La donna di Gangi che muore di parto e di malasanità

indexIn Sicilia si può ancora morire di parto. E’ successo ad Antonina Seminara, Ospedale pieno, niente elisoccorso: Antonina Seminara di Gangi Palermo muore dopo il parto a Nicosia
40enne originaria di Gangi (Palermo)
, morta dopo un parto finito nel peggiore dei modi. E’ domenica sera, sono le sette e lei cerca soccorso all’ospedale «Basilotta» di Nicosia, dove da oltre 12 anni la sala rianimazione c’è ma è chiusa. Tutti gli altri ospedali della regione sono strapieni, mentre l’elicottero, partito da Caltanisetta, doveva rientrare in sede per un guasto. La sua storia la racconta oggi il Corriere in un pezzo a firma di Felice Cavallaro.

L’ultimo tentativo di ricovero a Sciacca, dall’altra parte dell’isola, dove all’alba si è spenta l’esistenza di una primipara alla trentaduesima settimana di gravidanza, come si legge in un referto che adesso sconvolge burocrati, medici e assessori. Moglie di un agricoltore di Ganci, la signora Antonina è approdata dopo 18 chilometri di curve al reparto di ostetricia guidato da Maria Di Costa, il viceprimario che, eseguito tracciato ed ecografie, ha dovuto dare il triste responso. «Il bimbo è morto, bisogna eseguire un immediato parto cesareo». Un colpo secco per la coppia. Pochi minuti e la sala operatoria era pronta. Quasi routine per la dottoressa Di Caro, 56 anni, una lunga esperienza, ignara della tragedia che stava per maturare, adesso sfociata nella reazione dei parenti che hanno denunciato lei e tutti i medici dell’ospedale chiedendo una inchiesta sull’eventuale responsabilità di chi governa il sistema delle rianimazioni e dell’elisoccorso.

Dopo il cesareo è partita una forte emorragia per la donna. Da qui, data l’assenza di una sala rianimazione, la decisione di trasferire la paziente in un altro ospedale. Inizia così il calvario.Ma niente posti. Anche nel reparto del Garibaldi di Catania, diretto da Sergio Pintaudi: «Dei 16 posti, solo 12 attivi e 4 occupati da pazienti in stato vegetativo…». Unica disponibilità Sciacca. Ma l’elicottero decollato da Caltanissetta si guasta in volo. Il tempo trascorre invano e il marito di Antonina Seminara da due ore in ambulanza chiama i carabinieri del colonnello Baldassare Daidone che interviene: «Tantissime chiamate, ma siamo riusciti a farlo arrivare un altro elicottero da Palermo». Si alza in volo alle 23.40 e dopo un’ora il medico a bordo prende in consegna la paziente con il dubbio che sarebbe stato meglio eliminare l’utero tornando in sala operatoria, poi il vano decollo verso Sciacca.

Alcuni, in tutta questa disperazione, dicono: “Dio? Se Egli esiste davvero perché ha permesso che questa donna morisse in questo modo? Oppure, perchè tanto dolore in rete? Perché non ha fatto qualcosa per quella donna? Perché non ha fermato tutto ciò?”

Sono domande vecchie quanto il mondo, ma anche abbastanza superficiali e puerili.
È Dio il colpevole o l’uomo che non sà amministrare e gestire il bene pubblico? Colui che ha fatto la terra, che ha dato all’uomo la vita, l’intelligenza, la capacità di scegliere e di volere; che cioè lo ha creato a Sua immagine e somiglianza dandogli dominio su tutto il creato, potrebbe desiderare il male o rimanere indifferente di fronte ai drammi dell’umanità?

No, Dio non può essere accusato se non dalla follia e dalla stoltezza! È l’uomo che potendo scegliere tra il bene e il male ha scelto il male. Ha scelto il PECCATO quando ruba i soldi destinati alla sanità pubblica, quando non denuncia il buon funzionamento di un ospedale, quando è omertoso e connivente al clientelismo e all’assenteismo cioè alla ribellione contro Dio, per seguire le menzogne di satana.

GESÙ è la risposta a questa separazione? Credo proprio di No!!

Egli disse: “Io sono la via, la verità, la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”

Gesù Cristo venne nel mondo una notte di duemila anni fa, nascendo in una umile stalla di Betlemme. Egli predicò il Regno di Dio e girò la terra d’Israele facendo del bene a tutti: guarì i paralitici, liberò gli indemoniati, donò la vista ai ciechi, risuscitò i morti, insegnò l’amore vero.

Accusato ingiustamente fu crocifisso come un malfattore, ma quella che apparentemente sembrava una sconfitta risultò la più straordinaria vittoria mai riportata. Cristo Gesù, portò su di sè i nostri peccati, subendone la condanna al nostro posto, sulla croce; e vinse la morte, risuscitando dopo tre giorni. Lui è il vincitore, Lui è in ogni luogo e in questo momento è accanto a te e intercede per coloro che credono in Lui.

Tu puoi conoscere Gesù personalmente nella tua vita! Prima di te in ogni epoca della storia e in ogni luogo della terra milioni di persone Lo hanno conosciuto come Persona vivente nella loro vita, sono state trasformatedalla Sua grazia e hanno trovato in Lui salvezza, liberazione, gioia e vita eterna. Egli è vivente, e ti ripete ancora oggi: “Venite a me voi tutti che siete aggravati e travagliati, e io darò riposo alle anime vostre” (Vangelo, Matt. 11,28).
Gesù è vivente, e ti ama! Egli desidera salvarti ed avere un rapporto personale con te, perché anche per te Gesù ha versato il Suo sangue innocente alla croce.

Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).

Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore” (Geremia 29,13).

Ci sentiamo in questo momento di dolore vicini alla famiglia di Antonina Seminara,  e preghiamo il buon Dio, affinchè, gli uomini che hanno permesso che accadesse tutto questo dramma si pentano e chiedano perdono prima a Dio e poi ai familiari della vittima per  i loro misfatti.

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