“Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona”. (Matteo 12,38)Immaginate l’universo come il ventre buio di una balena che ha inghiottito l’uomo, attratta dall’odore del peccato che da esso si sprigiona; e pensate che tutto ciò che rimane dentro le viscere di questa balena è destinato a perire; l’unica via di salvezza è quella di uscirne fuori a tutti i costi per potere rivedere la luce e vivere.
Pianeti, stelle, galassie, sono tutte contenute all’interno di questa pancia capiente ma non infinita, e tutto ciò che è in essa è destinato a morire; ed alla fine di tutto, la balena stessa verrà gettata nel lago di fuoco eterno e di lei non resterà neanche il ricordo.
(apocalisse 12)
“Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto”.
Adesso immaginate l’universo in cui viviamo come un grande grembo materno, e tutto ciò che contiene è finalizzato alla crescita e all’evoluzione prenatale dei Figli di Dio, destinati a soffrire per il ciclo di tempo naturale di una gravidanza; fino a giungere nell’ora del travaglio che sono i nostri giorni; ore dolorose e difficili che precedono un parto grandioso che vedrà venire alla luce gli eletti di Dio, ai quali sarà subito assegnata una veste bianca, pura e splendente molto più del sole, e posta sulla testa la corona della Vita. (Romani 8,18-22)
“Fratelli, io ritengo che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà esser rivelata in noi. La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio”; “Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto”.
Le similitudini sopra riportate hanno lo scopo di spronare e incoraggiare il lettore a non abbattersi di fronte alle difficoltà e al tempo doloroso che stiamo vivendo perché’ tutte le cose cooperano al bene di chi ama il Signore; la nostra condizione umana spesso ci fa sentire quasi come soffocati dalle tenebre che attraversano questo mondo, ma sappiamo e sentiamo che tutto questo sta per finire, infatti come il bimbo negli ultimi giorni prima che venga alla luce riesce a percepire i suoni, l’amore e la vocina della mamma, anche noi adesso riusciamo a scorgere sempre più forte il suono delle trombe degli angeli, l’amore infinito di Cristo, e la vocina dolce e profonda dello Spirito Santo che ci consola nell’attesa sempre più breve di incominciare la nuova Vita eterna.
Franceso Comito – notiziecristiane.com
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