Grazie Signore, per il suo esempio e la sua presenza nella mia vita!Testi:
Giacomo 1:2-4 “ Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia pienamente l’opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.”
1 Pietro 1:3-7 “Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti,per una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi,che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi. Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove,affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.”
Tante volte ho letto questi passi , e li avevo usati anche in tante predicazioni, senza però comprenderne il significato profondo e tanto meno aver sperimentato nella sua pienezza la potenza trasformatrice, che la prova produce nella vita del credente.
Soltanto in questo ultimo periodo , attraverso la prova della malattia , che Dio ha permesso nella mia vita ho potuto comprendere e sperimentare nella mia vita in modo profondo; l’insegnamento dell’apostolo Giacomo e dell’apostolo Pietro.
La prova vissuta in totale dipendenza e fiducia in Dio è veramente un motivo di grande gioia e di grande benedizione, perché nelle mani di Dio diventa strumento per renderci perfetti e di nulla mancanti.
Lo scopo di Dio attraverso la Salvezza è quello di trasformarci giorno dopo giorno alla sua meravigliosa immagine. Uno degli strumenti che egli usa per questo fine, sono le svariate prove che egli prepara sul nostro cammino.
Giobbe, ci dice la parola di Dio che era un uomo “integro e retto; temeva Dio e fuggiva il male” eppure nonostante ciò gli mancava ancora una conoscenza piena di Dio e della sua Grandezza.
Per giungere a questa conoscenza era necessario per Giobbe attraversare la via della prova ; nella quale Dio gli si rivelò in tutto il suo splendore, in tutta la sua maestà e in tutta la sua grandezza.
Davanti a tale rivelazione Giobbe non può far altro che umiliarsi davanti alla magnificenza di Dio e riconoscere che alla fine della prova i suoi occhi spirituali si sono aperti per vedere Dio come realmente è.
Anch’io come Giobbe: in questo momento che sto attraversando la via della prova, posso testimoniare che nella mia vita essa è stata ed è un strumento di cui Dio si è servito e si sta servendo per aprire i miei occhi spirituali, al fine di conoscere meglio lui e non solo, ma anche per potare parti del mio carattere, della mia personalità che ancora non mi permettevano di vivere nella sua pienezza certi aspetti della vita cristiana.
Che grande benedizione!!!!!!!
Cari nel Signore, vorrei lasciare sul vostro cuore alcune domande di riflessione: Avete mai vissuto o state vivendo momenti di Prova ?
Come li avete affrontati?
Li avete considerati motivo di grande gioia e di benedizione oppure come una sconfitta, una delusione, una sofferenza fine a se stessa?
Se vi ritrovate in questa ultima parte della domanda, allora permettetemi di incoraggiarvi ad andare ai piedi del Signore, per chiedergli che mediante lo Spirito Santo vi aiuti ad aprire i vostri occhi spirituali, per considerare la prova in cui forse vi trovate non come una nemica, ma come una opportunità di essere trasformati sempre di più all’immagine del vostro amato Signore e Salvatore.
Dio vi benedica!
Stefano Lerici
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