Le dottrine degli Avventisti del Settimo Giorno. E non è …solo il “sabato”

Chiesa-Avventista-del-Settimo-GiornoGli Avventisti, credono nella ispirazione della sola Bibbia, accettano la piena divinità di Cristo, credono che Egli sia nato da una vergine e che la Sua resurrezione sia stata fisica e miracolosa; insegnano che Egli morì per i nostri peccati e che il perdono ci è dato per sola grazia; aspettano l’imminente ritorno del Signore. Su questi punti sono ortodossi ed è per ciò che alcuni accettano come fondamentalmente ortodossi. Ma vi sono alcuni insegnamenti che sono caratteristici degli Avventisti del Settimo Giorno.
Vediamoli:

“Lo Spiritato della profezia” ed Ellen D. White. Molti gruppi religiosi venerano un “fondatore” o un “profeta”. Coloro che sono oggi alla giuda degli Avventisti, circa il rapporto degli scritti della signora White con la Bibbia, è chiarita in questa dichiarazione a pag. 93 del libro Questions on Doctrine (che da ora innanzi indicheremo con l’abbreviazione QD). Scrivono gli Avventisti:

“Sebbene gli Avventisti tengano in alta stima gli scritti di Ellen G. White, questi non sono la fonte dei nostri insegnamenti. Noi fondiamo i nostri insegnamenti sulle Scritture, che sono l’unico fondamento di ogni genuina dottrina cristiana. Crediamo, tuttavia, che lo Spirito Santo le rivelò eventi importanti e la chiamò a dare alcune istruzioni per questi ultimi giorni. E nella misura in cui queste istruzioni, per quanto noi possiamo comprendere, sono in armonia con la Parola di Dio, che sola può renderci savi a salvezza, noi, come Denominazione, le accettiamo come consigli ispirati dal Signore. Tuttavia non le abbiamo mai messe alla pari con la Scrittura come alcuni falsamente ci accusano”.

Se, però, approfondiamo lo studio del movimento avventista, scopriamo una esagerata considerazione per gli scritti della signora White, anche se non vengono elevati allo stesso livello della Bibbia. Inoltre, appare un’interpretazione stranamente stretta di Apocalisse 19:10 riferire l’espressione “lo spirito della profezia” a questa donna del XIX secolo.

1) Il sabato:
Una delle “credenze fondamentali” degli Avventisti è “che la volontà di Dio per quanto riguarda la condotta morale è racchiusa nella Sua Legge dei dieci comandamenti; e che questi sono i grandi precetti morali, immutabili, impegnativi per tutti gli uomini, in ogni tempo… che il quarto comandamento di questa legge immutabile esige l’osservanza del settimo giorno, il sabato” (QD 12).
Gli Avventisti credono che, nei tempi immediatamente precedenti il ritorno di Cristo, l’osservanza del settimo giorno sarà “una prova per tutto il mondo”. Quanti rifiuteranno di osservare il sabato riceveranno il segno della bestia, di cui parla Apocalisse 14:11; invece coloro che lo osserveranno, come già fanno gli Avventisti, costituiranno la “Chiesa del residuo”. Gli Avventisti del Settimo Giorno ritengono che il compito affidato loro da Dio sia la diffusione di questo messaggio a tutti, anche ai cristiani delle altre chiese, perché possano godere del privilegio di appartenere al “residuo”.

La Chiesa Cristiana nel suo insieme non ha mai osservato il sabato giudaico. Chi voglia approfondire tale argomento leggerà brani, a questo proposito, dei primi Padri della Chiesa e scoprirà che il passaggio dal sabato alla domenica come giorno di riposo avvenne molto presto, proprio agli inizi della storia della Chiesa. “Domenica significa giorno del Signore” ed è quindi un giorno consacrato a Lui; in questo senso, perfino nel Nuovo Testamento abbiamo qualche indizio di tale passaggio (vedi Giovanni 20:1, 19; Atti 20:7; 1 Corinzi 16:1-2).
Nel Nuovo Testamento non c’è alcun comandamento circa l’osservanza del sabato. Dopo aver ripetuto cinque dei Dieci Comandamenti, Paolo continua: “… e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: Ama il tuo prossimo come te stesso” (Romani 13:9). Nel capitolo successivo presenta come una cosa indifferente che si osservi o no un dato giorno: “L’uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore” (Romani 14:5-6), Ciò è sufficiente per invalidare l’insistenza avventista sull’osservanza del sabato (Colossesi 2:16-17; Galati 4:9-11).

Inoltreil sabato aveva due significati:
a) Quando Dio creò il mondo, si riposò dopo sei giorni di lavoro, per cui “santificò” il settimo giorno, cioè lo separò dagli altri giorni (genesi 2:1-3). I Dieci comandamenti si ricollegano a questo: anche l’uomo, di sabato, si deve riposare dal suo lavoro, proprio per ricordare che Dio ha creato ogni cosa (Esodo 20:8-11). Deve rendersi conto di essere debitore al Suo Creatore per ciò che è e che possiede. Egli ha creato tutto, noi non vi abbiamo aggiunto nulla.
b) In Deuteronomio 5:12-15, Mosè ribadisce il comandamento del sabato nell’ambito dei Dieci Comandamenti, attribuendogli, tuttavia, una motivazione diversa da Esodo 20: l’Israelita doveva rispettare il sabato per ricordare che Dio lo aveva tratto fuori dall’Egitto e riflettere sul fatto che non aveva contribuito né alla creazione né alla liberazione. Anche in questo caso è Dio che compie ogni cosa. Emerge fin d’ora che il comandamento del sabato, rispetto agli altri comandamenti, ha un significato simbolico. Così, infatti, disse Dio per mezzo Mosè: “Esso (il sabato) è un segno perenne tra Me e i figli di Israele (Esodo 31:17). Ciò è confermato anche in Ezechiele 20:12:
“A loro diedi anche i miei sabati perché servissero di segno tra me e loro, perché conoscessero che io sono il SIGNORE che li santifico.” Ezechiele conferma la motivazione di Deuteronomio 5, affermando che il sabato mostra agli Israeliti che soltanto Dio li può santificare, e che non possono santificarsi da soli. In altre parole, il sabato allude ad un successivo adempimento, così come nel caso di altre disposizioni del Vecchio Testamento, per esempio le varie “feste del Signore” ( delle quali fa parte anche il sabato! Levitico 23) e i numerosi sacrifici. Ma a quale adempimento si allude? Il Signore stesso ci dà la risposta nei Vangeli. In Matteo 11:28 Gesù dice: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo (…) il mio giogo e il mio carico è leggero.” Con ciò, Egli vuole dirci sopratutto a tutti quegli Israeliti, che per secoli avevano portato il giogo della legge e sotto di esso si erano affaticati inutilmente (Atti 15:10), che poteva offrire loro un giogo che dà “riposo”, in ebraico sabbath. “Or dunque perché tentate Dio mettendo sul collo dei discepoli un giogo che né i padri nostri né noi siamo stati in grado di portare?” Nel capitolo 12 dello stesso Vangelo, il Signore conferma di poter donare “riposo”, o per l’appunto “il sabato”. Egli è “il Signore del sabato” (versetto 8). In questo modo voleva dire ai farisei, che lo contraddicevano, che fu Lui, in passato, ad introdurre il sabato e, perciò, aveva anche il diritto di annullarlo. Quindi, secondo il suo compito “non di abolire ma di portare a compimento” (Matteo 5:17), Egli pose, attraverso la Sua opera perfetta, il fondamento per il vero sabato: il vero riposo in Dio del credente. Questo è l’adempimento del segno del sabato. Ora che l’adempimento è avvenuto, il segno della rigida osservanza del sabato non ha più ragione di essere, così come, dopo il sacrificio del corpo di Cristo, sono stati adempiuti e resi inutili tutti i sacrifici dell’Antico Testamento. Va osservato, inoltre, che il Signore stesso fa del sabato un comandamento eccezionale: infatti, poteva essere infranto senza rendersi colpevoli. Egli rimanda all’esempio dei sacerdoti dell’Antico Testamento, che con il loro lavoro profanavano il sabato, “eppure non sono colpevoli” Matteo 12:5: “O non avete letto nella legge che ogni sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e non ne sono colpevoli?
Ciò era possibile perché il comandamento del sabato in sé era privo di valore morale, contrariamente agli altri comandamenti. E’ ovvio che non si sarebbe mai potuto dire: “I sacerdoti di sabato rubano, mentono o uccidono senza essere colpevoli…” Riassumendo: il sabato aveva un significato simbolico, si trattava di una delle numerose “ombre” sull’opera di redenzione di Cristo. Ora che è venuta la sostanza cioè il “corpo”, il segno ha perso il suo significato (Colossesi 2:16-17): “Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a SABATI, che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo”.

2) Il giudizio inquisito:
“Il tempo della purificazione del santuario – è un tempo di giudizio investigativo. Questo giudizio investigativo determina chi tra le miriadi di persone che dormono nella polvere della terra è degno di partecipare alla prima resurrezione, e chi fra le moltitudini dei viventi è degno di essere traslato in cielo” (QD, 15). Come si è visto nella parte dedicata alla storia del movimento, secondo gli Avventisti nel 1844 Cristo è entrato nel “luogo santissimo” celeste, da allora Egli ha iniziato la revisione della condotta di tutti gli uomini.
Giovanni 5:24 dichiara che il credente “non verrà in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita”. Il giudizio investigativo viene detto il mezzo per determinare, sul fondamento della condotta personale, chi sia e chi non sia preparato per l’eternità nel cielo; ma Giovanni 5:24 e Romani 8:1 dichiarano che ciò non avverrà per i credenti. “Non v’è dunque ora alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù” (Romani 8:1). La salvezza, inoltre, non può essere basata sopra la condotta personale, come richiede il giudizio investigativo, giacché essa si ha esplicitamente “non in virtù d’opere” (Efesini 2:8-9). C’è, si, un giudizio a venire dei credenti, davanti al trono di Cristo, ma esso determina le ricompense, non l’ammissione al cielo.

3) Immortalità condizionata, “sonno dell’anima”, annichilimento:
“La condizione dell’uomo nella morte è di incoscienza…” e “l’immortalità viene concessa ai giusti che sono morti, alla seconda venuta di Cristo” (QD, 13).
“Gli impenitenti finali, Satana incluso quale autore del peccato, saranno ridotti ad uno stato di non esistenza per mezzo del fuoco dell’ultimo giorno” (QD, 15). Nell’insegnamento Avventista l’immortalità, ossia la possibilità o la capacità di vivere per sempre, non è intrinseca alla natura umana, è un dono da Dio ai salvati nel momento della loro resurrezione. Tutti coloro che muoiono restano nell’incoscienza e, nell’ultimo giorno, i malvagi saranno risuscitati soltanto per essere totalmente annientati dal fuoco dell’inferno.
Questa posizione dottrinale degli Avventisti ignora la realtà attuale della vita eterna, che la bibbia afferma essere già in possesso dei credenti. Giovanni 3:36, per esempio, afferma: “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna”: Come può uno avere vita eterna se questa deve essere interrotta dalla morte, ammettendo che questa faccia piombare la persona nell’incoscienza? Paolo desiderava “partire dal corpo” per “abitare col Signore” (2 Corinzi 5:8) e, non per essere incosciente e andarsene a dormire. Anche i malvagi vivranno eternamente, solo che saranno nei tormenti (Marco 9:43-44; Apocalisse 14:11). La grande scena del giudizio descritta in Matteo 25:31-46 si chiude con la dichiarazione: “E questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna”. Resta da ricordare la storia del ricco finito nei tormenti (luca 16:19-31), per renderci conto che i morti sono coscienti.

Ultima considerazione sul movimento Avventista, per rilevare che essi sono un esempio di arminianismo portato all’estremo. Arminio sosteneva la libertà della volontà dell’uomo, in opposizione all’insegnamento calvinista della predestinazione, ed il “giudizio investigativo” professato dagli Avventisti è per il credente uno stimolo ad operare il bene; soltanto che offusca la verità della salvezza mediante la fede nell’opera di Cristo. La decisione personale di ogni singolo uomo determina il suo destino, questo è vero, è una verità molto importante che trova riscontro nella Bibbia; ma nella teologia degli Avventisti del Settimo Giorno essa non ha il posto che dovrebbe avere, poiché viene eccessivamente esaltata.

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com

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