L’acqua uccide?! Si tuffa per salvare amica: donna incinta perde il bimbo

imagesIl mare come ogni anno miete centinaia di vittime! Questa volta la tragedia è successa al lago durante il classico pomeriggio di relax che si è trasformato in tragedia. Una 32enne marocchina si è tuffata nel lago di Bilancino, nonostante la gravidanza, per aiutare un’amica in difficoltà. La ragazza, una 19enne albanese, è riuscita così a tornare a riva e a chiamare aiuto.In quel momento stava passando una pattuglia di carabinieri della stazione di Barberino del Mugello: i militari si sono tuffati e hanno portato a riva la marocchina che, prima di essere portata in ospedale, è stata rianimata dai sanitari del 118. Ricoverata in gravi condizioni ha perso il bambino.Purtroppo, anche se l’azione che Lei ha fatto merita parole di elogio per l’eroismo dimostrato nel salvare una vita umana, si porterà dietro una cicatrice e un rimorso indelebile, per aver perso la sua creatura, che durerà tutta la vita. Non ci resta che pregare per questa ragazza che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato affinchè possa trovare presto la strada che porta a Cristo Gesù.

Tutto può essere lecito ma tutto può essere anche dannoso, dipende da come lo viviamo. Per esempio,  il mare di per se non è un posto di peccato, i pescatori non sono peccatori, chi fa una passeggiata in spiaggia non è un peccatore, chi si occupa di ecosistema marino non fa peccato,  come anche i pesci non sono peccatori,  ma quando si va a mare per denudarsi, per ostentare vanità , vedi costume griffato o fisico mozzafiato, abbronzatura, etc … o quando del mare se ne fa un idolo,  che viene a contare più del Signore stesso, preferendolo al culto della domenica , allora non va bene perchè lì si fa certamente peccato e si  deve correre ai ripari maturando la nostra fede.

Anche le amicizie possono essere una cosa sana oppure dannosa: noi dobbiamo saper stare NEL mondo ma non essere COME  il mondo. In Romani 12:1-2 è descritto il difficile equilibrio del cristiano rinnovato: non dobbiamo conformarci al mondo ma dobbiamo saperci trasformare secondo la volontà di Dio, sperimentandola e conoscendola ogni giorno. D’altra parte il Signore è nel mondo che ci manda.

Insomma tutto può essere bene o male, dipende dall’uso che ne facciamo: le stesse chiese possono essere un idolo quando si sentono troppo “giuste” ed impongono pesi legalistici. Persino la Bibbia può facilmente diventare un idolo, per quelle persone che sono “tutti versi biblici”, quando la si separa dal contenuto che lo Spirito Santo ha infuso nella Parola.

Migliora il tuo rapporto personale col Signore, interroga più spesso Lui e allontana quelli che ti obbligano a seguire certe regole di quelli del mondo. L’apostolo Paolo ha speso una vita intera a spiegare che essere  soltanto dei religiosi non è una condizione che ti assicura la salvezza per l’eternità, ma quello che serve per ogni buon figliolo di Dio è avere sempre  timore di Dio, allontanarsi dai desideri carnali, pregare costantemente e cercare la faccia di Dio.

Stiamo attenti a non cadere nel  peccato; che si ripresenta sempre, sotto le forme più diverse  e invece di andare avanti ritorniamo a farci chiudere nella prigione del diavolo.  Cerchiamo di crescere spiritualmente, siamo alla vigilia del ritorno del Signore e ancora molti non hanno capito cosa sia la nuova nascita e come viverla.


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