L’ipocrisia (dal Greco ὑποκρίνομαι «fingere») è un atteggiamento ed un comportamento o vizio di una persona che volontariamente pretende di possedere credenze, opinioni, virtù, ideali, sentimenti, emozioni che in pratica non possiede. Essa si manifesta quando la persona tenta di ingannare altre persone con tali affermazioni, ed è quindi una sorta di bugia.
Quanto è presente tale morbo nella società, fra le persone che ci attorniano e perfino dentro di noi?
Ma forse qualcuno dirà che, infondo, nella società di oggi è praticamente normale ritrovare l’ipocrisia ai più vari livelli.
Già, ma il Signore Gesù l’ha denunciata in modo tale da dire chiaramente che la sorte (ovvero il destino – eterno -)degli ipocriti sarà come quello di coloro che non avranno voluto ascoltarLo e seguire, onestamente e sinceramente, le vie di Dio. Infatti la sorte degli ipocriti non sarà dissimile da quella dei malfattori, che saranno condannati all’inferno. Dunque questa “normalità” o regola che è molto presente nella società, agli occhi di Dio non potrà invece comparire davanti al tribunale di Cristo. In altre parole, chi si ritroverà ancora macchiato da tale impurità (di cuore e di spirito) non potrà comparire davanti a Dio o essere approvato da Lui.
L’ipocrisia è una specie di falsità che si manifesta col:
- fare una faccia davanti ed averne un’altra di dietro;
- dire cose che non si pensano solo per far credere ad altri che le si pensano;
- professare di credere un qualcosa e, poi, comportarsi contrariamente rispetto a quanto si è detto di credere;
- cercare di apparire giusti agli occhi della gente quando invece (interiormente) si è tutt’altro rispetto a quello che si cerca di manifestare o di far credere di essere.
L’ipocrisia è largamente diffusa nella società. Ed in particolare se pensiamo alla società italiana, che si dice prevalentemente cristiana, l’ipocrisia è così diffusa che la si può paragonare ad un’epidemia.
Ma la domanda (e la riflessione ad essa collegata) che qui vorrei porre è la seguente:
visto che la dottrina di Cristo (poiché su questa deve basarsi il vero cristianesimo e non su quello che di Cristo ne vorrebbero fare certi uomini o certi gruppi) è agli antipodi dell’umana ipocrisia (ossia dell’umana e connaturata falsità), come pensano gli ipocriti (coloro che si credono giusti davanti agli altri, ma sono agli antipodi rispetto a Cristo) di poter tenere unite le due realtà (diametralmente opposte) del pensare di definirsi cristiani e dell’essere ipocriti?
Il Cristianesimo e l’ipocrisia sono agli antipodi fra loro. I modi di fare della società umana sono agli opposti dei principi della giustizia di Dio rivelata da Cristo. E se, dunque, uno vive secondo i sistemi e le convenzioni umane (che spesso sono basate sull’applicazione di un’ipocrisia strisciante), come potrà pensare costui di essere davvero un cristiano? Se l’ipocrisia, che è parente dei compromessi e degli inganni, è il sistema al quale molti ricorrono per andare avanti nel mondo come pensano coloro che la usano di andare in cielo?
Gesù ha detto che Lui non è venuto a mettere pace sulla terra, ma spada, ossia divisione (Matteo 10 : 34 – 36; Luca 12: 49 – 53). Gesù non è per i compromessi: un po’ con Lui e un po’ col mondo (ossia con i sistemi – ingannevoli – di questo mondo). La sua parola giudicherà, taglierà e dividerà coloro che pensano di creare una commistione tra i propri modi di fare ipocriti (mezzi veri e mezzi falsi) da coloro che sinceramente avranno amato la sua parola, che è Verità (assoluta).
Il Cristianesimo e l’ipocrisia (la falsità a tutti i livelli) sono agli antipodi.
Il mondo è pieno di ipocriti. Ma ciò non significa che Dio dovrà chiudere un occhio, per farli entrare per forza nel suo Regno. Infatti il vangelo dice che saranno pochi coloro che entreranno nel regno di Dio. Quindi Dio non chiuderà un occhio, per lasciar entrare chiunque nel Suo Regno. Solo i giusti che avranno fatto la Sua volontà e si saranno purificati dai sistemi ingannevoli di questo mondo avranno diritto ad entrare nella Santa Città (la Gerusalemme celeste).
Si leggano i passi relativi al giudizio nel vangelo, passi coi quali il Signore preannuncia le diverse sorti che avranno coloro che lo avranno seguito (fedelmente) e coloro che, invece, avranno seguito le proprie vie (ingannandosi nel pensare di essere comunque al centro della volontà di Dio).
E’ vero la società umana è infestata dal morbo dell’ipocrisia (cioè della falsità velata da tante finte buone opere), ma la spada della parola di Cristo può uccidere tale morbo e separare gli ipocriti dai giusti.
L’antidoto all’umana ipocrisia è la parola di Cristo, che separa il falso dal vero.
Vuoi, amico o amica, farti guarire da Cristo? Vuoi lasciare la tua ipocrisia ai piedi della croce di Cristo e farti redimere (dalle tenebre della falsità che potrebbero trovarsi dentro di te) per mezzo della sua offerta per te? Egli ha dato la sua vita per te, affinchè tu non debba perdere la tua vita e la tua anima per l’eternità. Ma per poter accedere all’eternità ed entrare nel Suo regno di giustizia, bisogna che, oggi, tu abbandoni ciò che potrebbe precludere il tuo accesso al Suo Regno.
Non puoi avere comunione col Signore se in te c’è anche una minima traccia di ipocrisia e menzogna. Il Signore è venuto per togliere ogni velo, ogni opacità ed ogni tenebra.
Vai a Lui così come sei, ma non uscire dalla Sua presenza così come sei. Lasciati trasformare da Lui, perché tu possa ritrovare quell’immagine (di santità e giustizia) che egli è venuto a mostrarci per riportarci a Dio.
Scampa alla sorte degli ipocriti, che forse oggi ridono di ciò che fanno (ingannando gli altri, ma soprattutto se stessi) ma che nel giorno del giudizio, invece, dovranno subire lo stridore dei denti!
Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com
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