La Polonia non teme di schierarsi contro l’islam e contro l’UE anticristiana! (Guarda il video)

Il video non lascia spazio a fraintendimenti, o a pensieri post fascisti, bensì, a una manifestazione cristiana svoltasi in Polonia sui principi “Dio, onore, patria” di cui, gran parte dell’Europa latita, ma che in questo caso, la Polonia, crede di dover difendere. Malgrado i mezzi d’informazione non hanno dato notizia dell’evento, ritengo, utile e importante questa risposta benché, nessun principio di violenza potrebbe mai essere accettabile.

Il problema dell’immigrazione non è da sottovalutare poiché, in massa, arriva tantissima gente che ha bisogno di tutto, beni, servizi, lavoro e che ahimè, l’Italia in primis, non è in grado di attuare, con conseguenze che potrebbero divenire gravi e a forte rischio di una vera guerra civile, se non si trova, prestissimo, una proficua soluzione da parte di tutti gli Stati d Europa. Non credo però che la Chiesa debba parteggiare contro di loro, i cosiddetti ” extracomunitari, “, bensì contro le logiche dei poteri forti che, loro malgrado, li manipolino e li costringono a lasciare i paesi di origine, facendoli passare attraverso mille peripezie, anche mortali, e questo solo per realizzare i loro assurdi e malvagi progetti. Ritengo che bisognerebbe, infatti, prendere una posizione seria e netta sia nel senso spirituale sia politico, nei confronti di questi “poteri forti” che programmano il destino di una nazione, che di solito hanno radici massoniche e quindi sataniche, o che gestiscono le nazioni e coloro che le abitano, assoggettandoli al loro controllo distruttivo, mediante l’attuazione delle loro subdole strategie. Ma non tutto però è da considerarsi come trappola. Pur evidenziando la necessità di fermare questo scempio sin dai loro paesi di origine è di attuare li, una sana politica di sviluppo, di crescita, di lavoro e non qui dove a stento, le nostre famiglie arrivano alla fine del mese. Ciò che in gran parte sta accadendo, con le dovute precauzioni, potrebbe essere un’occasione per una “grande raccolta” di anime. Ritengo, infatti, che lo Spirito Santo non abbia “perso” il controllo di tutto quello che sta accadendo. Forse andrebbe anche analizzato, nel profondo dei nostri cuori, che tutto ciò dovrebbe far scuotere il nostro spirito dinanzi alle nostre aree di comodità cristiana, spesso troppo presi nel realizzare chiese, strutture e organizzazioni ahimè lontano da ciò che era la vera chiesa primitiva sono più a nostra “immagine e convenienza”.

Se ne parla tanto e da tanti anni, eppure sono rarissime le reali comunità che realizzano ciò di cui parlano i vangeli e gli atti degli apostoli. Cosa s’intende per vero risveglio? Un mantenimento di uno status quo, oppure uno “scuotimento” necessario a svegliarsi dal torpore in cui viviamo per mille scuse personali, più o meno ” corrette ” in grado di farci assumere le proprie responsabilità e funzioni? C’è tanto da comprendere da questo esodo di massa che sta accadendo ogni giorno. Anche l’integrazione stessa potrebbe essere una risorsa per tutti noi, per realizzare un cammino cristiano fatto più di risorse che non di paure. Un esempio di buona integrazione è quella che arriva da Palermo, messa in campo dal C.I.A.S. negli anni attraverso un percorso cristiano e integrazione, di ragazzi extracomunitari seguiti con le relative associazioni, ha conseguito ottimi risultati sortivi, artistici e musicali, e, dove così alcuni di questi ragazzi, nulla tenenti, sono poi approdati a campionati sportivi professionali tra l’Italia e la Germania. Ciò però che divide è mette paura dovrebbe spingerci a pregare ed a unirci.

Forse è il momento di prendere veramente coscienza e posizione, discernendo tempi e circostanze. 1Cron.12:33 ” Dei figli d’Issacar, capaci di capire i tempi, in modo da sapere quel che Israele doveva fare..”.

Vincenzo  Lipari | Notiziecristiane.com

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