Isaia capitolo 6: 1 – Nell’anno della morte del re Uzzia, vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio.
2 Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due copriva la faccia, con due si copriva i piedi, e con due volava.
3 L’uno gridava all’altro e diceva:” Santo, Santo, Santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra tutta la terra è piena della sua gloria!”.
Che cosa possono vedere gli angeli che del continuo volano sopra il trono di Dio? Ammirano con stupore e grande meraviglia, le infinite sfaccettature della luce sfolgorante di miriadi di sfumature colorate, della variegata personalità di Dio.
In costante evoluzione, essa riflette la poliedricità del carattere di Dio. Egli espande la sua luce come un diamante dai “tagli” incontabili.
Essa è per me l’immagine più consona, “un’ immagine creata dalla mia mente” della gloria di Dio.
Immagine non visibile nella sua pienezza, ma singolarmente riflessa dal cuore e sul volto dei Santi, di coloro che credono alla verità, della rivelazione Divina per opera del vangelo di verità, Cristo Gesù.
Giovanni capitolo 1 verso 9 La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo.
10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto.
Dio ci ha fatto a sua immagine e somiglianza, e ad ognuno degli uomini ha dato una parte della sua luce.
Egli ha dato a ciascuno delle caratteristiche uniche, inimitabili. Aspetto, carattere, attitudini, capacità, di percorso di vita.
Ogni uomo ha dei “talenti” creati appositamente per lui.
Ogni uomo “ riflette “ la propria singola parte di luce di Dio, della sua personalità, per esprimerla e rendergliene la gloria.
Il tuo Dio, quel Dio singolare, personale, ha impresso in te, ha trasfuso in te, alcune caratteristiche uniche che sono proprie della sua personalità. Proprio per ciò ti conosce bene, Dio ha progettato te come un “ pezzo “ di se.
Ognuno di noi è uno specchio, che riflette una singola infinitesima parte della luce divina. Si! tu sei proprio quella “sfaccettatura”, quella tonalità, quel particolare bagliore, quella scintilla.
L’uomo, ma più che mai il credente, assorbe e riflette luce divina, uno specchio singolo e singolare, autonomo ma inscindibile dalla totalità, poiché la luce totale è una.
Giovanni capitolo 17 verso 9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi;
10 e tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro.
11 Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te.
Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi.
Luce che può accecare gli occhi e che rimanda nel mondo un bagliore scintillante, un proiezione di luce per aprire gli occhi dello spirito.
Uno specchio che purtroppo può appannarsi, addirittura oscurarsi e rimandare tenebre.
LA SANTIFICAZIONE
Se avessi un bel anello al dito, con un grosso diamante, passerei il tempo ad alitarci sopra, per poi strofinarlo sul bavero della giacca. Perché sia sempre ben lucido, rifletta bene e soprattutto si veda!
Così ogni credente deve, o dovrebbe purificarsi, togliere opacità, rimuovere impronte, righe e riflessi del mondo. Per rendersi disponibile ad un servizio eccellente, riflettere nel mondo la luce di Dio.
E’ un compito proprio, intimo e personale, che spetta a ciascun credente.
Lasciarsi “ pulire “ affinare, lavorare. Annullare le immagini del mondo che ci sono appartenute in un’altra vita, per nascere di nuovo rigenerati.
Giovanni capitolo 3 verso 4 Nicodemo gli disse.” Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?”
5 Gesù rispose:” In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
6 Quello che è nato dalla carne, è carne; quello che è nato dallo Spirito, è spirito.
Rinascere senza scalfitture, per proiettare quella infinitesimale ma potentissima, personale, ma condivisa particella divina che è parte delll’immagine del “ nostro Dio “
GLORIFICARE DIO NELLA PROPRIA VITA
Apocalisse capitolo 5 versi 11 E vidi, e udii voci di molti angeli intorno al trono, alle creature viventi e agli anziani; e il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia di migliaia.
12 Essi dicevano a gran voce;” Degno è l’Agnello, che è stato immolato, di ricevere, la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l’onore, la gloria e la lode”.
Se gli uomini anelassero davvero conoscere Dio, a purificarsi per ricevere e riflettere la sua luce, sul volto di ogni credente sarebbe possibile scorgere la luce di Dio che è amore.
Quanta gloria, quanta luce, quanto amore illuminerebbero il creato.
LA LUCE DEGLI UOMINI
Per quanto un uomo possa apparire grande, senza Dio, la sua luce non è che un lumino, un fiammifero acceso. Non scalda, si consuma, è di breve durata, non sopraffá le tenebre.
Non è possibile riflettere l’immagine di se stessi. Uno specchio può riflettere la propria immagine?
Si resta unici e soli, fragili e fine a noi stessi, il tempo della nostra vita non è che un vapore. Della nostra propria luce non resterà nulla, non si moltiplicherà, non perdurerà, non resterà di essa che un lucignolo fumante.
Ma, se siamo il bagliore di una scintilla, di una luce senza confini, di grandezza incalcolabile, nella nostra unicità, apparteniamo all’immensità da cui proveniamo.
Esiste una via per cogliere la sorgente luminosa da riflettere, una via che è essa stessa luce.
Giovanni capitolo 1 verso 8 Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce.
9 La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo.
10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto.
11 E’ venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto;
ALLORA COME ORA
La salvezza, la redenzione e il perdono dei peccati, sono dispensazione Divina, attraverso il sacrificio di Cristo Gesù. Egli ci pone nuovamente nella posizione di ricevere la giusta “esposizione”, Cristo ha girato la parabola del nostro cuore in modo di cogliere nuovamente la fonte.
DIO ARRIVA AGLI UOMINI, GLI UOMINI NON POSSONO ARRIVARE A DIO DA SE STESSI.
Così Dio ci ha dato un esempio da seguire, Cristo Gesù, figlio di Luce, la Via, la Verità, la Vita, la Parola.
La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre. La salvezza è venuta ed è tornata al Padre, ma non ci ha lasciato orfani. Dio ci ha dato lo Spirito Santo, ricettore e contatto con la luce di Dio.
Ecco se ogni uomo si disponesse a credere, anelasse conoscenza e si preparasse nel tempo della propria vita a riflettere la “propria parte di luce di Dio, Ecco che miriadi di riflessi accecherebbero gli occhi dell’universo, tanto da poterla guardare solo con vista spirituale.
Ogni uomo può essere un credente, ed ogni credente può rendere gloria a Dio, non lasciando spegnere quel personale riflesso che è immagine del tuo Dio, nella tua vita, così come Egli ti ha creato.
Dio desidera relazionarsi specificatamente con il tuo essere personale, con il tuo modo spontaneo, che è un pezzetto di se stesso. Immagine e somiglianza di una particolare sfaccettatura della sua poliedrica personalità.
Isaia capitolo 6 verso 3 L’uno gridava all’altro e diceva, Santo, santo, Santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria.
Francesco Blaganò | notiziecristiane.com
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