La follia degli stolti

13707648_594042940769023_1833963846789743641_nProverbi 26:1-16

Come la neve non si addice all’estate, né la pioggia al tempo della mietitura,
così non si addice la gloria allo stolto.
Come il passero vaga qua e là e la rondine vola,
così la maledizione senza motivo, non raggiunge l’effetto.
La frusta per il cavallo, la briglia per l’asino,
e il bastone per il dorso degli stolti.
Non rispondere allo stolto secondo la sua follia,
perché tu non gli debba somigliare.
Rispondi allo stolto secondo la sua follia, perché non abbia ad apparire saggio ai propri occhi.
Chi affida messaggi a uno stolto
si taglia i piedi e si abbevera di afflizione.
Come le gambe dello zoppo sono senza forza,
così è una massima nella bocca degli stolti.
Chi onora uno stolto
fa come chi getta una gemma in un mucchio di sassi.
Una massima in bocca agli stolti
è come un ramo spinoso in mano a un ubriaco.
Chi impiega lo stolto e il primo che capita,
è come un arciere che ferisce tutti.
Lo stolto che ricade nella sua follia,
è come il cane che torna al suo vomito.
Hai mai visto un uomo che si crede saggio?
C’è più da imparare da uno stolto che da lui.
Il pigro dice: «C’è un leone nella strada,
c’è un leone per le vie!»
Come la porta si volge sui cardini,
così il pigro sul suo letto.
Il pigro tuffa la mano nel piatto;
e gli sembra fatica riportarla alla bocca.
Il pigro si crede più saggio
di sette uomini che danno risposte sensate.

La Scrittura definisce stolto chi, messo in contatto con la Parola Di Dio, rifiuta di accettarla, presumendo di non averne bisogno. Si sente al di sopra degli altri, ma è maldicente per natura. In sostanza su di lui non si può fare affidamento.

Come vede Dio lo stolto?

Dio vede ciò che è oggetto della fiducia dello stolto come la neve in estate; la sua maldicenza immotivata è come il volo del passero che vaga qua e la senza arrivare a destinazione. Si può rendere saggio uno stolto? La Parola di Dio lo esclude. Chi cerca di onorare perde tempo, chi vuole insegnargli qualche cosa di giusto fa più male che bene perché lo stolto non sa quello che dice. Qualche volta lo stolto sembra cambiare, ma in realtà, prima o poi, ritorna alla sua follia.

Imparare dallo stolto?

Sì, paradossalmente e in negativo, c’è molto da imparare da uno stolto. Il Signore ci guardi dallo stimarci saggi da noi stessi. Paolo diceva: “Non fate nulla… per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso” (Filippesi 2:3). Non ci stimeranno i nostri simili, ma ci stimerà il Signore. Ed è solo questo che conta!

Il pigro per molti versi è equiparato allo stolto: con la scusa delle sue paure non fa quello che dovrebbe fare, si guarda bene dal fare qualche lavoro in più del minimo richiesto e quasi arriverebbe a non nutrirsi per non fare fatica; tuttavia si crede più saggio di sette uomini sensati.

Cari lettori, stiamo ben svegli e non sonnecchiamo! Sarebbe il principio della fine. Meglio darsi da fare al servizio del Maestro: la nostra fatica così non sarà vana (1 Corinzi 15:58).

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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