Cos’è la nuova nascita? Probabilmente se si ponesse questa domanda a molti religiosi (soprattutto a cattolici, i quali dicono di far parte della “chiesa più grande”) chissà quanti non saprebbero neanche dire di cosa si tratti.
Eppure questa verità è stata definita come fondamentale da Gesù. Tanto che il Signore ha detto che chi non sarà nato di nuovo non potrà entrare nel regno di Dio, né vedere o gustare le cose del regno di Dio! Dunque si comprende che tale realtà in effetti è molto più importante del battesimo, del matrimonio, della catechesi (infatti molti di coloro che fanno i catechisti “probabilmente” non hanno mai conosciuto l’esperienza della nuova nascita, come non la conoscevano quelli che a sua volta fecero il catechismo a loro stessi), della chiesa stessa! Infatti a che serve far parte di una “chiesa” senza aver mai sperimentato la nuova nascita, dato che Gesù ha detto che senza la nuova nascita nessuno potrà entrare nel regno di Dio?! Senza avere sperimentato la nuova nascita si corre il rischio di stare in una realtà religiosa (una comunità, un “cammino”) senza essere mai entrati nel regno di Dio (nel vero regno dello Spirito!)
Sono stato cattolico e non ho mai sentito parlare di questa realtà. Come mai, dal momento che – come abbiamo visto – Gesù la ritiene fondamentale, così fondamentale che senza di essa nessuno vedrà il regno di Dio? Probabilmente nella chiesa cattolica nessuno me ne aveva parlato a causa del fatto che nessuno di quelli con cui avevo avuto contatto (preti, suore, catechisti, vescovi, dirigenti di comunità ecclesiastiche e religiose, monaci, chierichetti, parrocchiani, scrittori cristiani) l’ha mai sperimentata e vissuta. Eppure è proprio di questa verità che Gesù parla a Nicodemo (uno dei capi dei Giudei) quando questi decide di andare a parlare con Lui (Giovanni 3: 3 -5).
Grazie a Dio un giorno Lui mi ha concesso di vivere questa esperienza, facendomi rinascere dall’Alto, per mezzo del Suo Spirito. Che gran giorno: cominciare a sentire la presenza reale e vivente di Dio! Da allora per me tutto è cambiato. Ora Dio per me è vivente. E sono stato liberato dalle opere morte, a cominciare dall’adorazione di statue morte. Che miseria spirituale resta a chi non ha realizzato la nuova nascita, a chi non ha mai sperimentato la presenza di Dio. Costui viene illuso che l’unica esperienza che gli è data di fare è quella di adorare statue e pezzi di legno. Simulacri del vero Dio. Ma “poverino”, cosa può fare colui che non ha mai sperimentato la nuova nascita e non sa ancora che Dio è vivente e che, quindi, Egli non ha nulla a che fare con quegli spaventapasseri di cui sono piene le chiese dove questa fondamentale dottrina è sconosciuta e non viene per niente insegnata? Beh, questo “poverino” potrebbe cominciare a leggere il vangelo e a prendere atto dell’importanza di questa esperienza, senza la quale egli non vedrà mail il Signore (se dovesse continuare a stare fra gente che ancora non ha conosciuto questa realtà – come Gesù, che biasimando Nicodemo gli disse: “Come Nicodemo, tu sei il dottore (cioè un insegnante religioso) in Israele, e non sai queste cose? Noi (Gesù e i suoi discepoli) parliamo di quello che sappiamo e voi non ricevete la nostra testimonianza!” (Giovanni 3: 3- 5) Già, come Nicodemo si può pure essere dei religiosi ed anche ad alti livelli, ma non aver mai sperimentato la nuova nascita, ossia un incontro reale e vivente con Gesù. Saulo di Tarso (il futuro apostolo Paolo – secondo i piani di Dio) sconosceva anch’egli questa realtà, fin quando il Signore stesso non decise di apparirgli sulla via di Damasco. Se Saulo non avesse mai fatto quell’esperienza a quest’ ora sarebbe rimasto Saulo, il persecutore dei cristiani, anziché l’apostolo delle genti. Non so se sto riuscendo a trasmettere l’importanza di questa verità evangelica (ossia del vangelo, ossia di Cristo, e dunque preparata per i veri cristiani). Questo è quello che vorrei riuscire a fare con la grazia di Dio attraverso questo articolo. Infatti, purtroppo, bisogna constatare che molti ancora oggi sono completamente ignari di tale insegnamento di Cristo e di tale esperienza. Molti sono solo dei religiosi vincolati e invischiati da un mare di idee e tradizioni, senza mai avere sperimentato la reale presenza di Cristo. Infatti soltanto sentendo e gustando la reale presenza di Cristo si potrebbe diventare quel tipo di adoratori che la Scrittura chiama veri adoratori (“I veri adoratori – quelli che il Padre richiede – adoreranno il Padre (Dio) in Spirito e verità”, dice Gesù (Giovanni 4: 24). Di conseguenza, non avendo mai sperimentato la realtà della nuova nascita, quanti falsi adoratori vi sono nel mondo! Anzi, dato che parliamo di “adoratori” più che nel mondo in generale possiamo dire che molti falsi adoratori si trovano proprio nelle chiese cosiddette cristiane. E se molte chiese cristiane adorano falsamente Dio (cioè non in Spirito e Verità – come Dio stesso richiede) non è il caso di dire che “forse” anche tali chiese insieme ai loro falsi adoratori sono anch’ esse false? Ed, in effetti, “se” la nuova nascita è la dottrina più fondamentale che Gesù abbia insegnato, cosa bisogna di dire di quelle chiese che a mille cose pensano e mille cose insegnano tranne che questa principale verità?
Probabilmente quando Nicodemo si sentì dire da Gesù che bisognava che egli nascesse di nuovo questo “dottore della Legge” dovette intuire che tutto quello che sapeva, tutto quello che conosceva, non gli serviva a niente (dal momento che Gesù gli stava dicendo che così com’era non sarebbe mai entrato in cielo!)
Ecco perché l’apostolo Paolo, quando per grazia di Dio sperimentò queste realtà, disse: “Io ho reputato tutte quelle cose (ossia le conoscenze religiose e teologiche che aveva accumulato) tanta spazzatura, al fine di conoscere Cristo (non teoricamente, ma realmente, sentendone la viva presenza)”.
Caro lettore, se ti stai rendendo conto che le cose che hai (le tue conoscenze religiose e teologiche) non ti hanno fin’ora portato a sentire e gustare la presenza di Cristo, ti esorto a fare come Paolo: getta le tue conoscenze teoriche e considerale pure come tanta spazzatura (perché tali potrebbero essere) e comincia a ricercare la reale presenza di Cristo. Smetti di fare il religioso e comincia ad essere credente… non nel sistema di dogmi che ti hanno trasmesso, ma in Gesù.
Nicodemo andò a Gesù di notte per non farsi vedere dai suoi correligionari. Ma fece così solo all’inizio. Poi, quando, si convertì (dalla religione alla fede in Cristo) uscì allo scoperto e si dichiarò pubblicamente come discepolo di Cristo. E “se” ciò gli costò la scomunica dalla cerchia dei propri colleghi religiosi (dottori!), tuttavia io pensò che egli volontariamente si espose a tutto questo, perché voleva realizzare quello che Cristo gli aveva detto: “Nicodemo bisogna che tu nasca di nuovo (di acqua e di Spirito) se vuoi vedere ed entrare nel regno di Dio”. Io penso che, come Paolo, anche Nicodemo gettò via i riti esteriori della propria religione e si diede a ricercare quell’esperienza reale e viva della presenza di Dio. Cosa siano quest’acqua e questo Spirito di cui Gesù parlò a Nicodemo lo abbiamo rivelato dalla Bibbia, che dice che l’acqua è la parola stessa del Signore, mentre lo Spirito è lo Spirito Santo che Gesù ha promesso di dare a tutti coloro che gli ubbidiranno (ossia che faranno quello che dice Lui, secondo come lo dice Lui) – v. Atti 5: 32.
Tutti coloro che, facendo così, giungeranno a sentire la reale presenza del Signore entreranno nelle schiere dei veri adoratori di Dio! Iddio ti possa benedire. Amen.
Enzo Maniaci | notiziecristiane.com
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