Ben gli sta a tutte quelle celebrità che in America sfruttano ogni occasione possibile e immaginabile per promuovere l’aborto: il popolo non le considera e non si lascia influenzare dai loro vuoti slogan, basta considerare i grandiosi successi pro life degli ultimi sondaggi effettuati.
Per quanto, infatti, rileva un articolo di Life News, si stiano moltiplicando gli sforzi di Miley Cyrus, di cui abbiamo recentemente mostrato la collaborazione con Planned Parenthood, Busy Philipps, Anne Hathaway e tante altre star cinematografiche, l’americano medio non devia lo sguardo dalla realtà dei fatti: l’aborto uccide un bambino e ferisce profondamente la sua mamma.
Un rapporto di FollowTheMoney.org mostra che: «le organizzazioni pro-choice per la politica dell’aborto superano quelle pro-life, in qualsiasi stato dal 20% al 900%, […] per esempio, nel 2018, i gruppi pro-life hanno impiegato un totale di 4,8 milioni di dollari per la spesa indipendente e i contributi della campagna a livello statale e federale, mentre gruppi pro-choice hanno speso 50,7 milioni di dollari».
Ma niente da fare. Gli americani sono sempre più pro life e sempre più pro life sono le nuove generazioni, in prima linea in difesa dei diritti dei non nati. Un altro articolo di Life News racconta, infatti, di come abbia avuto successo l’iniziativa di giovani “Millennials” che hanno organizzato una corsa in bici di 1.200 chilometri per aiutare donne con gravidanze difficili e per contrastare il falso stereotipo di ragazzi necessariamente “pro choice”. Il sito dell’organizzazione Biking for Babies ha dichiarato: «La nostra missione è rinnovare la Cultura della Vita, un colpo di pedale e un centro di risorse per la gravidanza alla volta».
E così, pedalata dopo pedalata, cresce l’attenzione del popolo americano alla Vita dei bambini e ai veri diritti delle donne, mentre le élite che promuovono l’aborto proseguono le loro vuote campagne pro morte.
Luca Scalise | Notizieprovita.it
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