La musica è lo specchio dell’anima, anche per Marilyn Manson

Ho sentito molte volte questa frase e in effetti è così. Riflette quello che abbiamo dentro. Se siamo innamorati sospiriamo sulle canzoni romantiche, i giovani arrabbiati condividono quelle dei rappers ribelli, e se siamo energici ci buttiamo sul rock. Ma cos’ha dentro chi ascolta Marilyn Manson?

Ci sono state molte polemiche sul concerto svoltosi ieri sera. Ovviamente, non ci siamo andati. Non ci piace la sua musica ne’ la volgarità scenica con cui diventa spettacolo, e ospitare un simile evento credo sia stato e sarà sempre di cattivo gusto. Il cantante Marilyn Manson è un satanista che nelle sue canzoni inneggia al diavolo, dissacrando ogni principio e valore di bene e di sacralità. Probabilmente anche per la sua prossima tappa a Torino prevista per il 22 Novembre saremo qui a protestare e a sperare che non bruci la bibbia, gesto ormai consueto, per chi come lui sfrutta questo triste sipario per accrescere la sua popolarità.

Tuttavia, il problema, secondo il nostro modesto parere, non è tanto la musica che parla di morte, ma è la morte nel cuore di chi l’ascolta e continuerà a farlo con o senza concerto.

So che pacificamente si sono tenuti gruppi di preghiera, veglie ed evangelizzazioni per fermare i suoi eventi;si è fatto bene! Per noi la preghiera è un’arma efficacissima.

Marilyn Manson, cresciuto con un nonno che non nascondeva aberranti perversioni sessuali, dalla zoofilia al sadomasochismo. Chiuso in una scuola in cui si pretendeva di infondergli la fede con la proibizione di tutto e il terrore dell’apocalisse, al punto da generare in lui incubi da cui ha avuto origine il suo personaggio inneggiante all’anticristo superstar (titolo di un suo album).

Forse un po’ delle tenebre che mette in musica le ha nell’anima. Io, da cristiano, pregherei per questo, perché possa trovare la pace da cui sembra lontanissimo.

Anche perché a noi non fa paura neanche un po’. Siamo uomini di fede, figli di Dio, e come nel calcio quando si affronta una squadra forte, non incutiamo nei giocatori il terrore per l’avversario, ma la consapevolezza della propria forza.

Così chi fa musica, anche se satanica, non sarà mai più forte di chi la musica l’ha creata e di come il mio Signore e Salvatore, ha creato la lode e l’adorazione per stare alla sua dolce e potente presenza.

Non so se per il prossimo concerto a Torino brucerà la bibbia… be, sappia che se ha dato fuoco alla Parola di DIO (e chi come lui in precedenza lo ha fatto), non oso immaginare cosa gli è riservato se non si pente dei suoi peccati ed accetta Gesù come suo personale salvatore.

Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com


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