In tempi di confusione, oppressione ed ingiustizie come quelli che stiamo vivendo attualmente non credo sia superfluo cercare di approfondire e chiarire quei principi che dovrebbero, invece, condurci alla verità, alla libertà e alla giustizia. E questo è possibile quanto più si cerca di smascherare il male. Come? Separando la verità dalla menzogna, la giustizia dall’ingiustizia, il bene dal male.
Poiché nel campo della religione gli uomini cercano di costruire le proprie credenze e visioni di vita (e, dunque, le proprie convinzioni più segrete e profonde) vorrei dedicare qualche riflessone su questo campo, sperando di contribuire ad aiutare un po’ coloro che in tale ambito dovessero sentirsi, appunto, confusi, delusi e/o manipolati. In effetti, ai giorni nostri, troppe idee circolano in questo ambito e la confusione pare proprio derivare dal fatto che molti, pur dicendo cose contrarie e diverse gli uni dagli altri, dicono e pretendono di avere comunque ragione.
Mi ricordo di un semplice ragionamento che mi era stato insegnato diversi anni or sono, secondo cui quando due contendenti litigano e si mettono su posizioni opposte non è possibile che abbiano entrambi ragione! Poiché nessuno dei contendenti vuol cedere, ovvero ammettere di avere torto, ciascuno di loro continua a dire di essere nel vero.
Facciamo un esempio. Se un individuo dicesse che il sole è giallo ed un altro che è blu e litigassero pretendendo di avere entrambi ragione la questione si risolverebbe per il fatto che, oggettivamente parlando, la maggior parte degli uomini che hanno una visione normale sarebbe portata a dare ragione a colui che dice che il sole è giallo, visto che chiunque abbia una sana visione osservando il sole si renderebbe conto del fatto che effettivamente esso è giallo. Colui che, invece, dicesse che il sole è blu per essere appoggiato da qualcuno che gli desse ragione dovrebbe circondarsi di persone che abbiano una vista difettosa come la sua, e che per tale motivo sarebbero pronti a dichiarare insieme con lui che il sole è blu. E più persone con la vista difettosa costui troverebbe e per più tempo questi potrebbe continuare a portare avanti l’ idea che il sole sia blu. Così, fin quando c’è qualcuno disposto a dire qualcosa diversa dal vero, dal normale e dal giusto, ovvero qualcosa di diverso da quello che dicono e credono coloro a cui funzionino la visione, la ragione e la coscienza, allora si potrebbe portare avanti il litigio e sentire che il sole potrebbe essere sia giallo che blu. Ma nel giorno in cui la vista di coloro che dicono di vedere il sole blu dovesse guarire allora anche costoro si metterebbero nella posizione di coloro che dicono che il sole è giallo. E lì vi sarebbe l’unità. Ed, allora, la verità e la giustizia sarebbero pienamente affermate e vivremmo tutti molto meglio, secondo la pace scaturente da una Vera Giustizia.
Ovviamente qualcuno dirà che questo è un esempio fisico facilmente intuibile, rispetto al quale è possibile districarsi e risolvere la questione di un possibile conflitto tra chi, litigando, dicesse che il sole è giallo e chi, invece, sostenesse che il sole è blu. Attraverso questa metafora vorrei semplicemente far notare che i litigi si potrebbero risolvere se si potesse dire con certezza quale sia la verità. Poichè il sole è qualcosa che tutti vediamo, qualcosa rispetto al quale tutti ci troviamo sotto di esso ed esso sta sopra ciascuno di noi, e poiché tutti – inoltre – abbiamo degli occhi che funzionano secondo gli stessi criteri visivi ecco che la verità può emergere e portarci a dire che il sole è giallo e non blu. Dal momento che la visione fisica di cui tutti i soggetti normali sono dotati è univoca ecco che coloro che dicessero che il sole è blu sarebbero facilmente individuabili per dei soggetti dalla vista anormale.
Ma se dalla metafora fisica del sole passiamo a considerare la visione delle cose spirituali, su cui molte persone litigano (per il fatto di trovarsi in posizioni diverse, credendo in certe cose gli uni ed in cose completamente diverse gli altri), pur dicendo (ognuno a modo proprio) di trovarsi tutti nel vero, la questione rischia di apparire molto più complessa.
Chi avrebbe ragione nel dire di credere una certa cosa, quando vi sarebbero altri che dicessero di credere in un’altra cosa? Come ottenere una chiara visione – come quella del sole – per quel che riguarda le cose spirituali? Il sole è qualcosa di fisico ed i sensi per mezzo dei quali lo percepiamo sono anch’essi fisici. E sui sensi fisici c’è poco da discutere. Ma per quel che riguarda i sensi spirituali, che dovrebbero percepire realtà spirituali invisibili ai sensi fisici, come fare ad ottenere una simile chiarezza ed obiettività? Per tale motivo molti rimangono confusi e nel dubbio, oppure si schierano tra i possibilisti dicendo che tutto (qualsiasi posizione) potrebbe essere vera. C’è poi chi, invece, si schiera fra gli indifferenti, ovvero tra coloro a cui poco importa di ricercare la verità e, dunque, facilmente si accomoda sull’idea che dice che la verità è qualcosa di inconoscibile e, dunque, non varrebbe la pena di ricercarla.
E questo è un po’ il quadro della confusione in campo religioso a cui accennavo all’inizio del presente articolo. Ma lo scopo di questo articolo è quello di riflettere un attimo per vedere se davvero le cose debbano essere e rimanere così, ovvero confuse, senza possibilità alcuna di cercare di determinare e ricercare in qualche modo la verità. I possibilisti (coloro che credono a tutto) e gli indifferenti (per i quali anche il credere in nulla va bene) sono proprio coloro a cui la verità importa ben poco e, dunque, coloro che non si impegnano per niente a ricercarla. Costoro saranno destinati o a non conoscere mai la verità o ad essere sedotti da qualsiasi “verità”.
Ora, per il solo fatto che nel mondo gli uomini hanno creato una gigantesca confusione dicendo che esistono tante possibili verità, dobbiamo sottometterci ed assuefarci ad una tale Babele (ossia confusione [1])? Chi si tira indietro, a causa del fatto che gli uomini hanno creato molta confusione riguardo alle cose spirituali, dimostra di non avere a cuore la verità. Per costui seguire la verità o la menzogna è qualcosa di indifferente. Costui sarà proprio fra quelli che alimentano ancora di più la confusione, poiché la sua mancanza di impegno nella ricerca della verità lo farà poggiare sul compromesso, su qualcosa che starà in mezzo tra la verità e la bugia. Il ‘sole’ visto da costui forse non sarà del tutto blu, ma non sarà neanche distintamente giallo. Il suo ‘sole’, ovvero la sua visione delle cose spirituali, potrà assumere diverse gradazioni. Dicendo che non è possibile dire di quale colore sia in realtà il ‘sole’ costui non porterà alcun contributo alla risoluzione del conflitto e della confusione riguardo alle cose spirituali. Costui non sarà un costruttore di verità, ma un edificatore della torre di Babele!
Spero che questo discorso cominci a stimolare coloro che sentono la voglia ed il desiderio di ricercare la verità, nonostante la confusione che sembra regnare in questi nostri tempi corrotti (proprio a causa di quanti si rassegnano ed abbandonano la ricerca della verità).
Una volta, leggendo un libro [2] che parla delle diverse posizioni e credenze che vari gruppi religiosi hanno (nonostante ognuno di tali gruppi dica di essere cristiano), mi ha colpito una domanda posta dall’autore all’inizio del libro:
perché Dio permette che ci siano tante “verità” e, quindi, tante menzogne?
Nella risposta data dall’autore ho rintracciato un insegnamento ed un principio importante che credo val la pena considerare. Secondo l’autore il fatto che ci sia molta confusione (a causa delle cose diverse che dicono i diversi gruppi “cristiani” [3]) non deve rappresentare una scusa per non cercare la verità di Dio, ma – semmai – uno stimolo per vedere se e quanto siamo disposti a ricercare la verità di Dio!
Già, in questi nostri tempi di confusione siamo sfidati a vedere quanto abbiamo a cuore la ricerca della verità.
Anche ai tempi di Gesù vi erano vari gruppi e sette religiose, ma Gesù li smascherò e svergognò.
La parola di Gesù ha il potere e l’efficacia di smascherare le imposture e le falsità degli insegnamenti religiosi umani, che vorrebbero dare l’apparenza di essere conformi al vero, ma che in realtà sono lontani dalla genuina rivelazione cristiana. Se il modo di non farsi ingannare da chi dice che il sole è blu è quello di osservare anche minimamente il sole per rendersi conto personalmente del fatto che esso è giallo, allo stesso modo una conoscenza personale e diretta della Bibbia servirà a smascherare le tante (e false) verità di molti sedicenti gruppi “cristiani”. Ma per smascherare la menzogna occorre un accurato esame della verità, occorrono un impegno ed un desiderio non superficiali nel mostrare amore per la verità. I membri del popolo che non caddero nei tranelli e nelle menzogne dei leaders religiosi presenti al tempo di Gesù furono coloro che andarono direttamente dietro a Lui, e da Lui appresero quella Verità che li rese liberi, ossia non più legati alle tradizioni umane false che quei leaders e capi religiosi pretendevano di insegnare dicendo che esse erano la verità! Vorrei citare un esempio. La parola di Dio (rivelata nella Bibbia) dice di “Onorare il padre e la madre” (Esodo 20: 12), mentre certi capi religiosi appartenenti al gruppo (o setta) dei farisei cominciarono ad insegnare al popolo che se la gente anziché onorare (aiutare) i propri genitori col proprio denaro avesse portato le proprie offerte al tempio (ovvero ai sacerdoti) ciò sarebbe stata una cosa più gradita a Dio. [4] Ma Gesù svergognò tali mentitori e sedicenti “ministri di Dio”, dicendo che la parola di Dio non va manipolata e mutata da presunti e “migliori” cambiamenti umani. Non è affatto vero, disse e dice Gesù, che portare le offerte al tempio anziché aiutare con esse i propri genitori (che fossero nel bisogno) è qualcosa di più gradito a Dio. Se Dio ha dato un comandamento è l’adempimento del Suo comandamento che Gli è gradito e non i cambiamenti che l’uomo cerca di apportare alla parola di Dio per cercare di ottenerne dei vantaggi personali.
La ragione per cui oggi vi è molta confusione è dovuta, appunto, al fatto che molti gruppi cosiddetti “cristiani” hanno cercato di manipolare la parola di Dio, arrivando ad insegnare oggi tante e tali cose non solo diverse tra loro (a seconda delle manipolazioni fatte dai vari gruppi) ma soprattutto diverse dalla parola stessa di Dio. Quindi è chiaro che oggi vi è molta confusione. Ma deve essere altrettanto evidente che da tale confusione si può uscire nella misura in cui ciascuno sarà disposto a ricercare ed investigare onestamente le Scritture. Volendo essere semplici e chiari: non bisogna fidarsi ciecamente di quello che dicono i leaders religiosi, ma bisogna indagare personalmente le Scritture. E se ci si rende conto che c’è difformità tra quel che dicono i “maestri religiosi” [5] e quello che è scritto nella Bibbia non bisogna dire ‘Amen’ alle affermazioni dei religiosi! E’ solo alla parola di Dio che va detto Amen.
Per il momento vorrei concludere qui questo articolo, ma spero di ritornarvi quando ne avrò ancora il tempo. Dio ci benedica.
[1] Leggere dalla Bibbia il cap. 11 del libro della Genesi
[2] Jim Lines, Che cosa pensano …. (testimoni di Geova, Mormoni, Nuova era, Chiesa cattolica romana) … ma che cosa dice la Bibbia?, Edizioni MBG (Movimento biblico giovanile)
[3] Uso le virgolette per il fatto che ognuno dei gruppi esaminati nel libro di Jim Lines si è a suo modo allontanato e sviato dal genuino insegnamento di Cristo
[4] Marco 7: 11 – 13
[5] Gesù dice che uno solo deve essere il nostro Maestro: lui stesso (Matteo 23: 8)
Enzo Maniaci | notiziecristiane.com
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