) tendiamo generalmente a intendere solamente l’adorazione delle sculture o immagini di divinità. Ma idolatria non è solo questo… Idolatra è pure chi di Dio si fa un’immagine mentale a proprio piacimento in contrapposizione a ciò che Dio stesso ha rivelato a proprio riguardo. Tutto ciò che per noi diventa più importante di Dio, diventa un idolo. Un idolo potrebbe essere qualunque cosa. Potremmo essere noi stessi che ci ergiamo a “signori di noi stessi”; o potrebbe essere qualcosa di materiale che possediamo: il nostro lavoro, la nostra famiglia, le nostre passioni, il cibo, un personaggio famoso, un’auto, una barca, una casa di vacanze, dei gioielli, dei vestiti o cose come queste. Il nostro stile di vita potrebbe essere un idolo, uno stile di vita in cui diamo tutte le nostre energie per conservare un certo livello di prosperità. Potrebbe essere un idolo anche la nostra religiosità!
Come queste popolazioni descritte in 2Re, potremmo commettere questo grave peccato, quello di servire Dio e servire anche altri dèi, come quelli che ho illustrato qui sopra. Perciò sento in primis per me, la voce di Elia che dice: «Fino a quando zoppicherete dai due lati? Se il SIGNORE è Dio, seguitelo; se invece lo è Baal, seguite lui». Ma io e noi vogliamo rispondere a gran voce, con convinzione ciò che disse Giosuè al popolo d’Israele: “Quanto a me e alla casa mia, serviremo il Signore”.
Dio ci benedica
ALESSIO SIBILLA | NOTIZIECRISTIANE.COM
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