La preoccupazione è una tentazione, esattamente come quella di dire una bugia, quella di rubare, quella di farsi vendetta da sé ecc…Matteo 6:34 “Non siate dunque in ansia per il domani; perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.”
Tu potresti dire: “E’ impossibile non preoccuparsi guardando al futuro,
ci sono cose per le quali è inevitabile non preoccuparsi”.
Gesù dà un comando chiaro: “Non siate in ansia”.
Avrebbe mai comandato di fare qualcosa che per l’uomo fosse impossibile attuare? Assolutamente no, sarebbe ingiusto e sappiamo molto bene che in Lui non c’è ingiustizia.
E’ chiaro dalle parole di Gesù che “il giorno” produce il suo “affanno”. Chi per una cosa, chi per un’altra, ciascuno incontra il suo affanno giornaliero.
Prova a pensare alla parola “Affanno”, che immagine ti viene in mente? … A me viene in mente uno scalatore. Dopo un po’ che effettua la sua scalata, mentre sale le pareti ripide di una montagna, inizia a percepire ogni singola parte del suo corpo. Ogni singolo muscolo manda dei segnali che ricordano allo scalatore la loro posizione e il loro limite. Più si avvicina alla cima più il corpo va in affanno, è affaticato.
Letteralmente per “Affanno” si intende “fame d’aria”. Viene a mancare l’ossigeno nell’organismo, e ciò provoca una rallentata capacità di movimento. Il fiato va via a causa dello sforzo.
L’impegno che un giorno procura, stanca oltre al fisico, la mente.
Il “fiato” della mente a fine giornata è davvero poco e in alcuni giorni si riduce a zero. Andare oltre la soglia consigliata, “un giorno”, comporta che la mente va sotto sforzo, sottopressione, tutto questo causa problemi a livello psichico e spirituale, problemi che poi si manifestano anche sul fisico.
Colui che ci ha creati conosce benissimo tutto ciò, è Lui che ci ha formati e conosce molto bene il “peso”che possiamo portare, anzi ti dirò che è Lui stesso che ha stabilito che l’uomo può sostenere un giorno per volta. Anche la creazione del cielo e della terra è stata fatta un giorno per volta, ogni giorno Dio faceva una cosa differente.
Caro fratello e/o amico/a, se vai in “affanno” c’è bisogno che tu rieduchi la tua mente, che tu impari a gestire le tue emozioni e sensazioni.
Come è possibile? Ci sono vari modi, uno di questi è quello di imparare a fidarsi di Dio, … “non vestirà Egli molto più voi, o gente di poca fede?” (Mat. 6:30)
Quando la preoccupazione va oltre la “normale soglia”, provoca affanno, ciò è sintomo del fatto che alla base di questa condotta sta mancando la fede.
Romani 14:23; “Ma chi ha dei dubbi riguardo a ciò che mangia è condannato, perché la sua condotta non è dettata dalla fede; e tutto quello che non viene da fede è peccato.”
La preoccupazione è una tentazione, e quando ci si fa prendere da essa, la condotta non è più determinata dalla fede, perciò si pecca contro Dio, in che senso? L’obiettivo prefissato da Dio per il bene dell’uomo, viene dall’uomo stesso infranto. L’uomo disubbidisce cercando di anticipare e controllare gli eventi della vita sperando in meglio, invece attira su se stesso le conseguenze dell’aver pensato di controllare le circostanze.
Dio ci aiuti a vivere un giorno per volta.
Francesco Caldaralo | notiziecristiane.com
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