Di Lecce: “Una situazione incostituzionale di degrado e inciviltà denunciata da tempo”
Roma (NEV), 8 gennaio 2014 – Lo scorso 27 dicembre diverse associazioni e componenti della Campagna “LasciateCIEntrare” – tra i quali la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) – hanno presentato un esposto in sede europea per denunciare la paradossale situazione prima di 17, e nel frattempo di 16 cittadini eritrei e siriani, detenuti illegittimamente da oltre due mesi presso il Centro di soccorso e prima accoglienza (CSPA) di Lampedusa. I 16 stranieri, sopravvissuti ai tragici naufragi dello scorso ottobre, sono in attesa di essere sentiti dal tribunale di Agrigento come persone informate sui fatti contro presunti scafisti. Tuttavia, la loro detenzione a Lampedusa “in condizioni oggettivamente inumane e degradanti” e priva di ogni “giustificazione normativa”, come denuncia LasciateCIEntrare, contraddice il loro status di testimoni e vittime di gravi reati a cui dovrebbero essere riconosciute tutele e protezioni adeguate.
Sempre il 27 dicembre le associazioni facenti capo alla Campagna LasciateCIEntrare hanno lanciato una appello in cui chiedono la “immediata cessazione del trattenimento dei profughi ancora rinchiusi nel CPSA di Contrada Imbriacola a Lampedusa e la immediata riconversione del centro alla sua originaria destinazione di struttura di ‘prima accoglienza e soccorso’ dove i migranti dovrebbero transitare per un massimo di 48-72 ore”.
“E’ dal 2011 che denunciamo la situazione dei CIE come incostituzionale e degradante, un simbolo di inciviltà per un paese che si definisce democratico – ha dichiarato Franca Di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e migranti (SRM) della FCEI -. Come membri della Campagna abbiamo ora deciso di accelerare i tempi. Sia l’esposto che l’appello possono essere condivisi anche da altre associazioni, enti, gruppi della società civile e da singoli individui”.
Intanto, LasciateCIEntrare ha accolto con estrema soddisfazione la notizia arrivata in questi giorni, della chiusura ufficiale del CIE di Modena e ha chiesto al Governo e al Ministro dell’Interno di procedere urgentemente allo stesso modo per tutti gli altri centri di detenzione amministrativa ancora operativi.
“LasciateCIEntrare” (Campagna nazionale contro la detenzione amministrativa dei migranti) è nata a seguito del divieto di informazione nei CIE (Centri di identificazione e di espulsione) e nei C.A.R.A. (Centri di accoglienza per richiedenti asilo) – www.lasciatecientrare.it.
Fonte: http://www.nev.it/
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