LA CENTESIMA PECORA

Lc 15: 3 Ed egli disse loro questa parabola: 4 «Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? 5 E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle; 6 e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta”. 7 Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.

La nostra società è diventata un mostro che inghiotte intere generazioni e prosciuga la speranza anche dal cuore dei più ottimisti.

Essa ha creato un ring insanguinato dove alimenta la lotta tra i disperati, la guerra tra i poveri, spietate competizioni che richiamano le guerre del regno animale, tutti contro tutti, dove per arrivare ci si apre alla corruzione, al sotterfugio e alla “morte tua vita mia”.

Le conoscenze sostituiscono le competenze, la lotta è tutti i giorni più feroce e le statistiche dicono che si è formata la generazione dei rassegnati, composta da quelli che si sono stancati di cercare di primeggiare e si sono accomodati all’ultimo posto, sono quelli che non credono più che il meglio deve ancora venire, respingono la teoria di una ruota che gira e che li potrà portare in alto, sono sfiduciati e rassegnati, ognuno di essi è la centesima pecora.

In verità la storia non fa storia in quando spesso essa è un ciclo che si ripropone dopo secoli, il mondo ha conosciuto ere molto tristi e dove molti erano diventati gli ultimi, anche ai tempi di Gesù la società era composta da migliaia di centesime pecore, ma per loro ci fu una speranza, Gesù Cristo, il buon Pastore.

Ora, se anche tu ti identifichi nella centesima pecora, non vorrei dirti tante cose religiose ma solo ciò che sento nel cuore da parte Sua, Egli sa come ti senti, il Vangelo, non io, dice che Lui è venuto proprio per te, sappi che il Suo regno è diverso da quello di questo mondo, là gli ultimi diventano i primi e viceversa, so che è strano ma è vero.

Guardando la Sua vita noto che Egli ha una speciale attenzione per chi si sente sconfitto, frustrato e disperato, perciò con la Sua Parola Egli ti ha cercato per restituirti speranza, il giorno che ti ha visto sprofondare in questa crisi interiore, e prendere la via del deserto, ha pensato ai gravi pericoli che potevi correre, alle bestie feroci e al calore e al freddo assassino, e ha deciso di lasciare le altre 99 pecore per seguirti.

Fermati oggi, lascia il tuo peccato e ravvediti, perché Egli ti ha trovato, guarda la gioia nel tuo buon Pastore, Egli si rallegra a causa tua, non morirai, sali sulle Sue spalle, getta il peso tuo su di Lui, ti condurrà fuori da questo deserto, oggi ci sarà una grande festa nel cielo, torna a sperare.

Ehi! Centesima, non so se l’hai capito ma, sulle Sue spalle, sei diventata la prima!

Risplendi!

Tino Di Domenico

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