Un vento di follia soffia fra i giovani dei nostri Paesi occidentali. “Noi vogliamo la libertà sessuale”, essi dicono. Così, essi vogliono condividere i loro sentimenti col mondo. Anche i figlioli del popolo d’Israele conobbero quest’ondata “d’amore libero”.
Essi si erano radunati attorno ad un vitello d’oro, ai piedi del Monte Sinai, per danzare e divertirsi. Alcuni fra loro si erano perfino svestiti. E Mosè discese dalla montagna con i dieci comandamenti al popolo. Uno di essi diceva: “Non commettere adulterio”. Noi abbiamo veramente bisogno di un nuovo Mosè, che discenda dalla montagna con la Legge, e ci dica una volta di più: “Non commettere immoralità sessuale”.
Che cos’è la questione sessuale?E, anzitutto, perché Iddio ha creato i sessi? La Bibbia non dice in nessun luogo che il sesso di per sé sia cattivo. In nessuna parte troviamo che non se ne debba parlare. La Bibbia contiene le parole più franche su questo soggetto. Essa dice che Dio ci ha creati “maschio e femmina”, e che quando tutta la creazione fu terminata, Egli la giudicò buona. E l’apostolo Paolo ha chiamato il corpo: “Il tempio dello Spirito Santo”.
Nel secolo XIX, si pensò che il corpo fosse una cosa cattiva e che il sesso rappresentava il peccato e la sozzura. E si volle così reprimere i sentimenti sessuali al di là di ogni misura; e adesso noi viviamo in un periodo di violenta reazione a quest’attitudine del passato.
Iddio ci ha dato il sesso per tre ragioni: per la propagazione della razza umana, per dare al vero amore, nel matrimonio, la sua pienezza, e perché l’uomo e la donna potessero esprimere la loro unità. La Bibbia insegna: “Sia il matrimonio tenuto in onore da tutti, e sia il talamo incontaminato; poiché Iddio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”.
Dopo che Iddio aveva santificato il sesso, mediante il matrimonio, nel giardino di Eden, sopravvenne una tragedia. L’uomo si rivoltò contro il suo Creatore, e questa ribellione innalzò un muro fra Dio e l’uomo. Era nato il peccato: una malattia da cui ognuno di noi è preso. La Bibbia dice che un velo è stato posto sul nostro spirito: “Noi siamo accecati dall’iddio di questo secolo”.
Il peccato non influenza soltanto la nostra vita intellettuale, ma anche le nostre relazioni con Dio. Esso ci separa dal Signore, attraendoci nella morte spirituale, vale a dire, nella morte rispetto a Dio. Questo spiega perché alcuni si diano all’alcolismo, alla droga, all’immoralità. Noi cerchiamo la felicità e la pace. Siamo stati creati per essere in comunione con Dio e, senza di Lui, noi non troveremo mai la felicità.
Il peccato influenza la vita sessuale; le genti l’hanno usato in una maniera che Dio non ha voluto. E’ apparsa la concupiscenza. Vi è una grande differenza fra le parole “amore” e “concupiscenza”. Migliaia di giovani pensano di essere innamorati quando provano un’attrazione fisica l’un per l’altra; e tale desiderio fisico mena spesso alla concupiscenza. Oggi poi si utilizza il sesso per vendere qualsiasi cosa, dal sapone all’automobile. Ed esso ci preoccupa al punto che ne siamo ossessionati.
Perché Iddio ci comanda: “Non commettere immoralità”? Egli lo fa, soprattutto, per proteggere il matrimonio per il futuro. Molti matrimoni fra i giovani di oggi sono dei matrimoni forzati. “Sono forzati a sposarsi”. Troppo spesso questi giovani non erano fatti l’uno per l’altra. Circa la metà di tali matrimoni non durano più di due o tre anni. Se noi siamo immorali prima del matrimonio, questo ne sarà l’effetto. Ogni psichiatra o uomo di chiesa, che abbia studiato la questione, ve lo dirà. In secondo luogo, Iddio lo fa per proteggere i nostri corpi. Il dott. Arturo Curtis, nel Michigan, ha dichiarato: “Le malattie veneree che sono contagiose hanno preso tali tragiche proporzioni da raddoppiarsi in questi ultimi dieci anni”. In terzo luogo, Egli lo fa per proteggerci sul piano psicologico. Un grande psichiatra mi ha detto che la metà degli studenti soffre di un profondo senso di colpevolezza sessuale. La nostra natura porta in sé una legge morale e l’immoralità provoca dei disturbi emozionali e uno stato costante d’incertezza. In quarto luogo, Iddio ha dato questo comandamento per proteggere la nostra società e riaffermare le nostre nazioni. Il problema morale può distruggere la struttura di un intero paese. L’antica Roma divenne così immorale da coinvolgere tutta la sua vita nazionale, provocando il giudizio di Dio su di essa. La Bibbia ci mostra che si può cadere nell’immoralità anche senza lo stesso atto sessuale: mediante l’immaginazione, mediante il modo del nostro abbigliamento, con delle letture malsane e con dei film erotici. Un drappello fiammeggiante dovrebbe passare davanti ad ogni scuola, a ogni laboratorio, a ogni ufficio e in ogni luogo, dove i giovani si riuniscono, con queste parole: “Non essere immorale”. Uno dei caratteri del cristiano è la sua disciplina personale. Io non vedo come un giovane della nostra epoca possa rimanere puro senza l’intervento di Gesù Cristo. Alcuni possono farlo mediante una grande forza di volontà, ma sono pochissimi. Però, con Gesù Cristo nei nostri cuori, noi abbiamo a disposizione delle forze soprannaturali che ci aiutano a superare la tentazione. Io ho dieci suggerimenti da dare ai giovani di oggi, a proposito delle questioni sessuali:
- Evitare le cattive compagnie. Se voi vi trovate in una folla eccitata, ne subirete necessariamente l’influenza.
- Evitare il “secondo sguardo”. Voi non potete evitare il primo; ma potete, in seguito, girare la testa, poiché è allora che la concupiscenza può sopraggiungere.
- Abbiate della misura nelle vostre conversazioni. Evitate gli scherzi grossolani e i discorsi a doppio senso.
- Fate attenzione al vostro abbigliamento. Avete davanti a Dio la responsabilità di vestirvi decentemente. Una giovane, che si è ultimamente convertita a Gesù Cristo, ci ha scritto: “Io ora mi vesto come se Gesù dovesse accompagnarmi”.
- Scegliete accuratamente i programmi della televisione o i film che andate a vedere.
- Selezionate le vostre letture. Molti libri e riviste hanno per centro l’attrazione sessuale.
- Vegliate su ciò che occupa i vostri momenti di ozio. Il re Davide non fece nulla finché non vide la moglie di Uria, che gli fu cagione di peccato.
- Decidete fermamente di voler mantenere la vostra astensione in tale materia, rispetto ad altri. Io credo sinceramente che una giovane che ha dato il suo cuore a Gesù possegga una tale forza interiore da renderla capace di dire no alle offerte del giovane più affascinante. E credo anche che un giovane, che cammini con Cristo, sappia disciplinare la sua vita.
- Passate il vostro tempo libero nella meditazione delle Sante Scritture. Il Salmista diceva: “Io ho riposto la tua Parola nel mio cuore, affinché io non pecchi contro di te”. Ricordate queste parole bibliche e voi potrete così affrontare il nemico nel momento della tentazione. La Parola di Dio è l’arma che il diavolo non può vincere.
- Che Gesù Cristo occupi il vostro cuore e la vostra vita. Lo conoscete voi come il vostro Salvatore? Voglio dirvi che Dio vi ama, e che una fede intensa in Lui ha tenuto lontano molti uomini e donne dall’immoralità. Giuseppe aveva una tale fede e poté resistere agli inviti della moglie di Potifarre, sapendo che ciò poteva condurlo in prigione.
Forse voi mi direte: “Sono colpevole, ho commesso il peccato d’immoralità”. Noi non abbiamo la forza in noi stessi di osservare questo comandamento o altri ancora, ma alla croce di Gesù Cristo noi troviamo il perdono dei peccati che sono stati commessi nel passato e riceviamo un nuovo slancio per vivere nella purità.
Vi ricordate della peccatrice che lavò i piedi di Gesù con le sue lacrime? Lei riconobbe in Gesù il suo Signore, ed Egli le disse: “I tuoi peccati ti sono rimessi …” E’ quello che Egli dice a voi oggi. Gesù Cristo è morto sulla croce per voi. Egli ha versato il Suo Sangue per voi, ma voi dovete accettare Cristo da voi stessi. Molti giovani vivono nella religione dei loro padri: sono stati allevati in una chiesa cristiana senza avere mai accettato Gesù come Salvatore e Guida della loro vita. Essi non sono sicuri di essere pronti ad accettare Iddio. Che fare? Occorre venire a Cristo per fede. Egli ha detto: “Vi conviene nascere di nuovo”, cioè vi dovete convertire, divenendo come un piccolo bambino, altrimenti il regno dei cieli resterà chiuso per voi. Che significa la parola “convertire”? Significa “cambiare”. Devo cambiare la mia vita. Devo cambiare le mie attitudini. Devo lasciare a Gesù Cristo il primo posto. Ecco ciò che vuol dire convertirsi a Cristo. Voi avete bisogno di Lui oggi. Ricevetelo per fede!
Billy Graham
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