Lascialo seppellire dai morti!

seppellireGesù stava in quell’istante, acquietando uno scriba che gli aveva detto: “Io ti seguirò ovunque tu andrai”. Ma Gesù che legge i cuori e la mente delle persone non perdette tempo di capire che lo scriba pensasse che con Gesù potrebbe farsi un gran nome e poter occupare i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe ed essere chiamato: “Maestro”. Alle parole di questo scriba, Gesù risponde e dice: “Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo hanno dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha neanche, dove posare il capo”. Con queste parole, Gesù voleva inculcare in lui di abbassarsi, di umiliarsi, e di annichilirsi e di servire con amore fraterno.

Or, secondo il Vangelo di Luca 9:59, Gesù dice a un altro, che si trovava fra i suoi discepoli: “Tu seguitami”. Gesù avrà capito che nel cuore di quest’ultimo c’era la voglia di fare il bene e la sottomissione; ma questi gli rispose: “Signore, Permettimi d’andare prima a seppellire mio padre”. (Mat.8:21) Secondo un mezzo predicatore, costui aveva mentito a Gesù, poiché se suo padre era morto in casa, perché lui non era col padre, ma fuori fra i discepoli?

Secondo come io ho capito, il padre di quel tizio non era morto ma era vecchio e forse ammalato; e il figlio secondo il comandamento di Dio voleva onorare il padre fino alla morte. Lo avremmo capito facilmente se nel rispondere a Gesù avesse detto: “Alla morte di mio padre ti seguirò. Ma Gesù (secondo Matteo) gli disse: “Tu seguitami, e Lascia i morti seppellire i loro morti. Qui possiamo capire che costui ha poi seguito Cristo ed ha lasciato che suo padre fosse seppellito dai morti. Ma qui, chi sono i morti di cui si parla? Sono forse persone uscite dalle tombe? No! Anzi, sono morti, ma viventi sulla terra, che camminano nel peccato ma uccisi spiritualmente dalla legge di Mosè contro il peccato. Secondo che tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio. Infatti, Cristo alla sua venuta è morto per tutti, poiché tutti erano morti e siccome il salario del peccato è la morte eterna nelle tenebre di fuori; Il peccatore non è degno di Vita nel regno di Dio in Cristo. Ma Cristo è venuto appunto per salvare i peccatori dalla loro morte nel peccato. È venuto per salvare, non per condannare, infatti, Egli chiama a Sé tutti, per dare loro in dono, la vita eterna. A tutti coloro che accettano il suo invito e accettano il Cristo di Dio, come loro personale Salvatore e Signore Gesù li netta da qualsiasi peccato, vivificandoli dalla morte nel peccato per godere con Lui la gioiosa eternità nel Regno di Dio.

E’ solo in Cristo, per grazia mediante la fede, che vi è la Vita, per il peccatore che accetta la grazia di Dio, per divenire un santo salvato per grazia, mediante la fede.

Per i credenti e seguaci di Cristo, la scrittura ci dice: “Anche quand’eravamo morti nei peccati, ci ha risuscitati con Cristo e con Lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù. Poiché è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede, e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. (Efesini 2:5-8)

John Colucci – notiziecristiane.com


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