L’anima mia attende il Signore, più che le guardie il mattino.” Salmo 130:6
di Agostino Masdea – La “parola d’ordine” era una frase che usavano i militari per dimostrare di avere diritto di accesso in un determinato luogo. Oggi invece si usano i badge, oppure, per avere accesso ad un computer, alla casella di posta o al conto corrente, si usano le “password”.
La password del cristiano è “fede”. La fede ci permette di entrare nelle realtà spirituali e ci mette in comunicazione con Dio. Paolo scrive in Romani 5:1-2: “Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo…” e aggiunge poi: “per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio”.
La fede perciò ci consente di “entrare” nella presenza di Dio, di essere perdonati (giustificati) e avere quindi pace con Lui. Inoltre ci dà l’accesso alla grazia e possiamo dunque guardare alla vita che abbiamo davanti a noi con fiducia, ottimismo e speranza.
Paolo, nel verso successivo, ci dice che “l’afflizione produce perseveranza” e il salmista, aspettando il Signore sapeva che la sua attesa non sarebbe stata delusa.
Egli paragona la sua attesa per il Signore a quella delle guardie che di notte aspettano la fine del loro turno. Hai mai fatto un turno di lavoro notturno o sei stato seduto su una sedia per tutta la notte per assistere un familiare malato in ospedale? La fede che Dio apprezza è quella che sa attendere, perché, come dice l’antico profeta: “…il suo levarsi è certo come l’aurora. Egli verrà a noi…” Osea 6:3
Forse anche tu stai attraversando una notte difficile e non vedi l’ora che finisca. Il mattino arriverà presto! Non dimenticare la “password”! Lasciati incoraggiare da queste parole: “Ma per voi che temete il mio nome, sorgerà il Sole della giustizia con la guarigione nelle sue ali”. Malachia 4.2
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