“E’ una grazia dell’Eterno che non siamo stati interamente distrutti, perché le sue compassioni non sono esaurite” (Lamentazioni 3:22)
Se oggi siamo ancora in vita in questo mondo, sicuramente non è perché lo meritiamo ma lo dobbiamo alla “grazia” che il nostro Padre Eterno ci ha mostrati, diversamente saremmo già periti. Egli, infatti, nel corso dei secoli dalla creazione ad oggi si è mostrato costante nel concederci la sua “grazia”, la sua “benignità’”, il suo “favore”, quindi ci ha dimostrati che le sue compassioni durano per sempre e che lo fa liberamente per il suo infinito amore e per la sua infinita misericordia.
Come Sovrano sceglie, liberamente, di volgere un favore verso un membro del suo popolo concedendogli doni è questo indica la “grazia” di Dio concessa a un suo figlio (Geremia 31:2 “Così dice l’Eterno : Il popolo scampato dalla spada ha trovato grazia nel deserto; io darò riposo a Israele”).
Il più grande atto di “grazia” che Dio ha stipulato con il suo popolo prescelto d’Israele, che oggi siamo noi credenti, è quello dell’alleanza fatto attraverso il prezioso sangue di suo Figlio Gesù Cristo (Isaia 63:7,9 “Io ricorderò la benignità dell’Eterno, le lodi dell’Eterno per tutto ciò che l’Eterno ci ha largito e la grande bontà usata alla casa d’Israele, concessa loro secondo le sue compassioni e secondo la sua grande benevolenza. Egli infatti aveva detto : Essi sono veramente il mio popolo, figli che non agiranno falsamente. Così divenni il loro Salvatore. In ogni loro afflizione e gli fu afflitto, e l’Agnello della sua presenza li salvò; nel suo amore e nella sua compassione li redense, li sollevò e li portò tutti i giorni del passato”; Salmi 103:8 “L’Eterno è pietoso e clemente lento all’ira e di grande benignità”).
Come esseri umani possiamo trovare “grazia” agli occhi di Dio solo accettando Gesù Cristo come personale Salvatore e Signore della nostra vita, l’unico che ci può aprire l’accesso al Padre e ai cieli (Giovanni 14:6 “Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”), entriamo così nello stato di “grazia” dove Dio ci concede i suoi benefici sia spirituali così come anche terreni.
Dio si manifesta con tutta la sua potenza nelle nostre vite benedicendoci in ogni sfera; noi dobbiamo perseverare nella preghiera che è il filo che unisce il nostro cuore al grande amore di Dio (2Corinzi 9:14 “E con le loro preghiere per voi vi dimostrano singolare affezione per l’eccellente grazia di Dio sopra di voi”).
Se ci è stata accordata la “grazia” della salvezza è per merito dell’opera che Gesù Cristo ha compiuto a nostro favore (2Timoteo 1:9 “Che ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa vocazione, non in base alle nostre opere, ma secondo il suo scopo e grazia, che ci è stata data in Cristo Gesù prima dell’inizio dei tempi”; 2Timoteo 2:1 “Tu dunque, figlio mio, fortificati nella grazia che è in Gesù Cristo”), è solo attraverso la FEDE che veniamo introdotti nello stato di “grazia” (Romani 3;24 “Ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù”; Romani 4:16 “Perciò l’eredità è per fede, affinché sia per grazia”; Romani 5:22 “Mediante il quale abbiamo avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio”).
Vivere nello stato della “grazia” di Dio per essere degni della salvezza implica per noi vivere quotidianamente in uno stile di vita santa e giusta, evitando tutti i comportamenti carnali e assumendo una nuova personalità spirituale.
Dobbiamo, dunque, adottare un modello di vita che sia agli occhi di Dio :
Temperato, cioè vivere in modo equilibrato,
Giusto, cioè trattare il prossimo con equità e amore,
Pieno, cioè con devozione nei confronti del Signore e con un’attitudine interiore sincera, amorevole, disposta all’adorazione e all’ubbidienza.
Tito 2:11,15 “Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunciare all’empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone. Parla di queste cose, esorta e riprendi con piena autorità. Nessuno ti disprezzi”.
Conclusioni :
La “grazia” di Dio dunque produce un cambiamento radicale in ogni aspetto e in ogni sfera della nostra vita (1Pietro 2:11,12 “Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dai desideri della carne che guerreggiano contro l’anima. Comportatevi bene fra i gentili affinché, là dove vi accusano di essere dei malfattori, a motivo delle buone opere che osservano in voi, possano glorificare Dio nel giorno della visitazione”).
Luisa Lanzarotta | notiziecristiane.com
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