L’Alleanza Evangelica difende i diritti degli evangelici di fronte a Israele

L’Alleanza Evangelica Mondiale (WEA) ha inviato una lettera al Primo Ministro d’Israele Benjamin Netanyahu per sollecitare il riconoscimento alle chiese evangeliche degli stessi diritti di cui godono le chiese tradizionali.La lettera inviata, sia al Primo Ministro Benjamin Netanyahu, sia al Ministro dell’Interno e della Religione, Gideon Saar, inizia ringraziando Israele “per la libertà” di cui godono le comunità evangeliche rappresentate dalle due principali entità; Convenzione delle Chiese Evangeliche in Israele, e l’Alleanza Evangelica d’Israele.

Segnalando tuttavia il permanere di “alcuni diritti giuridici fondamentali, riguardanti il matrimonio, il divorzio, i visti per i ministri, e altri temi religiosi” non presi in considerazione attualmente.

 La WEA ritiene che il mancato riconoscimento dei diritti, sia dovuto “al mancato riconoscimento delle chiese evangeliche da parte del governo d’Israele come di comunità religiose “radicate”.

 “Riteniamo che lo Stato d’Israele avrebbe dei benefici significativi nel riconoscere ufficialmente le comunità evangeliche d’Israele, concedendo loro i medesimi diritti di cui godono le chiese storiche”, si legge nella lettera.

 


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