L’11 agosto Voice for Justice ha organizzato manifestazioni per chiedere che vengano rispettati i diritti di cristiani e indù. Diversi leader religiosi hanno espresso vicinanza e solidarietà.
Lahore (AsiaNews) – “Il governo pakistano deve migliorare le leggi, le politiche e le azioni per promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali, e migliorare l’accesso dei cittadini alla giustizia, senza alcuna distinzione”. È quanto hanno sottolineato i partecipanti alle manifestazioni organizzate l’11 agosto a Sahiwal, Vehari e Multan da Voice for Justice (Vfj), in occasione della Giornata nazionale delle minoranze.
Diversi gli interventi delle personalità che hanno preso parte alla protesta. Il presidente di Vfj, Joseph Jansen ha sottolineato il ruolo fondamentale svolto da cristiani e indù nel Paese: “È deplorevole che le minoranze religiose abbiano dovuto affrontare ingiustizie e discriminazioni, nonostante abbiano dato un contributo significativo all’istituzione del Pakistan”.
A Lahore l’organizzazione Rwadari Tehreek Pakistan ha inscenato uno sciopero della fame di due giorni davanti all’Assemblea provinciale del Punjab per esprimere insoddisfazione e preoccupazione nei confronti del sistema di rappresentanza delle minoranze, considerato iniquo e antidemocratico. I manifestanti hanno chiesto che vengano varate riforme urgenti che garantiscano il rispetto dei diritti civili anche dei cittadini appartenenti alle minoranze, ai quali dovrebbe essere garantita la possibilità di eleggere i propri rappresentanti con il voto.
Lo sciopero della fame è stato guidato da Samson Salamat, presidente di Rwadari Tehreek, a cui si sono uniti noti leader politici e religiosi locali che hanno espresso la loro vicinanza e solidarietà alle minoranze e alle loro richieste.
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