I media americani in questi giorni hanno raccontato l’incredibile vicenda di Trevor McKendrick, un giovane di Salt Lake City, capitale dello stato dello Utah (Usa).L’ingegnoso giovane, ateo ma cresciuto in una famiglia di mormoni, è diventato ricco grazie alle ormai onnipresenti app per smartphone.
E lui, ateo convinto, ha guadagnato 170mila dollari grazie alla Bibbia. Ecco la sua testimonianza: “L’idea mi è venuta quando ho visto un amico guadagnare degli importanti extra grazie alla creazione di app per smartphone, ero incuriosito, decisi di provare a inventarmi qualcosa per poter pagare almeno l’affitto”.
Dopo un’attenta e ingegnosa ricerca comprese che le app sulla religione potevano davvero sfondare, in special modo quelle sulla religione cattolica. Non c’erano app di qualità sulla Bibbia, erano tutte amatoriali quelle presenti sugli store, poco interessanti. E soprattutto non ce n’erano in lingua spagnola, un mercato potenzialmente enorme, dall’Europa all’America Latina.
Trevor ha assunto un programmatore romeno, ha fondato un’azienda, e ha guadagnato un mucchio di soldi. Ed è solo l’inizio, il giovane ha le idee chiare: “Molti credono a quello che vendo, è per questo che comprano, ma io no”.
Questa vicenda è una delle tante dimostrazioni di come molti oggi usano la Parola di Dio per commercializzarli su e trarne un vantaggio economico.
Francesco Comito – notiziecristiane.com
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