La carta “Dedicata a Te” del Governo per le famiglie. Ma di cosa si tratta? Ecco i dettagli

Il Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha riconosciuto che l’inflazione, soprattutto sui prezzi degli alimentari, impatta più duramente sulle famiglie meno abbienti, per questo è stato deciso di istituire un fondo specifico di 500 milioni di euro, per distribuire buoni del valore di 382,50 euro da spendere in generi alimentari di prima necessità entro il 31 dicembre 2023.

I beneficiari della carta “Dedicata a te”, questo il nome scelto dal Governo, sono tutte quelle famiglie con un ISEE inferiore a 15 mila euro, attualmente stimate dall’Agenzia delle Entrate in quota 1,3 milioni. Le liste dei beneficiari, redatte dall’Agenzia stessa, dovranno essere distribuite entro il 15 luglio a tutti i comuni italiani, e dal giorno 18 dello stesso mese, gli stessi si occuperanno di fornire le istruzioni necessarie per l’utilizzo. Già 7.558 comuni hanno attivato le procedure di consegna.

Possiamo anticipare che sarà possibile ritirare la carta presso l’ufficio postale del proprio comune di residenza a partire dal 17 luglio, mentre il termine per l’attivazione è stato fissato dal Governo il giorno 15 settembre: i fondi delle carte non attivate saranno ripartiti tra i beneficiari del provvedimento.

Un progetto significativo, che dimostra la volontà del Governo Meloni di seguire una linea politica a sostegno delle famiglie, come avevano dichiarato i suoi esponenti fin dall’inizio del mandato. È stato inoltre specificato dal Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, che il buono non sarà cumulabile con altri tipi di interventi, ad esempio il reddito di cittadinanza: «La cassa dello Stato non ha risorse infinite», ha spiegato, aggiungendo che: «dobbiamo cercare di dare una mano a tutti coloro che hanno bisogno, predisponendo misure calibrate».

Lollobrigida ha proseguito dichiarando che la misura sarà riservata alle famiglie composte da almeno tre membri. Anche questo sempre un dettaglio di cui tener conto, perché sembra andare nella direzione – ma si può fare ancora molto di più – di voler riconoscere il valore della natalità e dei figli che, nonostante le difficoltà attuali, rimangono la risorsa più importante per un Paese.

Si può dunque dire di apprezzare l’impegno preso dal Governo, sperando però che questo possa essere soltanto uno dei tanti – e dunque non isolato – interventi a sostegno delle famiglie e delle giovani coppie che desiderano costruirne una.

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