La notizia correva sul web, poi fece il giro dei notiziari e in meno di un paio d’ore tutto il mondo sapeva che il tal cantante famoso, improvvisamente era morto. Lasciando le persone senza parole e esterrefatte. “Non era poi tanto vecchio e fino all’altra sera aveva fatto un concerto ed era in forma” – dichiarava qualcuno – “Ma che cosa l’ammazzato?”. “Un infarto” – rispose un altro – “O forse “un ictus” – rispose un altro ancora; fatto sta che se ne è andato, volato via da questo mondo. Ma dov’è sarà adesso? In cielo, vicino ad altri personaggi noti come lui. Qualcuno azzardava per fino a dire: suonerà e canterà con gli angeli di Dio (come se gli angeli non sapessero cantare). Eppure era un brav’uomo, aveva divorziato cinque volte, è vero, e aveva avuto dieci figli, due figli per ogni moglie, ma era una persona per bene, un brav’uomo. Non era un credente praticante ma al collo portava sempre una bella croce luccicante. In qualche intervista qualche volta era stato un po’ sgarbato ma era lo stress del suo lavoro. Qualche volta usava un po’ di droga, ma leggera, e fumava qualche spinello; lo fanno un po’ tutti gli artisti, non c’è niente di male!
Ai funerali poi, circondati da tanta sicurezza e polizia, arrivarono altri colleghi del defunto, altri artisti altrettanto importanti come lui, vestiti di nero, con un occhiali neri e visi pallidi, con espressione stupefatta come per dire: “Ma com’è successo?” Quasi come se la morte dovrebbe arrivare solo per alcuni e non per gli altri. In quelle ore di dolore, le persone comuni, i fans dell’artista, tutti si strinsero attorno alla memoria e ai ricordi del cantante. La città era in lutto cittadino, e la gente sembra attonita per questa disgrazia avvenuta a ciel sereno in un giorno come tanti. Nel giorno dei funerali, la città era sconvolta, la gente si accalcava e manifestava il loro affetto con grida e pianti, mentre le note delle sue canzoni echeggiavano ovunque, per tutta la città. C’erano anche striscioni con frasi del tipo: “Adesso sei con Dio fra gli angeli del cielo ma non ti dimenticheremo mai!” – “Hai riempito con la tua musica la mia giovinezza, e so per certo che Dio ti ha riservato un posto speciale lassù nel cielo” – “Io so che tu ci vedi e sorridi da lassù, un giorno ci rivedremo in cielo! Ciao amico mio” – E via via tante frasi belle e commoventi. Ma fermiamoci un attimo: ma siamo proprio sicuri che il famoso cantante morto all’improvviso sia in cielo alla presenza di Dio? O potrebbe trovarsi altrove, tutt’altro che felice?
Dio dice: “Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice il SIGNORE”. “Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri”. (Isaia 55:8-9).
Il fatto di essere persone per bene, persone tranquille, persone oneste, non dà nessuna garanzia che alla tua morte andrai in cielo. Gli uomini vengono salvati per la sola grazia e non per opere. Spesso l’opinione pubblica dà per scontato che, chi è una persona per bene, che non abbia ammazzato nessuno, non abbia mai rubato, per ragion di logica debba andare in cielo. Ma il Signore non agisce affatto così. Chi accetterà nella sua vita il Cristo come personale Salvatore riceve in “dono” la vita Eterna. Il “dono” è un regalo, “gratis”, senza alcun merito e senza condizione e senza che tu possa aver fatto qualcosa per meritarti la salvezza.
Tantissime persone non immaginano nemmeno la loro fine e la fine di coloro che adulano. La gente non crede, o crede in modo generale, dai santi ai maghi, dalla fede cristiana alla fede orientale, da Dio alla superstizione, insomma credono ma è come se non credessero, infatti si affidano alla sorte che in se stessa è già un peccato! Qualcuno invece è più devoto a qualche santo o a qualche immagine che a Gesù stesso che dà la vita eterna e il perdono dei peccati. Però, quando muore qualcuno a loro caro, lo pretendono che questi sia beato fra le schiere degli angeli del cielo. Ma le vie del Signore sono completamente opposte alle loro vie. Lo sapevate voi che una persona che abbia passato la sua vita tra droghe, alcol, prostituzione, furti, omicidi e altro, possa alla fine della sua esistenza essere salvato? Mentre per esempio un dottore che ha salvato vite umane, onesto, sincero, un uomo dabbene e rispettato possa passare la sua vita all’inferno? Ma com’è possibile tutto questo, direte voi? Se Dio è giusto non può comportarsi così! E assurdo? No amico, sono semplicemente le Sue vie diverse dalle tue questo il problema. La tua prospettiva è distorta, la questione tu la vedi dal lato puramente umano e non dal lato spirituale. Il dottore buono, onesto e per bene, può essere un ateo, un nemico di Dio, un non credente, una persona che crede all’evoluzione o alla scienza e non in Dio. Mentre l’assassino, il ladro, l’imbroglione, ecc., quando gli verrà data la possibilità di accettare il perdono da parte di Dio mediante il Salvatore, se lo accetta, se si ravvede dei suoi peccati, sarà salvato, come fece con il ladrone sulla croce.
Dio fa una cosa che nessun uomo non potrà mai fare: dimenticare e perdonare tutto; se in te o nel malfattore o nel dottore onesto c’è un sincero e pio ravvedimento. Una persona anche se si troverà nel braccio della morte, come si trovò il ladrone sulla croce con Gesù, i suoi peccati saranno cancellati, spariti, annientati per il Sangue prezioso del Cristo Crocifisso. Il ladrone non verrà visto da Dio come tale, ma apparirà come un essere perfetto come se non avesse mai peccato. Perché Dio guarderà a lui attraverso il Figlio e lo vedrà “perfetto” come lo stesso Suo Figlio è perfetto. Il Figlio ci renderà perfetti come se non avessimo mai peccato, questo fa la grazia, ci rende perfetti e giusti. Quando il Libro della vita si aprirà e il tuo nome sarà pronunciato, anche se ci saranno altri mille che si chiameranno con il tuo stesso nome, stai pur certo che sarà proprio il tuo, in cielo non ci saranno scambi di persone. Sarà il tuo marchio ad identificarti, sarà il sigillo del Sangue di Gesù messoti al momento della tua conversione a sigillarti per l’eternità. Ma non solo allora Dio ci vedrà perfetti per mezzo del Figlio, ma “Oggi” ci vede perfetti perché abbiamo creduto in Colui che il Padre ci ha donato.
“Chi crede nel Figliolo ha (non “spera di avere”, ma ne è in possesso proprio adesso!) vita eterna (Giovanni 3:36).
E quando il diavolo si presenta a noi per incolparci dei nostri peccati, Gesù gli mostra le mani e il costato forato e gli dice: “Per costui ho pagato io”. I suoi peccati me li sono caricati sulla Croce quel giorno al Calvario, in lui non c’è più nessuna condanna, ma solo l’eredità che il Padre mio gli ha promesso. “CI CREDETE?” Io sì e Amen! Logicamente lo sappiamo tutti che non siamo ancora perfetti, ma Dio ci vede come se lo fossimo grazie a Gesù che prese il nostro posto sulla croce
(1° Giovanni 1:8-10; 3:9).
Il dottore, che abbiamo raffigurato come colui che nonostante la sua onestà è incline ad accettare Gesù come Suo sostituto, non verrà salvato perché non ha voluto essere salvato. Non ha voluto essere sigillato dal Sangue del Figlio di Dio. E farà la fine dell’altro ladrone che pur trovandosi vicino a Dio Lo insultò e Lo rinnegò. Allora quando il Libro sarà aperto, e il suo nome non sarà trovato nel Libro della Vita la sua fine sarà tremenda. Chi compie dei crimini e dei reati, sconterà la sua pena in carcere o addirittura con la morte benché abbia accettato Gesù come personale Salvatore, ma la sua anima sarà salvata. Molti uomini dovranno seguire la giustizia ordinaria di questa terra, benché figli di Dio. Mentre molti saranno rispettati e onorati per la loro condotta come il dottore del nostro esempio, ma alla fine dei lori giorni gli spetterà (per loro scelta) l’ira tremenda di Dio: “…è cosa spaventevole di cader nelle mani dell’Iddio vivente” (Ebrei 10:31).
La maggior parte delle persone, biblicamente sono ignoranti, e non sanno trascendere l’umano dallo spirituale. Per questo Dio dice: “[…] né le vostre vie sono le mie vie […]” (Isaia 55:8).
Ma la colpa di chi sarà se siamo così ignoranti sulle cose di Dio? Nostra, perché non crediamo e non abbiamo voglia di credere, questa è la verità. E fintantoché resteremo in questa posizione, fintantoché non crediamo nel Figlio come sostituto per le nostre colpe, per i nostri peccati, non resta altro che aspettarci il giorno del castigo di Dio. Non ci credete? Io ci credo! E credici anche tu amico che leggi, altrimenti non capirai mai il perché della vita, il perché della tua esistenza, il perché di tanta sofferenza, il perché Dio mandò a morire Suo Figlio Gesù su di un pezzo di legno maledetto al posto nostro, e purtroppo molte cose non si capiranno se non sia ha lo Spirito Santo come guida della Sua Parola, allora e solo allora saremo in grado di capire tante cose e perché le vie del Signore sono differenti dalle nostre vie.
(Isaia 55:8-9)
Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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