La Breccia, una profonda ferita!

breccia_muroPrima che un crollo avvenga all’improvviso dentro di te o intorno a te, è fondamentale che tu sappia e faccia alcune cose. Le persone non “crollano” mai senza che prima ci sia stato al loro interno un processo distruttivo. Spesso avviene un lavoro silenzioso ma logorante all’interno delle persone che pian piano va a rendere fragile la “costruzione”.

Un “colpo” di vento è sufficiente in queste condizioni a buttare giù la nostra vita, la nostra casa, il nostro “mondo”.
La nostra vita si ritrova a subire diversi attacchi da diversi fronti, a chi ci sta intorno sembrerebbe che noi reagiamo bene e che facilmente ci risolleviamo dalle situazioni, invece il più delle volte questi attacchi lasciano in noi dei segni, delle lesioni si creano sulle pareti della nostra vita, sulle pareti dei nostri valori, sentimenti ecc…
La Breccia è un varco aperto in un muro per mezzo dell’artiglieria, a colpi di piccone o esplosivi, per entrare a forza in un luogo fortificato. Esse venivano create quando le città erano sotto assedio, soprattutto nell’epoca medioevale. Venivano usati mezzi offensivi come catapulta, ariete ecc.…

Il termine “breccia” lo troviamo solo nel Antico Testamento, nel Nuovo Testamento mai.
Isaia: 58:9-14 Allora chiamerai, e l’Eterno ti risponderà; griderai, ed egli dirà: “Eccomi!” Se tu togli di mezzo a te il giogo, il gesto minaccioso ed il parlare iniquo; se l’anima tua supplisce ai bisogni dell’affamato, e sazi l’anima afflitta, la tua luce si leverà nelle tenebre, e la tua notte oscura sarà come il mezzodì; l’Eterno ti guiderà del continuo, sazierà l’anima tua ne’ luoghi aridi, darà vigore alle tue ossa; e tu sarai come un giardino ben annaffiato, come una sorgente la cui acqua non manca mai. I tuoi riedificheranno le antiche rovine; tu rialzerai le fondamenta gettate da molte età, e sarai chiamato “il riparatore delle brecce”, “il restauratore dei sentieri per rendere abitabile il paese”. Se tu trattieni il piè per non violare il sabato facendo i tuoi affari nel mio santo giorno; se chiami il sabato una delizia, e venerabile ciò ch’è sacro all’Eterno, e se onori quel giorno anziché seguir le tue vie e fare i tuoi affari e discuter le tue cause, allora troverai la tua delizia nell’Eterno; io ti farò passare in cocchio sulle alture del paese, ti nutrirò delle eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca dell’Eterno ha parlato.

Nell’era medioevale quando una città era sotto assedio veniva attaccata alle mura. Si sceglieva la parte più debole delle mura, la meno coperta da soldati, e con l’ariete si cominciava a sferrare dei colpi, uno dopo l’altro, giorno dopo giorno fino a quando si creava nel muro, appunto un apertura, detta breccia, questa allo scopo di permettere al nemico di entrare, distruggere ed ammazzare ogni cosa all’interno della città: “Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. Giovanni 10:10

Oggi anche tu puoi essere assediato da varie cose e senza rendertene conto essere l’assediatore verso altri.
Parole e azioni che pronunciamo producono sempre un effetto, benefico o distruttivo. Ci possono essere parole e frasi che non sopportiamo più, perché ci fanno male, frasi che c’è l’hanno dette così tante volte che il solo risentirle provoca in noi afflizione profonda, frasi del tipo: “te l’ho detto mille volte”, “tu non capisci niente”, “pensi solo a te stesso”, “tu non vali niente”, “da te non me l’aspettavo”, e potrei continuare l’elenco, sono frasi che quando le ascoltiamo una volta sola hanno un determinato tipo di effetto ma reagiamo abbastanza bene e prontamente, ma con il tempo, più ci vengono dette e meno le tolleriamo.

Il profeta Isaia ci dice da parte di Dio che per diventare “riparatori di brecce” è fondamentale togliere determinate cose che causano breccia sulle pareti della nostra vita e sulle pareti della vita del nostro prossimo, e sono:
 Il giogo, cioè il peso che a volte mettiamo (o ci mettono) sulle spalle delle persone. Pesi che come disse Gesù: “Guai anche a voi, dottori della legge, perché caricate la gente di pesi difficili da portare, e voi non toccate quei pesi neppure con un dito!” Luca 11:46
 Il gesto minaccioso, può essere un modo di fare, uno scherzo, ma a volte il modo di scherzare varia da individuo a individuo, con un atteggiamento, non per forza negativo, possiamo creare brecce nel nostro prossimo
 Il parlare iniquo o menzognero, cioè il parlare non costruttivo, non edificante, ingiusto, con doppio senso, con volgarità, dire cose che non sono vere, anche sulla nostra stessa persona, per esempio: “non c’è la farò mai”, “sono proprio uno stupido”, “gli altri sono migliori di me”, ecc… questo tipo di frasi sono menzognere, sono bugiarde, non rispecchiano la verità e ancor più non rispecchiano quello che Dio pensa di noi: Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l’anima mia lo sa molto bene. Salmi 139:14

Tu ed io siamo stai fatti in modo STUPENDO, TUTTA l’opera di Dio è MERAVIGLIOSA!
Quando noi mettiamo dei pesi, delle responsabilità troppo “pesanti” addosso ad altri, vedremo che questi inizialmente reagiranno bene, non diranno di no, saranno disponibili, ma ad un certo punto vedremo che si tireranno indietro, ci eviteranno … perché? Perché quel peso troppo grande è stato nelle nostre mani come un “ariete” che dopo un po’ di tempo a sfondato il muro della tolleranza creando una breccia. Quando la breccia è creata il male si insinua nella persona.
Cattivi pensieri si fanno strada…: “guarda lui vuole solo sfruttarti”, “in realtà non ti vuole bene”, “guarda solo ai suoi interessi”, …in realtà le cose non stanno esattamente così perché la persona, magari, è ignara a questo tipo di attitudine, ma il fatto di non essere stati equilibrati e rispettosi, ha prodotto nell’altro una “ferita” che darà a sua volta spazio a pensieri negativi.
Quando il nemico entra nella nostra mente, lo fa attraverso le ferite dell’anima, quando ciò avviene per noi si avvicina la distruzione e lo stesso avviene anche per gli altri. Ad un tratto vediamo che coloro che ci stanno intorno “crollano”, “sbottano”, con atteggiamenti e parole che non ci saremmo mai aspettati da loro e ci chiediamo: “Come mai, ma cosa avrò mai detto o fatto?”.
Questa iniquità sarà per voi come una breccia che minaccia rovina, che sporge in un alto muro, il cui crollo avviene a un tratto, in un istante, Isaia 30:13

Quest’oggi il consiglio che voglio darti è quello datoci prima da Isaia … togli di mezzo a te le cose che non vanno … e a te che invece sei dalla parte del “ferito” ti consiglio di parlare con chi ti sta facendo, forse a sua insaputa, del male. La comunicazione ha un grande potere, oggi diversi sono carenti nella comunicazione, e purtroppo, in questo i mezzi telematici non ci aiutano. Si impara a parlare dietro una tastiera, dietro uno schermo, ma non si è più in grado di sostenere e costruire una sana relazione. A volte si dà per scontato che tutti sappiano, che tutti conoscano … ma non è sempre così.
Se c’è qualcosa che ti turba è opportuno che tu lo rendi palese, con i dovuti modi, prima che questo produca in te una grande ferita e la relazione sia distrutta.
Il diavolo, il quale va attorno come un leone ruggente, fa sempre il giro di ogni credente per scrutare cosa facciamo, come ci comportiamo e come parliamo; se trova nella nostra vita una breccia, lui non sta a pensarci due volte ma entra subito portando disordine nei pensieri e nei sentimenti, lui è bravo a confondere, egli è il padre della menzogna: “… Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna. Giovanni 8:44

Quindi un modo per riparare le brecce è quello di eliminare pesi, parole ed atteggiamenti che possano danneggiare il rapporto con chi ci sta vicino, e dall’altra parte è fondamentale palesare se c’è qualcosa che ci sta turbando senza lasciare spazio a cose negative.

Un altro modo per riparare brecce, o meglio per evitare che il male si insinua all’interno della vita delle persone e delle circostanze e quello di intercedere. La preghiera di intercessione ha una grande efficacia, ha una potenza incredibile. Quando noi intercediamo, nelle sfere spirituali avviene qualcosa di meraviglioso.

Ezechiele 22:30 Io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l’ho trovato.
Se Dio avesse trovato degli intercessori avrebbe impedito che Israele fosse preda di attacchi nemici. Se qualcuno vedendo lo stato di peccato grave nel quale il popolo viveva, fosse stato disposto ad intercedere presso Dio esattamente come Abramo intercedette per Sodoma e Gomorra, Dio avrebbe impedito la distruzione (Genesi 18:23-33).
Fin quando tu pregherai per qualcosa o per qualcuno, anche se vi sono delle brecce il male non potrà entrarvi.
E’ Dio che chiude le brecce, Egli è colui che ricostruisce le mura, non è nostro compito, noi possiamo evitare di crearne altre e sorvegliarle come delle sentinelle affinché nulla vi entri per esse.

Desidero condividere una breve ma bellissima storia di intercessione attiva.
 STORIA DI DIANA
 “La preghiera smuove la mano che muove il mondo”,
Nel libro “Intromissione divina “di Joni Eareckson Tada, parla di Diana, una donna affetta da sclerosi multipla e commenta: “Al riparo del suo altare tranquillo, Diana gira leggermente la testa sul cuscino verso il pannello di sughero appeso al muro. I suoi occhi passano in rassegna ogni singolo biglietto fissato con puntine, una foto, ogni foglietto appeso, con cura, in fila. Il silenzio s’interrompe quando la principessa inizia a mormorare: sta pregando. Qualcuno, osservandola, nel vederla così immobile e rigida, potrebbe scuotere il capo esclamando: “Che peccato, la sua vita è priva di senso! “Diana però è fiduciosa perchè convinta che la sua vita rivesta un significato ben preciso e che la sua fervida preghiera conti qualcosa. Essa, con le sue convinzioni, smuove le montagne che bloccano il passaggio dei missionari; concorre nell’aprire gli occhi della cecità spirituale nel sud-est asiatico; respinge il regno delle tenebre che invade strade e vicoli delle bande di Los Angeles; soccorre le madri senzatetto, i bambini abusati, gli adolescenti ribelli e gli anziani moribondi dimenticati nella casa di riposo vicina alla sua dimora. Diana è una donna dedicata all’intercessione; ha udito la chiamata di Dio: IO HO CERCATO FRA DI LORO QUALCUNO CHE RIPARASSE IL MURO E STESSE SULLA BRECCIA DAVANTI A ME IN FAVORE DEL PAESE…Diana è in prima linea nell’aiutare il progresso del vangelo di Cristo; nel sostenere in preghiera i credenti deboli; nell’ispirare quanti dubitano e nel recare gioia al Suo Signore e Salvatore.

Francesco Caldaralo – notiziecristiane.com


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