La misericordia di Dio nel perdonare qualsiasi peccato

“Dice il Signore; “anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana” (Isaia 1:18).
Non è il tuo passato a determinare il tuo futuro; il passato può influire nella misura in cui gli diamo il valore. Ma è il tuo presente che può influire sul tuo futuro, questo sì. Il tuo oggi può cambiare tutto. Addirittura oggi hai l’opportunità di far passare la spugna sul tuo ieri; oggi è un giorno importante per la tua vita, non rimanere incastrato nel tuo ieri, ma vivi oggi. Oggi se invochi il nome di Gesù non sarà più come prima. Voglio raccontarvi una storia di due re, padre e figlio Ezechia e Manasse.
Ezechia fu per certi aspetti il migliore come re d’Israele. Mentre invece Manasse credo che rimase il peggiore in assoluto fino ad un certo punto sempre come re d’Israele. Ma c’è un perché: Ezechia fu un uomo fedele al Signore, aveva creduto in Lui e molte volte, il Signore, lo aveva liberato e lo aveva anche guarito da una malattia donandogli 15 anni di vita in più mentre già gli era stata data una sentenza di morte.
Ezechia sapeva che, da quel momento aveva 15 anni di vita ancora, poi sarebbe morto. Erano tutti anni guadagnati per Ezechia. In questi 15 anni a Ezechia nasce un figlio, esattamente dopo tre anni dalla sua sentenza. Quando passarono i 15 anni, Manasse aveva solo 12 anni. Sicuramente Ezechia gli trasmise la testimonianza del Dio di Israele, le meraviglie che aveva fatto nella sua vita. Ma, probabilmente, quel ragazzino, Manasse, non accettava che suo padre, tanto amato, se ne andasse in maniera così inspiegabile per lui, anche se penso che Ezechia gli avesse spiegato il perché.
Ed ecco che, dopo la dipartita del padre, Manasse viene nominato re all’età di 12 anni e inizia un percorso terrificante, nel senso che per la sua giovanissima età, commette tantissimi errori, spinto anche da un odio interiore verso Dio che aveva anche conosciuto ma di cui non accettò mai la decisione di lasciar morire il suo genitore, senza rendersi conto che si trattò di un atto di grazia.
In ragione di ciò, cominciò a decidere le cose peggiori per il popolo d’Israele e per se stesso, ma soprattutto contro Dio. Fece tornare gli evocatori di spiriti, fece passare i suoi figli per il fuoco donandoli a statue che rappresentavano Satana in terra, promosse la stregoneria e gli indovini, si diede alla magia. Insomma, fece tutte quelle cose che non potevano piacere a Dio e che oggi nelle nostre Bibbie troviamo come assolutamente vietate dal mettere in pratica.
Poi, ad un certo punto il Signore mandò un esercito di babilonesi per assediare Israele e catturare Manasse. Lo presero vivo, lo appesero conficcandogli degli uncini al petto e lo portarono in esilio a Babilonia. Leggiamo dalla Bibbia:
Seconda Cronache 33:12-14:
“E quando egli fu angosciato, implorò il Signore, suo Dio, e si umiliò profondamente davanti al Dio dei suoi padri. A lui rivolse le sue preghiere, e Dio si arrese ad esse, esaudì le sue suppliche e lo ricondusse a Gerusalemme nel suo regno. Allora Manasse riconobbe che il Signore è Dio. Dopo questo, Manasse costruì fuori della città di Davide, a occidente, verso Ghion nella valle, un muro che si prolungava fino alla porta dei Pesci”.
Manasse ricominciò una vita vera, in un attimo la sua vecchia vita venne cancellata dalla GRAZIA di DIO. La sua rabbia venne trasformata in umiliazione e quella umiliazione gli permise di ricevere il perdono e di riconciliarsi con Dio.
Di fatto, Manasse si sveglia da un brutto sogno, il suo passato non c’è più, è stato cancellato. Egli ritorna a Gerusalemme di nuovo e fa l’esatto opposto di quello che faceva prima, porta il popolo ad adorare il Signore, porta se stesso finalmente davanti a Dio in maniera giusta.
Dio è MISERICORDIOSO, DIO È BUONO. Dio vuole fare questo anche con te, con me e con tutti. La nostra rabbia, il nostro dolore, i nostri peccati Egli li cancella con il Suo AMORE, perché Gesù fece questo per noi sulla croce, perché ci ama, ci ama di un amore infinito.
Saranno forse anni che non riesci a perdonarti credendo che i tuoi peccati siano imperdonabili, senti che il loro peso ti schiaccia l’anima e che Dio ti è ostile. Non è vero, è la voce del diavolo che ti suggerisce questo.
Ricordati: la GRAZIA di Dio è tanto alta e infinita che copre i peccati più abominevoli che l’uomo giudica impossibili da perdonare. Ma Dio vuole che nessuno si perda, l’importante è andare a Lui con UMILTÀ. Se ciò avviene, sentirai scorrere la Sua GRAZIA per tutto il tuo corpo e allora e solo allora saprai che sei perdonato e la tua vita sarà trasformata dal Divin Amor.
Dio ci benedica, Amen!
Tradotto dall’orale di una meditazione del fratello Clauco Rabitti
allo scritto. Dal vs fratello Francesco La Manna
Molti mi chiedono se possono condividere le testimonianze che posto.
Certamente lo potete fare, però, non eliminate il nome della pagina e il nome dell’autore

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