Un giorno ricevetti l’invito di alcuni credenti evangelici a partecipare a tre serate “evangelistiche”. Rimasi subito toccata e sorpresa dalle prime parole che ascoltai, perché sentivo che erano vive, sincere, piene d’amore, d’incoraggiamento… erano per me!
Mi chiamo E., ho cinquant’anni e sono sposata e madre di tre figli. Sono cresciuta in una famiglia semplice, dove mi hanno insegnato a rispettare le regole.
Come molti bambini che hanno i genitori che lavorano, ho trascorso la mia un’infanzia nella solitudine, il rapporto con i miei era fatto di sole regole, rigide e assolutamente da non trasgredire. Il problema non era il loro lavoro, ma come spendevano il resto del tempo… tra incomprensioni, mancanza d’affetto, assenza di stima reciproca, tanto meno per me.
Crescevo avvertendo dentro me un bisogno, un grande bisogno d’amore, il mio cuore era gonfio d’amarezza. Ferite, delusioni, dubbi, paure, tanti perché… vivevo pensando che non avrei mai trovato qualcuno in grado di rispondermi e tutto ciò influenzava quel che facevo, qualsiasi mia iniziativa era accompagnata dal timore di sbagliare.
A 14 anni ho iniziato a lavorare, scontrandomi così con le prime serie difficoltà della vita, molte delle quali amplificate dal peso che mi portavo dentro. Nel mio cuore si faceva sempre più spazio un solo desiderio, quello di avere un giorno una famiglia tutta mia. Ogni tanto pregavo il Signore, ma come potevo, basandomi su quel poco che mi avevano insegnato: come molti, di Lui conoscevo soltanto il nome, ma lo sentivo lontano.
Affrontando non poche difficoltà, mi sono sposata e ho realizzato finalmente il mio unico, grande desiderio. Tuttavia, il peso che avevo nel cuore era sempre lì, anzi lo sentivo crescere insieme con le difficoltà. Le domande aumentavano e, cosa peggiore, continuavano a non avere risposta.
Sentivo la necessità di essere liberata da quel peso, l’ansia era diventata la mia ombra, finché un giorno ricevetti l’invito di alcuni credenti evangelici a partecipare a tre serate “evangelistiche”. Rimasi subito toccata e sorpresa dalle prime parole che ascoltai, perché sentivo che erano vive, sincere, piene d’amore, d’incoraggiamento… erano per me! Era Dio che mi parlava e mi faceva capire che dovevo fidarmi di Lui, che avevo bisogno di Lui, del Suo perdono, che dovevo lasciare ogni peso ai Suoi piedi ed Egli avrebbe avuto cura di me. Da quel momento iniziò un’opera meravigliosa nella mia vita.
Giorno dopo giorno la mia vita stava cambiando, cercavo sempre più spesso di appartarmi per leggere la Bibbia e ascoltare così la voce di Dio che mi liberava dal peso della mia ansia e dall’uso di psicofarmaci.
Ora nel mio cuore c’è il perdono del Signore e la gioia della salvezza, c’è Gesù che è il Principe della Pace. Sono passati vent’anni da quando “ho incontrato Gesù nella mia vita”, di Lui oggi non conosco soltanto il nome, Egli è divenuto il mio Salvatore e mi ha donato una vita nuova che mi fa continuamente gioire.
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