Lavoratore per il Signore

greggedi A.W.Tozer  –    Alcuni passaggi della Scrittura, se letti attentamente, ci danno l’impressione che Dio deleghi alcune delle sue opere a dei leader cristiani in modo tale che questi possano operare per conto Suo, proprio come degli operai che stipulano un contratto con altri operai per la realizzazione di una certa opera. Giusto per fare un esempio, in I Corinzi 15:58 leggiamo, “Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore”. Sempre in I Corinzi 16:10 Paolo dice chiaramente di Timoteo “Ora se viene Timoteo, guardate che stia fra voi senza timore, perché lavora nell’opera del Signore come faccio anch’io”, ma da questo non dobbiamo mai intendere che questi uomini fecero per Dio un’opera a parte. Piuttosto furono uno strumento ubbidiente in cui ed attraverso cui Dio compì la Sua opera.  Ogni malinteso riguardo a ciò è chiarito dalla spiegazione di Paolo in Colossesi 1:29, “A questo fine mi affatico, combattendo con la sua forza, che agisce in me con potenza”; e in I Corinzi 15:10, “Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me”.

Fonte: http://www.chiesadiroma.it/


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