Oggi, nelle Chiese moderne, è sempre più frequente assistere a dei fenomeni che vengono proposti come provenienti dal Signore, e moltissima gente, che crede nel sensazionalismo, che è alla ricerca di qualcosa che la colpisca senza investigarne le origini, cade inesorabilmente nella trappola.Oggi vogliamo affrontare un argomento molto importante e vederlo attraverso le Sacre Scritture… la caduta all’indietro: opera dello Spirito Santo?
Iniziamo il nostro discorso mostrandovi un video che ha fatto impazzire il web sia per le visualizzazioni che per le condivisioni:
Video ripreso da BUNIBUNI.com
Il Video è molto espressivo e, mi sembra, anche molto chiaro, sia nelle intenzioni che negli effetti….
Premetto che l’uso di questo video è soltanto fortuito e casuale, intendo scrivere non contro i protagonisti del video ma contro questo fenomeno “di caduta all’indietro” che sembra imperversare nelle Chiese evangeliche “moderne” o di ultima generazione. Quindi nessuno si senta direttamente additato o colpevolizzato. Le intenzioni di chi scrive sono soltanto quelle di verificare alla luce della Parola di Dio questo atteggiamento e le sue conseguenze sul popolo di Dio che si sottopone a tale “dottrina”.
Quella di cui stiamo parlando è una Chiesa PENTECOSTALE, una Chiesa, cioè, che crede nella manifestazione dello Spirito Santo ancora oggi fra i fedeli. Lo spunto biblico è il libro degli Atti degli Apostoli, capitolo 2. In particolare, i 120 nell’alto solaio, ricevono il battesimo di fuoco di cui le Scritture avevano già parlato, (Matteo 3:11), e la potenza di Dio era talmente forte sopra di loro che a stento riuscivano a camminare, tanto erano sopraffatti da questa meravigliosa forza: barcollavano, dando quasi impressione di essere “ubriachi”. Naturalmente non erano ubriachi, ma soltanto presi dalla potenza del Signore (Atti 2:15). In prima battuta notiamo che essi non caddero all’indietro ma riuscirono a percorrere la strada che lo Spirito voleva che percoressero al fine di portare la nuova testimonianza alla gente riunita lì per quell’occasione festiva. Cadere senza che ti rialzi inibisce il tuo percorso, questo sia chiaro.
In questo quadro pentecostale, che è assolutamente biblico e nel quale noi stessi crediamo, diventa troppo facile scadere nel sensazionalismo, e nel ricercare forme che possano in qualche modo richiamare questa “forte unzione”, soprattutto nelle Chiese di oggi, nel magro e misero tentativo di illudere i fedeli di avere ricevuto qualcosa “di più”!
Attenzione allora e vediamo cosa la Parola di Dio dice in proposito. Naturalmente ogni cosa che scriveremo è sicuramente migliorabile e ampliabile. Sto cercando di sintetizzare un argomento non certo semplice… Ogni ulteriore contributo o critica costruttiva è ben gradita.
1. A Dio ogni cosa è possibile, (Genesi 17:1; Genesi 28:3). Ma Dio non compie azioni a caso, giusto per farle, ha sempre uno scopo ben preciso in ciò che fa: Egli persegue la giustizia (Giobbe 8:3), con tutto ciò che questo comporta, ma Egli non recede dai Suoi statuti, (Giobbe 34:12).
2. L’obiettivo di Dio è che gli uomini siano salvati, (I Timoteo 2:4) , e, per ottenere questo Egli opera nella loro vita, anche con segni e prodigi, ma sempre finalizzati alla salvezza e alla crescita spirituale, (Daniele 6:27; Romani 15:19; II Corinzi 12:12).
3. Dio ha istituito le Chiese e i ministri per essere di aiuto alla crescita dei fedeli nel Signore, e per edificarci mutuamente, (I Corinzi 14:12; Romani 14:19).
Andiamo adesso più specificatamente alla caduta alla presenza di Dio. Lo analizzeremo avendo chiaro in mente e nel cuore che Dio compie ogni cosa perchè i Suoi figli vadano a Lui, non per altro, (spettacolo o proselitismo).
4. Giovanni cadde a terra, (Apocalisse1:18). Giovanni, il discepolo che Gesù amava, era stato in relazione intima col Maestro; ma iadesso, il guardarlo nello splendore della sua gloria celeste, oltrepassa le forze della sua natura terrena ed egli cade tramortito essendo preso dal timore che assale la creatura peccatrice in presenza di Dio. La caduta di Giovanni, però, da una analisi attenta dei termini utilizzati nel verso citato, non fu “all’indietro”, ma su se stesso. E, inoltre, fu perchè aveva contattato una realtà superiore faccia a faccia, a diretto contatto. Infine, non possiamo non notare che subito dopo la caduta Dio stese la Sua mano incoraggiando Giovanni stesso a non temere: Ecco l’opera di Dio che fa si che Giovanni si rialza rianimato e con una nuova prospettiva di vita.
5. Daniele cadde a terra. (Daniele 10:8-11) Anche il profeta Daniele cadde. Si, ma se leggiamo il verso 9 comprendiamo chiaramente che la caduta di Daniele fu con la faccia prostrata a terra, e NON all’indietro… La caduta di Giovanni e di Daniele sono state simili, e sono le cadute SANTE davanti a Dio. Sono le cadute che preludono a un arrendersi al Signore ABBANDONANDO LE PROPRIE FORZE e attirando immediatamente la cura di Dio che ci solleva. Al verso 10 rivediamo la stessa mano che in Apocalisse agì su Giovanni, prima ancora aveva rincuorato il profeta Daniele, la cui posizione di prostrato a terra, di colui che non è degno neanche di mostrare il Suo volto, potè passare a quella di un uomo gradito a Dio, in atteggiamento di preghiera in ginocchio! Gloria a Dio.
6. Ezechiele cadde a terra. Anche il profeta Ezechiele sperimentò la potenza di Dio cadendo a terra. MA anche qui, contrariamente a quello che ci vogliono propinare oggigiorno, la caduta santa davanti a Dio fu quella di un uomo che nella Sua limitatezza cadde con LA FACCIA PROSTRATA A TERRA, (Ezechiele 1:28; Ezechiele 3:23). Dopo la caduta Ezechiele si rialzò, e prima di rialzarsi Egli udì la voce di uno che parlava. Gloria a Dio
7. Isaia si trovò perso sentendosi peccatore. (Isaia 6:5). Isaia esprime, a nostro parere, meglio degli altri passi quello che Dio intende fare con i Suoi servi quando essi contattano DAVVERO con Lui. L’atto del cadere tipifica un atto di riconoscimento delle proprie iniquità e delle proprie mancanze. Ma questo riconoscimento precede l’azione di Dio o dei Suoi messaggeri: il carbone passato sulle labbra del profeta lo purifica nel compito che Egli deve svolgere per Dio stesso….
Dai passi che abbiamo mostrato, allora, inequivocabilmente vediamo come i veri servi di DIo non cadano all’indietro, ma perdono le forze semmai e cadono in avanti con la faccia prostrata verso terra. E questo atto di umiliazione e di perdita del controllo del proprio corpo e delle proprie forze implica una azione di sostenimento del Signore, che mette i Suoi servi in grado di compiere la volontà di Dio….
Ma, andiamo avanti nella Parola di Dio…..
8. I sacerdoti non riuscirono ad entrare nel tempio per la gloria del Signore. Anche i ministri di Dio, nel momento della dedicazione del tempio di Dio costruito dal re Salomone, non potevano entrare. Ma qua non si parla di caduta a terra, bensì di difficoltà specifica ad entrare nel tempio che era già pieno della gloria di Dio. Questo passaggio potrebbe anche avere un senso più esteso: Se nel tuo cuore vi è completamente Dio, non vi sarà spazio perchè tu stesso possa prenderne “possesso”. E’ una chiave di lettura, non certamente LA chiave di lettura, ma getta una ulteriore luce sul nostro argomento.
9. Gli uomini che andarono a prendere Gesù caddero all’indietro. Se leggiamo in Giovanni 18:6 ci rendiamo ben conto di chi, quando Dio parla, cade all’indietro: sono persone “stolte” che non riescono a resistere dinanzi alla santità di Dio. Qualche storico, proprio facendo esegesi del verbo impiegato in questa circostanza, sostiene che la caduta all’indietro si verificò perchè i soldati davanti in realtà, destabilizzati dalle parola di Gesù, si buttarono all’indietro o caddero all’indietro trascinandosi coloro che appunto vennero travolti dalla loro caduta. Anche se questa spiegazione è dura da accettare, rende comunque bene il concetto.
Dopo avere rendicontato quello che la PArola di Dio dice in proposito della caduta, ci sentiamo con forza di ribadire il concetto che la caduta all’indietro nella PArola di Dio si applica a coloro che non sono nel Signore e che non sono nelle condizioni di essere toccati da Dio ed essere ristabiliti.
La caduta dei Santi uomini di Dio, oltre che avvenire a faccia prostrata, hanno mosso la mano di Dio. Per la loro edificazione. La caduta all’indietro NO. Si potrebbe argomentare che tanti fratelli cadono all’indietro essendo sotto giudizio, ma il video che abbiamo visto dimostra chiaramente che la procedura di “caduta all’indietro” in realtà vuole rappresentare come una potente visita da parte del Signore. E, questo, ci lascia molto perplessi. Ci lascia perplesso quell’uomo che cade ma che prima di cadere sembra cercare con le mani un riparo e un appiglio per non farsi male, (secondi 0:15-18); quell’altro che cade tremando come sotto una potente unzione anzichè essere morto e privo di forze come nella Bibbia, (Secondi 0:50-54); quell’altro che appena vede il predicatore sanzare comincia a danzare senza cadere, (1:08). Viene da chiedersi come mai la corale non viene presa da questa potenza e non cade a terra ma termina “egregiamente” il proprio compito … Viene da chiedersi come mai questa “potenza” questo pastore la eredità dopo che si è divorziato con la moglie Anita? insomma, ci sembra che siamo ANNI luce lontani dalla Parola di Dio.
Pastore Gabriele Paolini – http://www.accademiajeshuaeuropa.it/
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