LE FERITE DELL’INFANZIA, L’OMOSESSUALITÀ E L’AMORE DI GESÙ

La mia infanzia non è stata un’infanzia felice. I miei genitori erano molto determinati nel darmi una vita dignitosa ma sin da bambino nessuno mi ha aiutato ad affermarmi nell’identità di uomo. Mia mamma, quando ero molto piccolo, soleva vestirmi con abiti femminili. Dai primissimi anni ero molto confuso sulla mia identità. Sono cresciuto giocando con gli altri bambini del vicinato ma la mia crescita non è stata felice e rigogliosa come quella degli altri bambini. Venivo bullizzato dai ragazzi del mio quartiere e dai miei compagni di scuola. Queste esperienze mi hanno fatto rinchiudere in una gabbia di confusione, inferiorità, tristezza, solitudine, depressione, etc. Tutte le amicizie che avevo erano superficiali. Non ho mai avuto nella mia infanzia un vero amico. Il mio giovane cuore di bambino bramava delle vere amicizie, amore e accettazione; tutto quello che non trovavo tra i miei amici.

Un giorno un mio amico mi ha invitato in chiesa. Sono andato in chiesa per la prima volta. Man mano che continuavo ad andare in chiesa ogni domenica sentivo che la chiesa era la via di fuga da ogni dolore e solitudine che avevo provato nella mia vita. Durante la lode sentivo gioia, pace e libertà di espressione. In una parola, stavo sperimentando la presenza di Dio sgorgare come una fontana nella mia anima stanca.

IL LADRO NON VIENE SE NON PER RUBARE, UCCIDERE E DISTRUGGERE; MA IO SONO VENUTO AFFINCHÉ ABBIANO LA VITA E L’ABBIANO IN ABBONDANZA.
– VANGELO SECONDO GIOVANNI 10:10 –

La lotta con la sessualità

Fin da piccolo mi sentivo attratto dagli uomini ed ero confuso sulla mia identità. Questa confusione e questa solitudine mi avevano portato a ricercare piacere romantico con gli uomini già dai primi anni. Stavo andando in chiesa ma il senso di colpa, la vergogna e il senso di condanna erano sempre con me. Pensavo che questa attrazione verso gli uomini fosse naturale e che Dio mi avesse fatto così, ma questa menzogna e questa confusione (che al tempo non pensavo essere una menzogna) mi avevano portato a fare delle scelte malsane e degli incontri sessuali, ma alla fine il tunnel della depressione, del dolore, della solitudine, della sofferenza, del tradimento, etc. mi stavano aspettando. Avrei fatto di tutto per essere libero da questo stile di vita che stavo facendo. Alla fine, mi sono aperto con i pastori e gli ho chiesto di aiutarmi. Erano persone che mi hanno detto la verità della parola di Dio, cioè che l’omosessualità è un peccato, che Dio non mi ha creato in questo modo e che c’è speranza per me in Gesù. Sono stato liberato e ho condiviso le lotte segrete che avevo con i miei pastori che non hanno mai smesso di aiutarmi affinché uscissi da questo stile di vita; l’hanno fatto amandomi, pregando per me, coinvolgendomi nelle attività della chiesa, consigliandomi, etc.

Appagato dall’amore di Gesù

Come ho detto prima, bramavo delle vere amicizie, amore e accettazione da parte dei miei amici, ma non mi ero mai sentito in questo mondo profondamente appagato di quell’amore nell’angolo più recondito del mio cuore. Quella brama di amore nel cuore è stata colmata da una vera relazione con Gesù. Passare ogni giorno del tempo alla sua presenza mi appaga completamente.

Sono fermamente convinto dalla verità che il suo amore e la sua presenza sono molto meglio di qualunque cosa al mondo.

Nella famiglia di Dio ho trovato amicizie vere e significative che non ho trovato nel mondo. Adesso non ho lotte paragonabili a quelle che avevo prima.

Ora Gesù è il Signore della mia vita. Gesù mi ha dato la libertà di scegliere quello che non avevo prima. Gesù mi aiuta ogni giorno a scegliere il suo amore quando le tentazioni sopraggiungono.

OR NELL’ULTIMO GIORNO, IL GRANDE GIORNO DELLA FESTA, GESÙ SI ALZÒ IN PIEDI ED ESCLAMÒ DICENDO: «SE QUALCUNO HA SETE, VENGA A ME E BEVA. CHI CREDE IN ME, COME HA DETTO LA SCRITTURA, DA DENTRO DI LUI SGORGHERANNO FIUMI D’ACQUA VIVA».
– VANGELO SECONDO GIOVANNI 7:37-38 

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