L’ascolto della Parola di Dio è l’unico modo possibile di ricevere consiglio. Ascoltare lo Spirito Santo che comunica al nostro spirito è senz’altro la cosa più intelligente da fare, tuttavia agiamo di sovente tendendo l’orecchio alle emozioni ma esse risiedono nell’anima e non provengono dallo spirito di Dio.
Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente.
L’anima non è una creazione di Dio, ma è l’espressione dell’autorità che Dio ha dato all’uomo, forse confidando in lui e certamente conoscendo l’epilogo della storia.
L’io, l’ego, la personalità! Qualcosa di autonomo, spesso arrogante, che tende spesso ad allontanare lo spirito a favore della propria soddisfazione.
L’uomo a volte tenta di fare lo stesso con ciò che crea: costruiamo computer sempre più sofisticati cercando di creare persino un’ autonomia intellettiva, in grado di crescere e aggiornarsi, persino di pensare in proprio.
Forse i computers non si dimenticheranno che coloro che lo hanno creato possono sempre “taccare la spina”.
L’anima è la sede delle emozioni, esse tuttavia hanno origini carnali e per quanto sottili, esaltanti, dolorose o sublimi, sono e restano tali.
Egocentrismo, arroganza, sapere nozionistico, sete di dominio e convinzione ostinata di essere nel giusto, sono indicatori del livello del nostro ego. Un’eterna competizione con il mondo, con l’umanità.
Ahimè tutti vogliono vincere, è il tarlo eterno dell’umanità.
Spiritualmente non funziona così, ogni insegnamento c’è lo dice, Cristo e la sua morte c’è lo dicono.
Non può esistere un uomo ben intenzionato che risponda al male con il male, pur con l’intento di fare del bene. È una regola fallace che piace al mondo, affinché giaccia nel suo malevolo brodo primordiale.
Non compiere nessuna azione malvagia è la regola, ancora meno quando veniamo afflitti.
Cristo ha fatto miracoli e allora, non avrebbe potuto rispondere a coloro che lo ingiuriavano, frustavano e poi crocifiggevano con una mortale maledizione? No! Non poteva, non avrebbe potuto, se non pagando il prezzo dell’essere come i suoi aguzzini.
Egli riceveva istruzioni dallo Spirito Santo che è l’unico Maestro di cose divine, non c’è nessun altro modo di ascoltare istruzione e insegnamento dal mondo spirituale.
Luca 22:42 «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta».
L’anima e lo spirito non essendo tangibili sono organi spirituali, ma se una è legata in parte al mondo materiale, per trarne soddisfazione e gioia, prevalentemente in forma di emozioni, da usare per se stessa. L’altro invece non è in contatto con il mondo fisico, avendo l’anima come ” cuscinetto”.
Distante e puro non può essere inquinato da plastiche emozioni.
Anima e spirito vivono separati, ciò significa che sono due entità diverse, ogni una con una propria dimensione.
Ma se lo spirito sovrano e benevolo guarda dall’alto e lascia fare, l’anima esercita il suo governo sulla carne per esserne glorificata.
Essa è stata dotata di arbitrio, ciò vuol dire che volendo potrebbe guardare in alto allo spirito, piuttosto che in basso alla carne.
Certo l’Apostolo Paolo non poteva che affliggersi nel dichiarare: “chi mi salverà da questa carne di peccato!”. È così che non a caso nella Bibbia si parla di umiltà.
L’anima che chiede alla carne lo fa per glorificare se stessa, non sempre ottiene, anzi può anche esserne molto afflitta ma anche questa è una forma di vitale (pur violenta) gratificazione.
Viceversa l’anima che anela allo spirito stende la mano volentieri in un gesto di rinuncia, sottoponendosi all’ordine divino delle cose, entrando in una sequenza spirituale che disporrà ogni cosa correttamente, donando benedizioni ad ogni livello della vita.
Se Dio come citato biblicamente è il Dio dei mondi, e diversi livelli ci sono, è pur vero che ogni livello ha i suoi strati. Porte di collegamento con altre dimensioni, in ordine discendente esse sono: Spirito, Anima e Corpo, ogni una di valore, se ogni una ha la sua giusta collocazione.
Ebrei 4: 12 Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore.
La Genesi racconta la formazione dell’uomo in tre parti.
Con lo spirito e la terra il Signore ha dato vita all’anima creando una persona, un essere con la propria personalità.
È proprio a confronto con la parola di Dio appare chi uno è… in ogni sua parte. Il proprio Spirito, la propria Anima, la propria natura corruttibile.
Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente.
I MOTI DELL’ANIMA… L’EGO, IL DISTRUTTORE DI SE STESSO!
“Volere o non volere, peccare o non peccare, essere buoni o malvagi, veri o falsi. L’ordine dice… Spirito, anima e corpo”.
Dove troviamo allora la forza per il nostro cambiamento, quando l’anima è arrogante e lo spirito non ama il combattimento?
Come dice Paolo ai Corinzi chi è nato da volontà di Spirito.
Se l’anima prende il sopravvento usurpa la regnanza mite dello Spirito, gli impedisce di comunicare al corpo, ostacola quelle modifiche indispensabili al cambiamento. L’anima cerca gratificazione e tramite il suo potere, la personalità, fa che la carne stessa sia abusata, impiegata ad uso improprio, anziché compiere ” buone opere”.
Non si può comprare l’opera di Cristo sulla croce… non si può piacere a Dio essendo buoni. Ma si può piacere a Dio ascoltando la comunicazione che viene dallo Spirito Santo per compiere la Sua opera, abbandonare il peccato e le cose cattive che gratificano un ‘anima corrotta, non omettendo il fatto che l’anima deve sublimarsi nella contemplazione del Signore.
Io non vi do come il mondo da, io vi do la mia gioia.
Giovanni 14:27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.
copyright©francescoblaganò 12/2019
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui