Con la preghiera noi apriamo il nostro cuore a Dio e smuoviamo il mondo spirituale, inoltre gli dimostriamo di essere consapevoli che dipendiamo da lui e che riconosciamo che senza Dio siamo “meno di niente” che come “esseri umani” abbiamo bisogno del suo aiuto. Di questa nostra riconoscenza Dio si diletta. La preghiera è dunque il nostro intimo rapporto con Dio. Abbiamo la sua promessa che Egli risponde alle nostre preghiere e la “sua risposta” è in proporzione all’intensità della nostra FEDE e di quanto la nostra preghiera sia in armonia con la sua volontà 1 Giovanni 5:14,15 “Questa è la sicurezza che abbiamo davanti a lui: se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. E se sappiamo che egli ci esaudisce in qualunque cosa gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chiesto”.
Quando non sappiamo pregare secondo la sua volontà, ma lo desideriamo ardentemente lo Spirito Santo intercede per noi Romani 8:27 “E colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché Egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio”. Le nostre preghiere dunque hanno “potenza” presso Dio che ascolta la nostra voce e accoglie le nostre richieste e Dio stesso che ci insegna questo tramite la sua parola Matteo 21:22 “E tutto quello che chiederete con FEDE nella preghiera, lo otterrete”, come possiamo notare questo versetto evidenzia come la FEDE sia l’elemento essenziale nella preghiera, quindi è indispensabile che noi preghiamo con fede. Dobbiamo dunque prendere coscienza del modo in cui “Dio vuole essere pregato” affinché Egli accolga e esaudisca le nostre preghiere.
Un altro elemento fondamentale della preghiera è che Dio vuole essere pregato in Spirito e Verità Salmi 115:2-8 “Perché i popoli dovrebbero dire: dov’è il loro Dio? Il nostro Dio è nei cieli, egli opera tutto ciò che vuole. Gli idoli delle genti sono argenti e oro, opera delle mani dell’uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno narici e non odorano. Hanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano; dalla gola non emettono suoni. Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida”. Noi come suoi figli dobbiamo avere la certezza che tutto quello che domandiamo in preghiera nel nome di Gesù Cristo, l’abbiamo già ottenuta e ci sarà accordato. La preghiera ha dunque potenza presso Dio Matteo 7:7-11 “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. Vi è tra voi qualche uomo che, se suo figlio gli chiede del pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a coloro che gliele chiedono”.
Dobbiamo pregare con fede per noi stessi ma anche per gli altri.
Affinché Dio benedica le nostre preghiere dobbiamo camminare con lui e nella sua volontà, nel momento in cui lo abbandoniamo Egli non ci benedirà più.
Per le situazioni più complicate dobbiamo entrare in proposito di preghiera in digiuno con Dio anche per più giorni.
Per rafforzare tutto questo che è stato detto andiamo a esaminare delle testimonianze di fede storiche dove Dio ha sempre, nel corso dei secoli, ascoltato e accolto la preghiera dei suoi figli benedicendoli… ad esempio in Giudici 10:10-15 “Allora gli Israeliti gridarono al Signore: «Abbiamo peccato contro di te, perché abbiamo abbandonato il nostro Dio e abbiamo servito i Baal». Il Signore disse agli Israeliti: «Non vi ho io liberati dagli Egiziani, dagli Amorrei, dagli Ammoniti e dai Filistei? Quando quelli di Sidòne, gli Amaleciti e i Madianiti vi opprimevano e voi gridavate a me, non vi ho forse liberati dalle loro mani? Eppure, mi avete abbandonato e avete servito altri dei; perciò io non vi salverò più. Andate a gridare agli dei che avete scelto; vi salvino essi nel tempo della vostra angoscia!». Gli Israeliti dissero al Signore: «Abbiamo peccato; fa di noi ciò che ti piace; soltanto, liberaci in questo giorno»”, in questi versetti leggiamo che fino a quando il popolo di Israele ha camminato negli insegnamenti di Dio e non lo hanno abbandonato, Dio li ha benedetti liberandoli dal nemico e dando loro la vittoria in guerra, ma nel momento in cui abbandonarono Dio, Egli non li benedisse più e negò loro la vittoria in guerra.
Un’altra testimonianza storica di fede è quando il re Davide invocò il Signore affinché lo liberasse dalla mano di tutti i suoi nemici in particolare dalla mano di Saul 2 Samuele 22:4 “Invoco il Signore, degno di ogni lode e sono liberato dai nemici”. Dio ascoltò la sua preghiera e lo liberò.
Possiamo pregare ovunque e in qualsiasi luogo. Chi si inginocchia davanti a Dio può stare dinnanzi a chiunque e quando il popolo di Dio prega il diavolo trema.
Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com
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