La moglie guarisce dal cancro: milionario dona tutto in beneficenza, ma lei lo lascia

Brian-Burnie

Brian-BurnieEra talmente euforico quando la sua amata moglie era riuscita a guarire dal cancro che senza pensarci su due volte aveva venduto la proprietà di famiglia, le auto di lusso e molti altri averi per instituire una fondazione benefica che aiutasse gli altri pazienti malati.Questo gesto altruista però gli è costato caro e ora oltre alla sua fortuna ha perso anche la moglie che lo ha lasciato perché stanca del suo costante impegno per gli altri a discapito della famiglia. È l’incredibile storia di Brian Burnie, un multi-milionario inglese che ha dilapidato oltre 16 milioni di sterline in beneficenza per aiutare i malati di cancro. Nel 2012, a tre anni dal suo gesto, infatti l’uomo si è ritrovato anche senza moglie, ormai non più disposta ad assecondare quella che ormai era diventata una dipendenza.

L’uomo aveva venduto tutto

In effetti il 70enne, già imprenditore, era sempre stato un filantropo ma dopo la malattia della donna e la sua guarigione da un cancro al seno, nel 2009, aveva iniziato a cedere tutto arrivando a vendere di nascosto anche la villa di famiglia per affittare una piccola casa di fronte ad una palazzina popolare. A questa punto la signora, che fino a quel momento aveva condiviso con il marito le opere di beneficenza, ha detto stop dando mandato ad un avocato per le pratiche di divorzio dopo 30 anni di matrimonio. “Io non volevo dare via tutto. Abbiamo bisogno di una casa e un reddito, abbiamo tre figli. Voglio sicurezza per noi e la nostra famiglia” ha spiegato oggi la donna ai media britannici, concludendo: “Dopo aver battuto il cancro non avevo intenzione di passare il resto della mia vita in una casa come quella e facendo tutto per tutti gli altri”.

Approfondimenti: beneficenza

Tratto da: http://www.fanpage.it/

Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore. La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra! Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona. Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.

Matteo 6:19-34


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