Las Vegas: 30 mila persone vivono nelle fogne a causa della crisi – VIDEO

Las Vegas rappresenta per tutto il mondo il luogo simbolo della perdizione, la città in cui ogni desiderio recondito, ogni tentazione viene soddisfatta (non per nulla viene chiamata la città del peccato). Ma se da fuori ciò che si vede e che lascia abbagliati sono le luci dei casinò, gli spettacoli di spogliarello e le immense costruzioni che riproducono i monumenti più famosi del mondo, fuori dallo sguardo dei turisti (41 milioni lo scorso anno) vivono migliaia di persone, costrette a costruirsi un alloggio di fortuna nelle fogne.

Non vi è dubbio che la crisi economica abbia mandato sul lastrico milioni di persone in tutto il mondo e che nelle metropoli gli effetti di questa crisi sono maggiormente ravvisabili poiché in esse convivono il lusso più sfrenato e la povertà più disarmante. E’ forse per questo motivo che una città votata all’eccesso dove viene offerta la possibilità ingannevole di diventare ricchi in una sola serata, il fenomeno dei senza tetto raggiunge livelli mai visti in nessun’altra città americana.

Las Vegas, la crisi economica e le comunità che vivono nei tunnel fognari

L’attenzione su queste persone è stata posta per la prima volta in un documentario di Matthew O’Brien, nel quale è possibile vedere le condizioni d’indigenza nella quale vivono intere famiglie all’interno del sistema fognario della città del Nevada. Il documentario di O’Brien risale al 2007 e ancora oggi la situazione non è cambiata, negli 8000 chilometri di gallerie che passano sotto la città del peccato vivono all’incirca 30.000 persone, tra cui operai, insegnanti e manager caduti in disgrazia per la crisi, ma anche famiglie che nel tentativo di ripianare i debiti si è giocata tutto nei casinò.

Quest’anno Matthew Graham, corrispondente del ‘Tapped News‘ ha girato un altro breve documentario intitolato ‘Out of Sight‘ su quelli che vengono chiamati gli “Uomini talpa”, per mostrare agli americani come le condizioni di vita di questi senza tetto non siano migliorate nel corso di questi 10 anni. All’interno dei tunnel vivono persone di ogni età, comprese donne con bambini piccoli, in mezzo a cataste di immondizia. Ma ciò che è più preoccupante è che quel luogo potrebbe presto trasformarsi nella loro tomba: le gallerie, infatti, sono state costruite come sistema di deflusso dell’acqua piovana per prevenire l’allagamento in caso di piogge torrenziali. In caso di forti piogge, dunque, le gallerie si riempirebbero rapidamente di metri d’acqua che trascinerebbero i malcapitati residenti.

Luca Scapatello

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