Pensi che nella tua vita non ve ne siano? Io credo di sì. Il più delle volte non solo sono presenti ma vengono adorati. È più facile inchinarsi davanti a loro che davanti all’Iddio Onnipotente e Vero descritto nella Bibbia.
Tu potrai dirmi: “Io non mi prostro davanti a nessuno, io sono autosufficiente ed indipendente”, invece caro amico\a dopo un attenta analisi scoprirai che anche tu hai i tuoi idoli nascosti.
A volte gli idoli sono nascosti agli occhi di chi ci sta intorno, a volte sono anche nascosti a noi stessi in quanto non li riconosciamo come tali.
Dire: “io ho i miei idoli che servo abitualmente e giornalmente” suona molto forte, ma se dobbiamo essere pienamente sinceri, è molto difficile non averne del tutto, anzi il più delle volte noi stessi siamo l’idolo principale.
Oggi parlare di “Idolo” sembra una cosa obsoleta, una cosa che riguardava i nostri bisnonni. Se pensi alla parola idolo magari ti viene in mente l’immagine di una statua, di un altarino, di un dipinto, … ma oggi davvero esistono gli idoli? Come si manifestano nella vita della gente?
La Bibbia è molto ricca di storie e di riprensioni divine che riguardano i momenti in cui il popolo di Dio si rivolgeva ad altri dei. Molto spesso nella Bibbia troviamo dichiarazioni tipo: “ricominciarono a prostituirsi agl’idoli di Baal e presero Baal-Berit come loro dio” (Giudici 8:33).
Il verbo “prostituirsi” è degno di molta attenzione.
La parola “prostituzione” deriva dal verbo latino prostituĕre (pro, “davanti”, e statuere, “porre”), e indica la situazione della persona (in genere schiava) che non “si” prostituisce, ma che, come una merce, viene “posta (in vendita) davanti” alla bottega del suo padrone. Questa origine richiama quindi la condizione storicamente più abituale della prostituta, la quale non esercita autonomamente la sua professione, ma vi è in qualche modo indotta da soggetti che ne sfruttano il lavoro traendone un proprio guadagno (cosiddetti “protettori”).
Desidero portare la tua attenzione sul fatto che nella maggior parte dei casi vi è sempre dietro un “protettore” che induce altri a prostituirsi in opposizione anche alla volontà degli individui stessi.
In questa definizione si dà a questo termine un’eccezione unicamente sessuale. Di fatto uno si prostituisce ogni qualvolta si dà a qualcosa o a qualcuno in cambio di qualcosa, per ottenere un favore o un dono.
Il popolo di Israele spesso ritornava a prostituirsi ad altri dei per mille motivazioni. Voglia di cambiare, voglia di essere come gli altri popoli, voglia di adorare qualcosa o qualcuno che loro potevano identificare in un oggetto piuttosto che in una rappresentazione fatta da artigiani. Preso in cuor suo da questi e da molte altre motivazioni, il popolo abbandonava Dio e si rivolgeva ad altri divinità.
Il popolo di Israele aveva fatto un patto con Dio, era unito a Dio da un legame indissolubile. Anche oggi, nella Bibbia, la Chiesa Universale viene paragonata alla Sposa di Cristo Gesù.
Nel momento in cui il popolo lasciava Dio, si prostituiva ad altri dei, abbandonavano Dio e servivano quest’ultimi, si davano completamente ad essi, assorbendo usi e costumi dei popoli pagani. Commettevano cose atroci, davano in sacrificio i propri figli, facevano passare i propri figli dal fuoco, costruivano le fondamenta delle nuove città sui loro primogeniti ed altre simili atrocità.
E’ incredibile come il popolo lasciava una condizione di vita diciamo normale, per assoggettarsi a delle norme di vita assurde dove la vita stessa delle famiglie veniva messa in discussione e rovinata.
Uno dei grossi problemi che oggi la gente si ritrova a vivere è che non è più capace di affrontare la Vita con tutto ciò che essa comporta, gioie e dolori, entusiasmi e quotidianità, frenesie e routine.
Molte volte il dolore, la malattia, la noia, la gioia, la voglia di divertirsi, la solitudine, l’insoddisfazione, la monotonia, la frustrazione, l’insuccesso, la vita piatta, il marito che non ti ama, la moglie che non sta abbastanza tempo con te, i figli che sono cresciuti e sposati e vanno a vivere altrove, il lavoro, ecc…diventano nella vita di tanti e forse anche nella tua che leggi, dei “Protettori”.
Questi protettori, esattamente come avviene nel circolo della prostituzione sessuale, arrivano ad invadere e dominare la tua vita, la tua esistenza, e giungono ad indurti a fare delle cose che il più delle volte sono dannose, cose che in realtà non vorresti fare.
Ti spingono ad assumere delle abitudini e dei comportamenti di cui presto non potrai farne a meno.
I protettori iniziano a dominare la tua vita, prendono il controllo di essa fino a renderti schiavo, ti rendono dipendente da qualcosa o da qualcuno.
La dipendenza nasce sempre da un malessere interno dovuto al passato e al vissuto in genere del singolo.
Per dipendenza si intende una alterazione del comportamento che da semplice o comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica.
Potrei fare un lungo elenco di tipologie di dipendenze, ne cito alcune:
– La Dipendenza da Sostanze
– La Internetdipendenza (Internet Addiction)
– La Dipendenza dal telefonino (Phone Addiction)
– La Dipendenza dagli acquisti (Shopping Addiction)
– La Teledipendenza (Tv Addiction)
– La Dipendenza dai videogiochi
– La Dipendenza dal gruppo
– La Dipendenza dal gioco d’azzardo
– La Pornodipendenza (Porn Addiction)
– La Sessodipendenza (Sex Addiction)
– La Dipendenza dal mangiar sano (Ortoressia)
– La Fitnessdipendenza (Vigoressia)
– La Dipendenza Affettiva (Love Addiction)
– La Lavorodipendenza (Work Addiction o Workaholism)
– La Dipendenza da Social Network / Amicodipendenza (Social Network Addiction / Friendship Addiction)
Ce ne sarebbero tantissime … tutte, che ne siamo consapevoli o no, nascono da una difficoltà interiore irrisolta.
Queste dipendenze diventano i “nuovi” idoli per l’uomo. Davanti ad essi ci si “piega” e vi si offre la propria adorazione, il proprio culto. Hanno una così forte influenza sull’uomo che anche quando, essi provocano del male all’individuo stesso e a chi gli sta intorno, questi non riesce ad evitare quel tipo di dipendenze.
Tu te ne accorgi che non puoi farne a meno, sei succube, sei schiavo. Ognuno è schiavo di ciò che lo vince!
Leggi cosa scrive l’apostolo Pietro: “… promettono loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione, perché uno è schiavo di ciò che lo ha vinto.” 2 Pietro 2:19
La dipendenza può essere vinta se: si riconoscere di averla, si decide di debellarla, si analizza quale è la possibile causa “protettori”, si affronta la causa scatenante e al posto della dipendenza si lascia spazio a Dio.
Una volta risolto il problema interiore si deve permettere a Dio di prenderne il posto appena sgombrato.
“Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltare le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango”. 2 Pietro 2: 20-22
Non devi sostituire una grave dipendenza con un’altra apparentemente meno grave e nociva.
Devi permettere a Dio di cominciare in te un processo di guarigione e ricostruzione della tua identità, altrimenti la tua condizione peggiorerà esattamente come afferma la Bibbia nel passo appena citato.
A tal proposito da poco ho saputo di un uomo che è stato tossicodipendente per tanti anni, dopo essersi disintossicato ha vissuto libero per 15 anni, in seguito per motivi sconosciuti e ritornato a far uso di droghe, ed effettivamente la sua situazione è diventata peggiore di prima.
Ricadere nello stesso problema fa diventare più difficile di prima liberarsene per una serie di motivi, ma non è impossibile essere di nuovo liberi.
Se dei “protettori” stanno signoreggiando sulla tua vita, e stanno piegando la tua volontà davanti ad altri dei quali per esempio le dipendenze, caro amico desidero dirti che in Cristo tu puoi essere veramente libero.
Quelle dipendenze non potranno mai soddisfarti pienamente, a volte è possibile che tu stia bene solo per brevi attimi ma la tua condizione rimane la stessa, il problema è ancora presente, il protettore non è ancora stato denunciato e mandato via dalla tua anima.
Le dipendenze sono come gli idoli: “Gl’idoli delle nazioni sono argento e oro, opera di mano d’uomo. Hanno bocca e non parlano; hanno occhi e non vedono; hanno orecchi e non odono e non hanno respiro alcuno nella loro bocca.” Salmi 135: 15-17
Esattamente come gli idoli, le dipendenze anche quando tu ti rivolgi ad esse per trovare piacere\aiuto, loro non odono, non possono ascoltare il tuo problema, esse non vedono, non vedono il tuo dolore, non hanno respiro nella loro bocca, non possono darti nessuna indicazione, nessuna risposta, nessun aiuto.
Dio invece è il Solo che ode, vede ed interviene al momento opportuno.
“Il SIGNORE disse: «Ho visto, ho visto l’afflizione del mio popolo che è in Egitto e ho udito il grido che gli strappano i suoi oppressori; infatti conosco i suoi affanni. Sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani e per farlo salire da quel paese in un paese buono e spazioso, in un paese nel quale scorre il latte e il miele, nel luogo dove sono i Cananei, gli Ittiti, gli Amorei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei. E ora, ecco, le grida dei figli d’Israele sono giunte a me; e ho anche visto l’oppressione con cui gli Egiziani li fanno soffrire. Or dunque va’; io ti mando dal faraone perché tu faccia uscire dall’Egitto il mio popolo, i figli d’Israele.” Esodo 3: 7-10
Hai letto attentamente questi versetti biblici? Il suo popolo era schiavo in Egitto, una tremenda schiavitù gravava su di esso. Gli dei egiziani non hanno potuto fare nulla per gli israeliti.
Dio invece parla e dice: “Ho visto; ho udito; sono sceso per liberarlo; le grida sono giunte a me; ho visto; ti mando per far uscire il popolo fuori dall’Egitto”, Dio aveva in serbo per il suo popolo non una dipendenza, non dei brevi attimi di piacere e soddisfazione, ma aveva in serbo per loro la LIBERAZIONE dalla schiavitù.
Caro amico tu puoi essere libero pienamente in Cristo Gesù.
“… conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.” Giovanni 8:32
La verità ti farà libero, e la verità è Gesù stesso in persona, non una religione ma l’Iddio Onnipotente e Vero.
Se tu conoscerai la Verità, cioè Cristo Gesù, sarai libero perché lui ti insegnerà come uscire ed affrontare ogni situazione della vita come: il dolore, la malattia, la noia, la gioia, la voglia di divertirsi, la solitudine, l’insoddisfazione, la monotonia, la frustrazione, l’insuccesso, la vita piatta, il marito che non ti ama, la moglie che non sta abbastanza tempo con te, i figli che sono cresciuti e sposati e vanno a vivere altrove, il lavoro, ecc…
Gesù può comprendere pienamente il tuo problema, lui stesso è divenuto uomo per un tempo sulla terra ed ha vinto su ogni cosa: “Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato.” Ebrei 4:15
Si caro amico\a, Gesù comprende ogni tua debolezza, ogni tua tentazione e\o dipendenza, e può aiutarti a vincere.
Non vivere da schiavo, vivi da LIBERO per mezzo di Gesù.
Francesco Caldaralo – notiziecristiane.com
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui