I gesti, valgono più di mille parole; le parole svaniscono come il vento nella nostra memoria, ma i fatti restano incisi nel cuore.
Tale è così anche per la vita spirituale, ma sopratutto, dinanzi a DIO… Ecco perché il Signore chiede il tuo cuore e non la tua religiosità!
Questo è da sempre, uno dei più grandi pericoli per il popolo di DIO e nella vita dell’uomo: Significa non vivere veramente! Significa indossare delle maschere! Significa mostrare solo una facciata “imbiancata”, ma tenendo nascosto dentro, spesso con frustrazione, immense chiazze nere ed ahimè, queste maschere, le abbiamo indossate tutti, solo che, c’è chi non scorge più la vera bellezza non riuscendo a farne a meno.
“Il Signore non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell’uomo; l’uomo guarda all’apparenza, ma il Signore guarda al cuore [1° Samuele 16:7]”
Potremmo definire l’apparenza come la tendenza a dare grande importanza all’esteriore, al compiacimento delle persone,a mostrare solo un lato di una medaglia, quella più “luccicante”, a fare e dire ciò che appare migliore ma con il rischio, così, di non vivere più nella realtà.
La bellezza interiore, che quando si incontra è frutto di maturità, di felicità, gioia e dei frutti maturi dello spirito, fa sempre la differenza!
Questo, dovrebbe essere una costante che ogni persona dovrebbe ricercare per vivere in pieno il suo rapporto con DIO e con il suo prossimo, ma spesso,anche in questo ambito – chiese e pseudo realtà ecclesiali – non viene veramente fatto se non, in rari casi accennato. (Lascio a voi il motivo è la riflessione del perché).
In ogni individuo pertanto potremmo evidenziare che convivono quattro persone: la persona che noi crediamo di essere; quella che gli altri pensano che siamo; quella che Dio conosce e quella che inizia veramente a vivere quando sotterra il proprio “Io”.
“Ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di Colui al quale dobbiamo rendere conto! [Ebrei 4:13]”… Se questo verso si comprendesse veramente,tanti pilastri, pseudo ministri di culto e uomini religiosi inizierebbero a tremare!
Nella vita spirituale ma anche in quella materiale, la sola apparenza, senza la sostanza dell’unzione, della saggezza interiore, è una vita vuota! Non porta nessun giovamento neppure frequentare una chiesa e darsi o donare se realmente,la tua stessa vita a cagione di logica e di cuore, non è donata a DIO, il quale va sempre alla ricerca di uomini che piegano il proprio “Io” dinanzi a Lui per vivere con Lui e il prossimo!
Concludo con l’ultimo esempio e con ciò che le scritture,unico metro di direzione, ci insegnano:
Nell’apocalisse e nei Corinzi viene menzionata una precisa forma esteriore di credenti, i quali avevano una grande fama, i loro nomi erano importanti, ma ciò non commosse DIO: “Io conosco le tue opere, tu hai fama di vivere ma sei morto [Apocalisse 3:11]” – Quello che gli altri pensavano era falso! Avevano la forma della religiosità, senza la potenza della santità.
Questo è tutt’oggi, lo specchio di tante realtà ecclesiali e di tanti adepti che si illudono di vivere pienamente.
Ricerchiamo veramente il volto di DIO. Facciamolo nella nostra “cameretta”, iniziatelo a fare con tutta la vostra famiglia e non guardate all’esteriorità religiosa esterna, guardate invece alla Corona della vita eterna.
Tutte le false realtà ecclesiali cadranno e saranno sotterrate con la propria arroganza e sotto la polvere della propria apparenza.
Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com
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