«Il tennis femminile non è per atleti maschi falliti». Sono le parole che non lasciano spazio a interpretazioni di Martina Navratilova, ex giocatrice ceca (naturalizzata statunitense), portavoce delle battaglie Lgbtq+ e prima atleta professionista a fare coming out nel 1981.
Navratilova si è espressa in merito alla presenza di atlete trans nei tornei per donne over 55 organizzati dall’Usta, la United States Tennis Association. «È patriarcato – ha affermato – che gli uomini biologici insistano sul diritto di entrare negli spazi creati per le donne». Una presa di posizione netta sulle atlete trans che non è una novità per Navratilova, già in passato protagonista di considerazioni simili tanto da essere vergognosamente censurata e espulsa, nel 2019, dall’Athlete Ally, associazione di atleti omosessuali. Martina Navratilova era ambasciatrice e consigliera, fu cacciata con l’accusa di “transfobia” dopo queste parole riportate dal “Sunday Times”: «È sicuramente ingiusto che le donne debbano competere contro persone che, biologicamente, sono ancora uomini. Sono felice di rivolgermi a una donna transgender in qualsiasi forma preferisca, ma non sarei felice di competere contro di lei» disse allora.
https://www.provitaefamiglia.it/blog/lex-atleta-icona-lgbt-no-trans-in-sport-femminili
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